Genetica. Modelli matematici per la genetica delle popolazioni
John Wakeley
La teoria della genetica delle popolazioni è stata fin dal principio fondata sui dati. Ronald A. Fisher, in un articolo del [...] con probabilità pari a (1−α)/D), e che esse siano derivate dallo stesso genitore all'interno di quel deme (con probabilità pari a strutturato
È il limite che viene tipicamente applicato in genetica delle popolazioni, fin dal lavoro di Wright (1931). ...
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Razza
Guido Modiano
di Guido Modiano
Razza
sommario: 1. Definizione. 2. Criteri di classificazione. 3. Genetica delle razze: a) livello descrittivo o statico; b) livello storico o dinamico; c) la struttura [...] costituisce un ulteriore approccio indiretto al problema di individuare quali polimorfismi sono stati soggetti anche alla selezione e quali solo alla derivagenetica (v. È a, 2). Con uno studio di questo genere si è giunti a una stima di m di circa 0 ...
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Proteine
GG. Michael Hass e Hans Neurath
Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura covalente, di G. Michael Hass e Hans Neurath
Struttura tridimensionale, di Giovanni Ronca
Metodi di studio e struttura [...] l'organismo rispetto alla proteina originaria: queste mutazioni possono essere incorporate nel genoma tramite un processo detto ‛derivagenetica' (genetic drift). Alternativamente, se la mutazione produce una proteina meno utile per l'organismo, essa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia evoluzionistica e la genetica
Garland E. Allen
La biologia evoluzionistica e la genetica
L'eredità di Darwin
Alla fine [...] ; egli introdusse quindi condizioni che le analisi di Fisher e Haldane avevano in larga misura ignorato.
La derivagenetica
Wright enfatizzò l'importanza della struttura e della dimensione della popolazione per il processo evolutivo. Al contrario di ...
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Evoluzione, coevoluzione e biodiversità
Anselm Kratochwil
(Fachgebiet Ökologie, FB Biologie/Chemie Universität Osnabrück, Osnabrück, Germania)
Angelica Schwabe
(Institut für Botanik / Abt. Geobotanik [...] e specifica delle popolazioni. Prevede la caratterizzazione della variabilità genetica e dello spettro dei genotipi, dei fenomeni di omozigosi, eterozigosi e derivagenetica, dei tassi di mutazione delle singole popolazioni, e di altri parametri ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] non hanno alcun valore selettivo. In tal caso la diversa frequenza degli alleli sarebbe dovuta a variazioni casuali (derivagenetica).
Di molti polimorfismi riscontrabili nelle popolazioni umane non si è riusciti a riconoscere la causa delle diverse ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella prima metà del Novecento si elabora nella cosiddetta teoria sintetica dell’evoluzione [...] coerenza con quanto sostenuto da Darwin) affianca alla selezione sia altri fattori responsabili dell’evoluzione (mutazione, derivagenetica, migrazione-flusso genico ecc.), sia nuove nozioni successive a Darwin e ai neodarwiniani. Questo per dire ...
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Biosfera. Aspetti genomici dell'oceanografia microbica
Edward F. DeLong
David M. Karl
Gli ecosistemi marini sono complessi e dinamici. La conoscenza dei meccanismi della suscettibilità degli ecosistemi [...] in situ fornirà dunque l'informazione necessaria per interpretare i processi evolutivi ‒ come la derivagenetica, la ricombinazione e il trasferimento genetico laterale ‒ che controllano l'adattamento e le divergenze microbiche. A loro volta questi ...
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Evoluzione. Selezione naturale
Saverio Forestiero
A centocinquanta anni dalla sua nascita l'idea di selezione naturale rimane la chiave di volta della teoria dell'evoluzione, un ruolo che ricoprì nella [...] si manifesta in modo simile alla selezione. In via di principio la loro distinzione è assai semplice, dato che nella derivagenetica non esistono per definizione differenze di fitness tra le varianti del carattere, e che, in secondo luogo, l'effetto ...
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evoluzione culturale
Francesco Cavalli-Sforza
L’evoluzione della cultura si svolge in parallelo all’evoluzione biologica, ne dipende ma se ne affranca in varia misura e può indirizzarla. Troviamo precise [...] funzione del diverso numero di figli che diversi individui hanno: è un fenomeno casuale, detto drift o derivagenetica, terzo fattore evolutivo fondamentale. In modo affine, i vari tratti culturali possono diffondersi in forme sostanzialmente casuali ...
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genètica s. f. [dall’ingl. genetics, termine coniato nel 1906 dal biologo ingl. W. Bateson, dall’agg. genetic «genetico»]. – Ramo delle scienze biologiche che studia tutti i fenomeni e tutti i problemi relativi alla discendenza e cerca di determinare...
genetico
genètico agg. [der. di genesi; il gr. aveva γενητικός, come variante di γεννητικός, der. di γεννάω «generare»] (pl. m. -ci). – Che riguarda l’origine, la formazione, la riproduzione, l’eredità biologica: caratteri g., contrapposti...