Movimento politico italiano fondato nel 1919 da B. Mussolini, giunto al potere nel 1922 e rimasto al governo dell’Italia fino al 1943.
Per estensione il termine indica movimenti e regimi sorti in Europa [...] affidato al capo di un partito armato che aveva una modesta rappresentanza parlamentare, ripudiava i valori della democrazialiberale, esaltava la militarizzazione della politica e proclamava la sua volontà rivoluzionaria di trasformare lo Stato in ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] e una costituente diede un nuovo re al paese, Giorgio I (1863). La nuova Costituzione (1864) stabilì un regime di democrazialiberale.
Il primo impulso allo sviluppo economico e civile fu dato al paese dall’azione di governo di C. Trikùpis (1882-90 ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] sociali, della proprietà pubblica e cooperativa accanto alla proprietà privata, e della programmazione economica. Una democrazialiberale molto diversa da quella prefascista, aperta a trasformazioni di contenuto socialista (le "riforme di struttura ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] generatrice di identità politica, a vantaggio di sistemi ideologici e istituzionali tendenzialmente universalistici (democrazialiberale, comunismo) o comunque sovranazionali (europeismo). Nella congiuntura determinata dal dissolvimento dell’amalgama ...
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Diritto
Organo monocratico dell’amministrazione statale con funzione di rappresentanza governativa a livello provinciale.
Profili storici. - L’ufficio del prefetto discende da una legge comunale piemontese [...] fascista, fu invocata da più parti l’abolizione di tale figura, ritenuta in contrasto con i principi della democrazialiberale, ma la Costituzione del 1948 si è limitata a rimettere la questione al legislatore ordinario.*
Disciplina giuridica vigente ...
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All'inizio degli anni Novanta del 20° sec. la disintegrazione dell'Unione Sovietica e il collasso dei regimi satelliti nell'Europa orientale si imposero nell'opinione comune come la fine del comunismo. [...] centrale, il processo di transizione dal c. a un sistema basato, da un lato, sulle istituzioni rappresentative della democrazialiberale e, dall'altro, sui principi dell'economia di mercato, risultava ancora controverso e, per molti versi, incompleto ...
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Al pari del fascismo, l'a. è un fenomeno politico, nato dalla storia d'Italia, che ha travalicato per importanza ed estensione i confini nazionali. Più del fascismo, si è dimostrato provvisto di vitalità [...] antifascista.
Al centro del discorso critico fu posta la congiunzione realizzatasi sotto l'insegna dell'a. tra la democrazialiberale e il comunismo alla metà degli anni Trenta, proprio quando la violenza e la disumanità del dispotismo staliniano ...
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LABRIOLA, Arturo
Walter Maturi
Uomo politico ed economista, nato a Napoli il 22 gennaio 1873. Giovane di idee socialiste rivoluzionarie, prese parte alle agitazioni del 1898 e fu costretto ad esulare [...] etiopica, visse appartato fino alla caduta del fascismo. Caduto il fascismo, da un lato caldeggiò il ritorno alla democrazialiberale parlamentare prefascista (Dopo il fascismo. Che fare?, Napoli 1944), dall'altro lato combattè il governo del CLN ...
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(VIII, p. 511; App. II, i, p. 488; III, i, p. 292; IV, i, p. 340; V, i, p. 646)
Geografia umana ed economica
di Claudio Cerreti
Popolazione
Nonostante i molteplici sforzi fatti dal governo cambogiano, [...] e il varo di una nuova Costituzione in base alla quale la C. divenne una monarchia costituzionale e una 'democrazialiberale e multipartitica'.
Esaurita la missione ONU, la storia della C. nel corso degli anni successivi fu determinata essenzialmente ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] fondata su caratteri comuni a entrambi i regimi. Le idee della teoria del totalitarismo hanno il loro fondamento nella democrazialiberale, per la quale il n. e lo stalinismo, benché tra di loro antagonisti, rappresentano in egual misura una minaccia ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...