Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] e specifica delle popolazioni. Prevede la caratterizzazione della variabilità genetica e dello spettro dei genotipi, dei fenomeni di omozigosi, eterozigosi e derivagenetica, dei tassi di mutazione delle singole popolazioni, e di altri parametri ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] non hanno alcun valore selettivo. In tal caso la diversa frequenza degli alleli sarebbe dovuta a variazioni casuali (derivagenetica).
Di molti polimorfismi riscontrabili nelle popolazioni umane non si è riusciti a riconoscere la causa delle diverse ...
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Biosfera. Aspetti genomici dell'oceanografia microbica
Edward F. DeLong
David M. Karl
Gli ecosistemi marini sono complessi e dinamici. La conoscenza dei meccanismi della suscettibilità degli ecosistemi [...] in situ fornirà dunque l'informazione necessaria per interpretare i processi evolutivi ‒ come la derivagenetica, la ricombinazione e il trasferimento genetico laterale ‒ che controllano l'adattamento e le divergenze microbiche. A loro volta questi ...
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Evoluzione. Selezione naturale
Saverio Forestiero
A centocinquanta anni dalla sua nascita l'idea di selezione naturale rimane la chiave di volta della teoria dell'evoluzione, un ruolo che ricoprì nella [...] si manifesta in modo simile alla selezione. In via di principio la loro distinzione è assai semplice, dato che nella derivagenetica non esistono per definizione differenze di fitness tra le varianti del carattere, e che, in secondo luogo, l'effetto ...
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allele
Ciascuna delle due o più forme alternative di un gene che occupano la stessa posizione (locus) su cromosomi omologhi e che controllano variazioni dello stesso carattere. Gli organismi diploidi [...] alleliche nelle popolazione rappresenta il meccanismo fondamentale di evoluzione biologica; le principali fonti di cambiamento delle frequenze alleliche sono la mutazione, la migrazione, la derivagenetica casuale e la selezione naturale.
→ Gene ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] tratta, in sostanza, di costruirsi prima dei modelli di come dovrebbero comportarsi le v. g. supponendo che agisca la sola derivagenetica oppure anche la selezione, e di andare poi a vedere a quale modello si conformino meglio i dati sperimentali.
7 ...
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POLIMORFISMO (XXVII, p. 653)
Giovanni Trippa
In biologia, una specie di differenze a carattere discontinuo che permettono d'individuare categorie subspecifiche ben definite. Fra i vari tipi di p. non [...] attorno a un certo valore e anche se disturbate da fluttuazioni casuali, tendono a tornare al valore originario. La derivagenetica casuale, infine, provoca dei cambiamenti nelle frequenze geniche da una generazione all'altra per quanto più piccola è ...
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Antropologia ed etnologia
Fred W. Voget
Introduzione
Il termine antropologia deriva dal greco ἄνθϱωποϚ, uomo, e da λόγοϚ, discorso. Il termine etnologia deriva da ἔθνοϚ, popolo o razza. Alla lettera, [...] (v. Carroll, 1975; v. Testart, 1988). L. L. Cavalli-Sforza (v., 1969) confermò l'importanza del fenomeno della derivagenetica nell'evoluzione a breve termine delle popolazioni dei paesi italiani. Popolazioni esigue, relativamente isolate e in cui l ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1941-1950
1941-1950
1941
Le successioni esatte. Introdotte in una nota sui gruppi di coomologia (priva di dimostrazioni) dal polacco Witold Hurewicz ed estensivamente [...] nel 1953 l'esistenza del profago, un batteriofago silenzioso integrato nel cromosoma del batterio lisogeno.
Primi studi sulla derivagenetica casuale. Sewall Wright, della University of Wisconsin di Madison, in seguito ai suoi studi matematici sulla ...
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La grande scienza. Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Niles Eldredge
Equilibri intermittenti e stasi: nuove idee sull'origine della vita
Nel 1959, centenario della pubblicazione [...] fisici ambientali. Se si verificano molti cambiamenti (siano essi adattativi, mediati dalla selezione, o semplicemente causati da derivagenetica) tali che i membri delle popolazioni isolate non possano più accoppiarsi con successo con quelli delle ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...