Censura
Mino Argentieri
Giuliana Muscio
Parte introduttiva
di Mino Argentieri
In ogni parte del mondo, sin dalle prime apparizioni, il cinema ha suscitato timori a causa del potere di suggestione che [...] in cui si potevano riconoscere orientamenti politici che ebbero ripercussioni sulla condotta dei governi. Al cattolicesimo liberale di una Democrazia cristiana degasperiana che collaborava con i partiti laici, sul terreno delle politiche culturali si ...
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DE VITI DE MARCO, Antonio
Antonio Cardini
Nacque a Lecce il 30 sett. 1858.
Il padre, Raffaele De Viti, era stato adottato da un De Marco, per cui aveva assunto il titolo di marchese e il cognome De [...] beneficiaria della spesa pubblica finanziata dalle imposte; il secondo modo è quello dello Stato "cooperativo" di democrazialiberale rappresentativa, quando si realizza la piena identità di governanti e governati, e quindi la piena corrispondenza ...
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DE FELICE, Renzo
Emilio Gentile
Nacque l’8 aprile 1929 a Rieti, figlio unico di Vittorio e Giuseppina Bonelli. La madre era originaria di San Marino, il padre, un funzionario delle dogane, era stato [...] della destra neofascista. Da parte sua, De Felice replicò che l’antifascismo non si identificava totalmente con la democrazialiberale, perché c’era stato anche un antifascismo totalitario, antidemocratico e antiliberale, che si era a lungo ...
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Nacque a Torino il 18 ottobre 1909 da Luigi, noto medico chirurgo e primario ospedaliero in città, e da Rosa Caviglia. La famiglia era di origine alessandrina.
L’intera sua formazione fu torinese. Al [...] la cornice istituzionale democratica.
Nel dicembre 1945 intraprese un viaggio in Inghilterra, alla scoperta dei fondamenti di quella democrazialiberale che in Italia era stata soffocata sul nascere e del ruolo che in essa dovevano svolgere i partiti ...
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MATTEUCCI, Nicola
Nicola Matteucci (nome completo: Nicola Matteucci Armandi Avogli Trotti) nacque a Bologna il 10 gennaio 1926 da Lionello, ingegnere e ufficiale della Marina, e da Giuseppina Acquaderni [...] poi con preoccupazione alla rinascita dell’integralismo religioso, che avrebbe inevitabilmente minacciato l’esistenza stessa della democrazialiberale.
In uno dei suoi ultimi interventi pubblici, un’intervista rilasciata a Vittorio Macioce nel 2005 ...
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MARANINI, Giuseppe
Luca Mannori
Nacque a Genova il 16 apr. 1902 da Paolo, giornalista e sindacalista socialista, e Rina Melli, di famiglia ebraica, ambedue originari di Ferrara. Il padre, dopo un periodo [...] il manifesto di un Partito socialista del lavoro, ispirato a una democrazia rappresentativa a base sindacal-corporativa. La sua conversione ideologica fu vizi che avevano funestato la vita dello Stato liberale (si veda la sua prolusione, per l'anno ...
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repubblica
Marzia Ponso
La sovranità del popolo
La repubblica è la forma di governo che si contrappone alla monarchia, dove chi comanda è generalmente uno solo, lo fa ereditariamente, per diritto di [...] ’Unione americani sono repubbliche perché, oltre a non esserci né re né privilegi nobiliari, costituiscono una democrazialiberale rappresentativa, fondata sulla separazione dei poteri tra gli organi dello Stato, garantendo la coniugazione di libertà ...
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MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] la secessione di chi resta in minoranza); b) la conseguente tutela delle minoranze (che per i fautori della democrazialiberale è un valore in sé), con particolare attenzione alle cosiddette 'minoranze permanenti', che in genere (ma si sono ...
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Relazioni industriali
Gian Primo Cella
Tiziano Treu
sommario: 1. Le relazioni industriali: questioni teoriche e di definizione. 2. Il modello pluralista. 3. Il modello statalista. 4. Il modello partecipativo [...] relazioni industriali - traggano alimento da tutti e tre i principali filoni presenti nelle democrazieliberali europee: il cattolico, il liberal-conservatore, il socialdemocratico. A questo proposito, si può riprendere con maggior precisione quanto ...
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Civiltà
Pietro Rossi
Il termine e l'idea
Il termine 'civiltà', al pari dei suoi omologhi nelle lingue neolatine e nell'inglese, deriva dal latino civilitas, una parola coniata nella seconda metà del [...] suo parere, di una svolta radicale che si è compiuta nel corso dell'Ottocento, e che ha la sua base nella democrazialiberale, nel progresso scientifico e nell'industrialismo; in virtù di essa le masse hanno soppiantato le minoranze e dato luogo a un ...
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liberaldemocrazia
s. f. Governo democratico di orientamento liberale. ◆ Parlare di «crisi» dell’Occidente non significa pronosticare la sua fine, ma auspicare che la comunità delle liberaldemocrazie sia in grado di riappropriarsi della propria...
algocrazia
s. f. In senso polemico, il crescente utilizzo degli algoritmi informatici e dell’intelligenza artificiale al fine di esercitare il controllo di qualsiasi aspetto della vita quotidiana degli individui. ♦ Documentario interessante,...