MONTANELLI, Giuseppe
Paolo Bagnoli
– Nacque a Fucecchio, in provincia di Firenze, il 21 genn. 1813 da Alessandro, organista e compositore di musica per banda, e da Luisa Pratesi. A nove anni venne [...] a quello di Carlo Cattaneo, espressione di un’altra concezione federalista: per il M., infatti, «la nazione dovrà esercitare la domandava se fosse legittimo parlare delle forme di decentramento prima di avere discusso cosa competesse centralmente al ...
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TAVIANI, Paolo Emilio
Simone Neri Serneri
TAVIANI, Paolo Emilio. – Nacque a Genova il 6 novembre 1912, unico figlio di Ferdinando, insegnante e poi dirigente scolastico, e di Elide Banchelli, maestra [...] e a carattere misto, nella quale aziende pubbliche decentrate avrebbero affiancato quelle a conduzione privata.
Taviani si delle convenienze economiche, vedeva in organismi di tipo federale lo strumento per rafforzare il ruolo dell’Italia, superare ...
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MARIO, Alberto
Fulvio Conti
– Nacque a Lendinara (Rovigo) il 4 giugno 1825 da Francesco e da Angela Baccelli.
La famiglia paterna, oriunda di Ferrara, nel 1466 fu investita da Borso d’Este di un feudo [...] ; la libertà di stampa e di parola; il decentramento amministrativo, la riforma radicale del sistema tributario, la . è in Tra Risorgimento e Nuova Italia. A. M., un repubblicano federalista, a cura di P.L. Bagatin, Firenze 2000, che contiene anche ...
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MAZZOLENI, Angelo
Marina Tesoro
– Nacque a Milano il 13 giugno 1838 da Giuseppe, negoziante, e Caterina Rotta.
Ricevette un’educazione cattolica, ma presto assunse posizioni intransigentemente laiche [...] 1881), ai quali collaborò, proponevano il progetto federalista in un’ottica legalitaria, positiva e partecipativa, indicando come obiettivi perseguibili una serie di riforme sociali, il decentramento su base regionale e il suffragio universale, in ...
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UGDULENA, Gregorio Onofrio
Sebastiano Angelo Granata
UGDULENA, Gregorio Onofrio. – Nacque a Termini Imerese il 20 aprile 1815. Primogenito di Antonio, membro del Consiglio distrettuale di Termini, e [...] di Pio IX stimolò le sue speranze per una soluzione federale della questione italiana. Si avvicinò così agli ambienti del tutela dell’autonomia dell’insegnamento e delle istanze di decentramento che promanavano dall’isola: la sua riforma si ...
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D'ALESSIO, Francesco
Guido Melis
Nacque a Montescaglioso (Matera) il 27 maggio 1886, da Carlo e Vincenza Salinari. Di condizioni economiche benestanti (il padre notaio, una lunga tradizione familiare [...] meridionale (il D. sostenne il decentramento politico ed amministrativo nella tradizionale accezione Suvich (pur restando., sino al maggio dell'anno successivo, segretario federale, prima di Potenza, poi di Matera). Ciò determinò un ripiegamento ...
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BORLETTI, Romualdo (Aldo)
Franco Amatori
Nacque a Milano il 15 ott. 1911 da Senatore e da Anna Dell'Acqua. In seguito assunse anche il cognome della madre ed ereditò dal padre il titolo di conte d'Arosio. [...] riorganizzazione dell'intero complesso aziendale basato sul decentramento gestionale, e allo stesso tempo si articolo di F. Vegliani, La Rinascente dalla monarchia assoluta alla repubblica federale, in Successo, luglio 1970, pp. 70-76. Sul B. ...
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federalismo
s. m. [der. di federale, sull’esempio del fr. fédéralisme]. – 1. a. Sistema politico (affermatosi dalla fine del sec. 18°) in cui più stati, aventi tradizioni e interessi comuni, si uniscono in confederazione, o uno stato si costituisce...
centro di spesa
loc. s.le m. Unità amministrativa autonoma che può disporre dei mezzi necessari al proprio funzionamento o agli investimenti istituzionali. ◆ È anche per questo che la continua erosione dell’avanzo primario (l’attivo dei conti...