Fantascienza
Roy Menarini
La fantascienza nel cinema
Sulla discussa origine della f. cinematografica pesa l'ambiguità terminologica con cui viene definito il genere. Per alcuni, infatti, la f. è solo [...] cosa) di John Carpenter, The fly (1986; La mosca) di David Cronenberg o Planet of the apes (2001; Planet of the apes f. alberghi in film di impianto storico quali Titanic (1997) di Cameron o Gladiator (2000; Il gladiatore) di R. Scott.
Bibliografia
J ...
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Ōshima, Nagisa
Alessandro Cappabianca
Regista cinematografico giapponese, nato a Kyoto il 31 marzo 1932. Si è imposto negli anni Sessanta come la maggiore personalità della 'nuova ondata' cinematografica [...] successo di pubblico, che si avvaleva della presenza della rockstar David Bowie e di Kitano Takeshi. Oltre al confronto tra due culture terzo spettro, che è quello della morte.
Bibliografia
I. Cameron, Nagisa Oshima, in Second wave, London 1970, pp. ...
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Hill, Walter
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Long Beach (California) il 10 gennaio 1942. Cineasta 'di frontiera', nella sua opera difficilmente [...] : nel 1986 co-sceneggiatore di Aliens (Aliens ‒ Scontro finale) diretto da James Cameron; nel 1992 coproduttore e co-sceneggiatore di Alien³, diretto da David Fincher e, cinque anni dopo, coproduttore di Alien resurrection (Alien, la clonazione) di ...
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Weaver, Sigourney (propr. Susan Alexandra)
Federica Pescatori
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York l'8 ottobre 1949. Con le sue numerose interpretazioni ha saputo affermarsi imponendo [...] sarebbe stato ripreso nei successivi Aliens (1986; Aliens ‒ Scontro finale) di James Cameron, che le valse la sua prima nomination all'Oscar, Alien³ (1992) di David Fincher e Alien: Resurrection (1997; Alien ‒ La clonazione) di Jean-Pierre Jeunet ...
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Swinton, Tilda (propr. Katherine Matilda)
Francesco Zippel
Attrice cinematografica e teatrale scozzese, nata a Londra il 5 novembre 1960. Interprete di solida formazione teatrale, la S. ha saputo imporsi [...] con alcuni degli autori più promettenti della Hollywood contemporanea: Cameron Crowe in Vanilla sky (2001) e Spike Jonze in end (2001; I segreti del lago) di Scott McGehee e David Siegel, nel ruolo della madre 'hitchcockiana' disposta a tutto pur ...
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Dillon, Matt
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, nato a New Rochelle (New York) il 18 febbraio 1964. Grazie a un primo periodo di celebrità dovuto al successo della sua immagine di adolescente [...] adolescenziale Liar's moon (1982; American blue jeans) di David Fisher e il racconto di formazione Tex (1982; Un ragazzo (Singles, 1992, Singles ‒ L'amore è un gioco, di Cameron Crowe; Mr. Wonderful, 1992, Mister Wonderful, di Anthony Minghella; ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] negli Stati Uniti, attorno a due nomi come la Biograph e David W. Griffith, che meglio ne interpretano le esigenze; e si di una nazione) di Griffith, è essenziale che la casa dei Cameron, il fronte di guerra, Washington, rientrino in un'unica mappa ( ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] sguardo sulla realtà. Le opere eseguite da Julia Margaret Cameron (tra il 1863 e il 1878) costituiscono il capitolo Mantle, protagonisti di Dead ringers (1988; Inseparabili) di David Cronenberg, l'autore cinematografico che ha fatto dell'ossessione ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] e i grigi, e del suo giovane allievo William Cameron Menzies.
Il déco
Un apporto esemplare della scenografia alle i film visionari, in vario modo debitori dell'Espressionismo (di David Lynch, oltre The elephant man, 1980, va ricordato il cupo ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] di Giovanni Pastrone e avrebbe influenzato lo stesso David W. Griffith (come nell'episodio babilonese di locuzione production designer fu impiegata per la prima volta per William Cameron Menzies, a quanto sembra, in occasione di Gone with the wind ...
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tabloidgate
(tabloid-gate, tabloid gate) s. m. inv. In Gran Bretagna, scandalo relativo ad attività illecite svolte per conto di giornali scandalistici, al fine di procacciare notizie sensazionalistiche. ◆ Finora avevano messo in carcere solo...