Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] Cei, I, 1964-1973, Roma 1973, p. 35, cit. in A. Acerbi, La chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli, a cura di A. Acerbi ...
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La rilevanza costituzionale dei Patti Lateranensi tra ordinamento fascista e Carta repubblicana
Francesco Margiotta Broglio
La questione della cosiddetta ‘costituzionalizzazione’ del Trattato e del [...] razza ebraica e la necessità di una speciale disciplina per matrimoni con stranieri o sudditi di altre razze.
42 Atti e documenti della Democrazia Cristiana, 1943-1967, a cura di A. Damilano, I, Roma 1968, p. 9.
43 Ibidem, p. 23.
44 Ibidem, p. 43.
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Ecclesiastico italiano (Rio-Marina, Isola d'Elba, 1929 - Gallarate 2020). Entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946, fu ordinato prete nel 1958. Esperto in questioni sociali e politiche, ha diretto (1973-85) [...] Vaticano II a oggi (2010); Gesù sorride. Con papa Francesco oltre la religione della paura (2014); Brevi lezioni di dottrina sociale (2017); Perché il populismo fa male al popolo. Le deviazioni della democrazia e l'antidoto del «popolarismo» (2019). ...
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9 maggio 1978: lo schiaffo a Paolo VI. Storia e fallimento della mediazione vaticana per la liberazione di Aldo Moro
Miguel Gotor
Le tre cerimonie, i due corpi del re
Il modo migliore per raccontare [...] estero. Un’ombra di questa trattativa è contenuta in una frase di una lettera che Moro scrisse il 28 aprile alla Democrazia cristiana. Oggi sappiamo che di questa missiva furono redatte tre versioni, ma il passo in questione compare in ognuna di esse ...
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Vescovi/3: la Cei e la collegialita italiana
Fancesco Sportelli
Concezioni vaticane e propositi episcopali agli inizi della Cei
I protagonisti dell’inizio
Dalla collegialità multipolare degli antichi [...]
83 A. Acerbi, Dinamiche ecclesiali, cit., pp. 61-62.
84 A. Acerbi, La Chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La Chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli, a cura di A ...
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POLETTI, Ugo
Giorgio Vecchio
POLETTI, Ugo. – Nacque a Omegna, in provincia di Novara (oggi del Verbano-Cusio-Ossola), il 19 aprile 1914 da Bartolomeo, operaio meccanico nelle Officine De Angeli-Frua, [...] per il convegno romano del 1974). Cfr., per esempio A. Acerbi, La Chiesa italiana dalla conclusione del Concilio alla fine della Democrazia Cristiana, in La Chiesa e l’Italia. Per una storia dei loro rapporti negli ultimi due secoli, a cura di A ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] di P. XII nella società italiana del dopoguerra, in Storia dell’Italia repubblicana, dir. F. Barbagallo, I, La costruzione della democrazia. Dalla caduta del fascismo agli anni cinquanta, Torino 1994, pp. 535-613; P. Blet, P. XII e la seconda guerra ...
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Scuole cattoliche e formazione di base
Angelo Gaudio
Sommario: L’educazione cattolica in forma di scuole: geografie e tipologie. Una geografia storica delle scuole cattoliche - Una tipologia delle scuole [...] tra il 1986 e il 1992, che coincidono del resto con quelli della crisi terminale della cosiddetta prima repubblica e della Democrazia cristiana, che ne era il perno.
L’esperienza dell’associazione «La rosa bianca»93 si allaccia a sua volta con quella ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] il ristabilimento di una base istituzionale unica per tutto il mondo musulmano (il Califfato) e respinge la nozione di democrazia come contraria al principio di guida divina. I gruppi rivoluzionari, che si richiamano a Quṭb, sono convinti della ...
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TENZIN GYATSO
Attuale Dalai Lama (v. lamaismo, XX, p. 398), nato in una regione del Nord-Est del Tibet il 6 luglio 1935. I più venerabili monaci buddhisti lo riconobbero come quattordicesimo Dalai Lama [...] s'interruppero nel giugno 1989 in seguito alla violenta soppressione, da parte delle autorità cinesi, del movimento per la democrazia a Pechino e all'imposizione della legge marziale a Lhasa, capitale del Tibet. Nell'ottobre del 1989 al Dalai ...
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democrazia
democrazìa s. f. [dal gr. δημοκρατία, comp. di δῆμος «popolo» e -κρατία «-crazia»]. – 1. a. Forma di governo in cui il potere risiede nel popolo, che esercita la sua sovranità attraverso istituti politici diversi; in partic., forma...
non-democrazia
(non democrazia), s. f. La contraddizione, l’antitesi della democrazia, di un sistema politico democratico. ◆ «Che razza di democrazia è una democrazia dove la minoranza conta più della maggioranza e dove, contando più della...