Ramo delle scienze biologiche che si occupa dello studio e dell’identificazione delle relazioni tra esseri viventi e fossili e rappresenta tali relazioni in sistemi gerarchici che, a loro volta, ne costituiscono [...] dall’estinzione. Nuovo impulso alle ricerche di s. deriva infine dalle sue numerose applicazioni in vari campi ( e condurre a conclusioni errate e prive di una reale base genetica.
Omologie e analogie
Il problema centrale degli studi della filogenesi ...
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Principale carboidrato di riserva delle piante (C6H10O5)n, con n uguale a 20 o più; costituisce per l’uomo la più cospicua parte dei carboidrati (➔) alimentari. Si forma nelle parti verdi delle piante [...] molte piante, una volta idrolizzato lo zucchero che ne deriva migra verso altri organi, dove i leucoplasti lo ricondensano di adesivi, di detersivi e dei materiali di imballaggio.
Studi sulla genetica dei vegetali da cui si ottiene l’a. (mais, per l ...
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Biologia
Somiglianza tra due o più specie o altri gruppi sistematici che si presume essere indice di una relazione filogenetica. Il grado di a. morfologica è spesso alla base della classificazione delle [...] dall’anatomia comparata, dalla biogeografia. L’ a. genetica o reale consiste nella capacità di due individui di da una equazione del tipo:
Il nome di a. circolare deriva dal fatto che essa muta fasci di circonferenze in fasci di circonferenze ...
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Immunologo statunitense (New York 1929 - La Jolla 2014), dal 1966 prof. al Rockefeller institute di New York. Nel 1972 gli è stato conferito il premio Nobel per la medicina o la fisiologia con R. Porter [...] queste sostanze. Ha inoltre ipotizzato una determinazione genetica particolare per la molecola di queste globuline, molecole vengono costruite in un unico pezzo da un singolo mRNA, ne deriva che vi sia un meccanismo che, a livello del DNA, unisce l ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] ; R. Jungk, Heller als tausend Sonnen. Das Schicksal der Atomforscher, Stoccarda 1956 (trad. it., Gli apprendisti stregoni trad. it., I diritti animali, Milano 1990); AA.VV., Medicina e genetica verso il futuro, L'Aquila - Roma 1986; R. Dulbecco, Il ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] o per l'uomo.
Va infine ricordato che Dolly non può essere una copia geneticamente identica della madre-sorella: i suoi mitocondri sono misti in quanto derivano sia dall'uovo (in grande maggioranza) sia dalla cellula somatica. Comunque genomi anche ...
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Con il termine b. dev'essere inteso, nel senso più ampio, qualsiasi processo produttivo che preveda l'utilizzo di agenti biologici, cellule o loro prodotti. Si tratta di una disciplina applicativa, caratterizzata [...] guanina con citosina, adenina con timina (fig. 1).
L'informazione genetica è presente nel DNA sotto forma di triplette di basi, i la coltura in vitro. La cellula ibrida che ne deriva, ibridoma, è dotata delle caratteristiche di ambedue le cellule ...
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Prione
Maurizio Pocchiari
Il termine prione identifica un agente infettivo con dimensioni più piccole dei virus e resistente alle procedure impiegate per rimuovere o inattivare virus, batteri, funghi [...] la proteina prionica patologica o PrPEST, che deriva da un'alterata struttura tridimensionale della proteina prionica in Calabria e Campania. La durata della malattia nei pazienti con MCJ genetica è generalmente più breve (la media è 4 mesi) che nei ...
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(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] indagini, meritano fiducia solo perché i fenomeni studiati derivano dal comportamento di un altissimo numero di particelle, in genetica, e nella mutagenesi in particolare, i fenomeni derivano dal comportamento di una singola particella, il gene ...
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(IX, p. 666; App. II, I, p. 550)
Negli ultimi anni sono stati fatti numerosi progressi nella conoscenza dei livelli di organizzazione cellulare. Le nuove tecniche di biologia molecolare, di genetica e [...] mantenuta attraverso la trasmissione, nelle generazioni successive, del materiale genetico; d) la c. è dunque considerata la più v. fig. 1).
Reticolo endoplasmatico rugoso. - Deriva verosimilmente dalla membrana nucleare esterna ed è costituito da ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...