Architetto e scultore (Czernowitz, Ucraina, 1890 - New York 1965). Si formò alla scuola di Adolf Loos, fu membro del gruppo G (Gestaltung) e in contatto con DeStijl. Nel 1923 ideò per il teatro di Berlino [...] una parete scenografica. Nel 1926 si trasferì a New York, dove svolse in prevalenza la sua attività di architetto: interno di un cinema dell'Ottava Strada (1928), Galleria di Peggy Guggenheim (1942), Endless ...
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Pittore e scultore olandese (n. Amsterdam 1900 - m. 1992). Partecipò a Berlino all'esposizione della Novembergruppe (1923), poi a Parigi conobbe Mondrian (1924) e si unì al gruppo DeStijl. Dopo un periodo [...] di permanenza a Berlino, di nuovo a Parigi fece parte del gruppo Cercle et carré, di AbstractionCréation, di Réalités nouvelles. Allontanandosi sempre più dal neoplasticismo, il suo stile si è arricchito ...
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Indirizzo architettonico, urbanistico e del design che fa riferimento al complesso di teorie e di esperienze d’avanguardia elaborate, tra le due guerre mondiali, nell’ambito del Bauhaus, di DeStijl, del [...] costruttivismo, del CIAM e dell’international style. In architettura, postulava l’abbandono degli stili storici, dell’eclettismo e del classicismo a favore di un linguaggio progettuale capace di sfruttare ...
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Architetto (Vienna 1887 - Los Angeles 1953). Formatosi a Vienna con O. Wagner, interessato all'architettura di F. L. Wright, si trasferì negli USA nel 1914. Dopo aver lavorato per uno studio di Chicago [...] quasi esclusivamente ville, in un linguaggio essenziale, in cui confluiscono le esperienze del razionalismo europeo (in partic. DeStijl) e gli insegnamenti wrightiani: Lovell House, Newport Beach (1926), Buck House (1934), Janson House (1949) a Los ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] -arte, essendo questo il non-valore che la società industriale sostituisce al valore-arte. Nonostante l'apparente antitesi, i movimenti DeStijl e dada, oltre che contemporanei, sono in stretto rapporto: alla loro base è il pensiero comune che l'arte ...
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Cubismo
Nello Ponente
di Nello Ponente
Cubismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Cubismo e tradizione. 3. Il cubismo e le esperienze del Novecento. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Con il termine cubismo [...] " (É. Bernard, Souvenirs sur Paul Cézanne et lettres inédites, in ‟Mercure de France", 1 ottobre 1907, n. 247, pp. 385-404 e 15 ottobre 'artista olandese, uno dei creatori del movimento DeStijl, è estremamente significativa e viene a confermare ...
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Dada
Maurizio Fagiolo dell'Arco
di Maurizio Fagiolo dell'Arco
Dada
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Le origini e l'espansione: a) i centri dada; b) tra il futurismo e il surrealismo. □ 3. I protagonisti: [...] dove partecipa alle serate del Cabaret Voltaire. Entra in contatto con il costruttivismo sovietico e con gli olandesi di DeStijl, fino a diventare lo storiografo di dada. Ma il suo vero contributo all'avanguardia è l'elaborazione di un linguaggio ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] , che vantò pionieri quali E. Keller (1891-1968), Th. Ballmer (1902-1965) e M. Bill (n. 1908), ebbe le sue radici nel DeStijl, nel Bauhaus e nella nuova tipografia tra gli anni Venti e Trenta. In quell'ambito l'attività del grafico fu valutata come ...
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MANIFESTO
Arturo Carlo Quintavalle
Il m. costituisce una forma di comunicazione di massa la cui storia s'inserisce in quella più ampia e antica della divulgazione delle notizie di pubblico interesse, [...] muove da P. Mondrian, Th. van Doesburg e dagli altri del movimento DeStijl. A partire dal 1917, ma anche prima, essi puntano sull'uso la cultura del posters d'arte innovandolo secondo moduli di DeStijl; su altro fronte M. Cresci e G. Sassi hanno ...
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OTTICO-CINETICA, ARTE
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Ricerche sulla possibilità e i modi di riprodurre il movimento attraverso effetti ottico-pittorici o tecnico-meccanici sono rintracciabili in tutta [...] negli spazi e il movimento del pensiero; ugualmente fondamentali in questo senso appaiono le teorizzazioni del gruppo olandese DeStijl e i ritmi astratti di P. Mondrian. Soprattutto, però negli anni successivi, tali ricerche s'incrementano nei corsi ...
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elementarismo
s. m. [der. di elementare]. – 1. Elementismo. 2. Movimento dissidente del neoplasticismo (v.) del quale, nel 1926, T. Van Doesburg pubblicò sulla rivista De Stijl i nuovi principî: alla costruzione omogenea ortogonale del neoplasticismo...
neoplasticismo
s. m. [comp. di neo- e plasticismo]. – Corrente artistica olandese nata nel 1916 con la formazione del gruppo De Stijl, che si proponeva, superando le posizioni cubiste, una assoluta razionalità e purezza formale, nell’armonica...