Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] per es., non più dicere alicui «dire a qualcuno» ma *dicere ad aliquem, con ad e l’accusativo invece che col dativo).
Non sempre, tuttavia, le scorrettezze sono indizio di ignoranza. In alcuni generi e tipi di testo, come le agiografie e i documenti ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] delle forme pronominali di terza persona dell’italiano: lui muove da una forma latino volgare di ille, ĭllūi, rimodellata sul dativo singolare del pronome relativo (cui); a sua volta analogico su ĭllūi il femminile ĭllĕi, da cui trae origine lei. Tra ...
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Il panorama dei quotidiani italiani a stampa è molto ricco, contando, oltre alle principali testate nazionali, più o meno indipendenti, ai quotidiani politici e a quelli sportivi, un elevato numero di [...] lei / loro, della sostituzione con elementi lessicali o della ripetizione del soggetto, e soprattutto a favore dell’ellissi; gli al dativo plurale, in alternanza con loro / a loro, mentre rarissimo è gli per le; le concordanze a senso, talvolta veri ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] che assumono, menare «picchiare» (che, forse a causa della frequenza dell’oggetto preposizionale, può reggere il dativo: gli ho menato anziché l’ho menato), imparare «insegnare», sfasciare «rompere», rosicare «provare invidia», spicciare «mettere ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] , seppure parziale, della declinazione in casi propria del latino (vocativo, maschile e femminile, e genitivo-dativo femminile); la posposizione dell’articolo determinativo; la presenza di forme verbali perifrastiche, futuro e condizionale. Il ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] reale e quindi più disponibile a staccarsi dal rispetto rigido della norma scritta. Si noterà che nelle pagine dei giornali loro dativo plurale è scomparso, sostituito da gli, che egli è usato sempre meno di fronte a lui soggetto (che è di ascendenza ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] fino a saptamī 'settima' (rispettivamente corrispondenti, nella terminologia occidentale, ai casi nominativo, accusativo, strumentale, dativo, ablativo, genitivo e locativo). Alcune regole introducono le desinenze nominali a condizione che servano a ...
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dativo
agg. e s. m. [dal lat. dativus (der. di dare, part. pass. datus), usato nelle due locuz. dativus (casus), traduz. del gr. δοτικὴ πτῶσις, e tutor dativus (in cui significa propr. «che viene dato, che viene assegnato», accezione che ebbe...
Dat
s. f. inv. Acronimo dell’ingl. Dynamic area telethermography. ◆ il Politecnico, con l’Istituto Boella, sta aprendo proprio presso l’ospedale «San Giovanni Antica Sede» un laboratorio di didattica e ricerca: il lavoro comune ha creato rapidamente...