Dittatura
Karl Dietrich Bracher
Il concetto
Il concetto di dittatura, come tutti i concetti storico-politici fondamentali, ha subito nel corso della sua storia bimillenaria un mutamento di significato, [...] , si trattava del rafforzamento della nazione e del consolidamento dell'autorità statale rispetto alla crisi delle democrazieliberali, alla minaccia del totalitarismo comunista e poi di quello nazionalsocialista, ma anche rispetto ai conflitti ...
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Società di massa
Luciano Pellicani
Massa, uomo-massa, società di massa
Le ricerche sui gruppi i cui membri agiscono in modo simile pur non essendo i gruppi medesimi strutturati hanno fatto emergere [...] viene frenata e la pianta-libertà trova il suo più appropriato terreno di coltura.
Cultura di massa e democrazialiberale
A partire dal momento in cui il 'proletariato interno' della società capitalistico-borghese, organizzato in sindacati e partiti ...
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CALOGERO, Guido
Mauro Visentin
Nacque a Roma, il 4 dicembre 1904, da Giorgio, di origini siciliane, professore di lingua francese nelle scuole secondarie, spirito di sentimenti progressisti, di simpatie [...] del movimento liberalsocialista, che traeva ispirazione dal “Socialismo liberale” di Carlo Rosselli, ma si proponeva, rispetto partiti e sulla sua conformità ai principî della democrazialiberale.
Nel febbraio 1942 Calogero fu fermato dalla polizia ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] non è sopravvissuto ad Hegel» e che «la questione tedesca è la questione degli ostacoli che si sono frapposti alla democrazialiberale in Germania», dai tempi dell’Impero ai giorni del dopoguerra. Questa è la tesi di fondo proposta in Sociologia ...
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CAGGESE, Romolo
Mario Simonetti
Figlio di Potito e di Amalia Ursomando, nacque ad Ascoli Satriano (Foggia) il 26 giugno del 1881.Alunno fino ai sedici anni del seminario locale, proseguì gli studi classici [...] del Mezzogiorno, in cui le aperture, le concessioni e le compromissioni con il fascismo emergente, dopo essersi allontanato dalla democrazialiberale e aver rifiutato la candidatura in Capitanata nel 1919 e a Napoli nel 1921, di fatto anticiparono l ...
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Vedi Kazakistan dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Per estensione e per collocazione geografica, abbondanza di riserve energetiche e tassi di crescita economica, il Kazakistan è uno degli attori [...] diritti civili e politici resta deficitario e la transizione dal sistema totalitario di matrice sovietica a una democrazialiberale può considerarsi addirittura in involuzione. Freedom House ha segnalato un lento ma costante peggioramento nel corso ...
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AMENDOLA, Giovanni
Giampiero Carocci
Nacque a Napoli, da famiglia di Sarno, il 15 apr. 1882. Dopo un primo tirocinio giornalistico fatto, giovanissimo, sotto la guida di E. Arbib, l'A. prese le mosse [...] ad opera di Nitti e dell'A. (che abbandonarono rispettivamente il gruppo parlamentare misto e quello della democrazialiberale), del Partito democratico italiano, che si diffuse soprattutto nel mezzogiorno. La fondazione del partito coincise con l ...
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PALADIN, Livio
Lorenza Carlassare
PALADIN, Livio. – Nacque a Trieste il 30 novembre 1933, da famiglia di origine istriana, figlio di Giovanni e di Rita Possa.
Il padre, nato a Visignano d’Istria, insegnante, [...] appartiene al popolo». Sottratti a revisione, di conseguenza, «sono anzitutto i presupposti indefettibili della democrazialiberale e pluralistica voluta dai costituenti», vale a dire la libertà (personale, di associazione, di manifestazione ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] a dimostrare come la recentissima costituzione non potesse essere considerata al di fuori dello schema di una democrazialiberale. I saggi successivi, sull'uguaglianza e sull'articolo 44 della costituzione, sono anche indicativi di una posizione ...
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– Nacque a Torino il 31 marzo 1899 da Carlo, ingegnere, ufficiale del genio, pioniere dell’aviazione in Italia, e da Celeste Malvano, entrambi di origine ebraica.
Lo zio di Celeste, Giacomo Malvano, fu [...] 1979).
In esso, Vita-Finzi intendeva mostrare come negli anni a cavallo tra Otto e Novecento la causa della democrazialiberale fosse stata tradita da quegli intellettuali italiani e francesi che si erano lasciati sedurre ora (a sinistra) dal mito ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...