convenire
Domenico Consoli
. È presente in tutte le opere di D., con frequenza notevole e diversità di significato.
Quanto alle alternanze dei suoni sono da notare quelle, diffusissime, ng-gn, nelle [...] (If XXV 42).
Oltre alla costruzione impersonale col dativo della persona, e quella personale (virtù diverse esser in alcuni casi costruzione impersonale con l'accusativo invece che col dativo della persona: e me convien partirmi (Pg XVI 143); avvenne ...
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Si chiamano enclitiche le parole (soprattutto ➔ monosillabi) che, non possedendo accento proprio, si ‘appoggiano’ prosodicamente alla parola precedente, formando con essa un’unità accentuale (a volte anche [...] la presenza dei clitici offre la possibilità di codificare l’agente (chi scrive, chi parla) in maniera non ambigua, cioè al dativo (diversa dalla quella canonica all’accusativo):
(12) a. Piero ha visto Ada scrivere una lettera → Piero le/l’ha visto ...
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Linguista statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 9 agosto 1929. Ha studiato alle università del Minnesota e del Michigan, dove ha conseguito il PhD nel 1961. Docente prima alla Ohio State University [...] predicato che li regge. Questi casi sono designati da termini come ''agentivo'' (o agente), ''strumentale'' (o strumento), ''dativo'' (in seguito suddiviso in esperiente, e scopo od oggetto), ''oggettivo'' (oggetto o paziente), e alcuni altri, come ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] Gabriotto udendo questo, se ne rise» (Dec. IV, 6, 13). Si equivalgono i casi con doppio pronome nell’ordine antico, accusativo + dativo (la mi, dalmi), e casi, come nell’italiano moderno, in ordine inverso (me lo, datemelo).
La sintassi è il luogo di ...
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ridere [la forma ridia, ind. imperf. III singol., è adoperata in Fiore CXLI 5]
Emilio Pasquini
Il verbo è di largo impiego nella Commedia (ma escluso, non casualmente, dalla prima cantica) e inoltre [...] nel Paradiso.
Nel valore intransitivo più consueto (a volte con particella pronominale pleonastica o col pronome dativo), " atteggiare la bocca a gioia ", " manifestare ilarità o sentimenti simili " con una composta mimica facciale, " sorridere ...
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cortese
Emilio Pasquini
Aggettivo di larghissimo impiego nei primi secoli, può valere semplicemente, anche in D., " garbato ", " gentile ", " urbano ", " educato ", " benevolo ": che è il semantema [...] d'amor cortesi inviti.
Nel valore particolare, avocato a Dio, di " compiacente ", " munifico ", " liberale ", " generoso ", " largo di grazie ", col dativo: If II 17 se l'avversario d 'ogne male / cortese i fu; Pd XV 48 Benedetto sia tu... trino e ...
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studiare (istudiare)
Luigi Blasucci
Il verbo è adoperato in tutte le opere volgari di D. a eccezione delle Rime; è attestato anche nel Fiore. La frequenza maggiore è nel Convivio (nove volte su sedici [...] istudiare in quelle, e che si dilettano studiare in Rettorica o in Musica; Pd IX 135 solo ai Decretali / si studia (" col dativo come il lat. studere, si attende con zelo ", Chimenz); Fiore CXIV 6 altro pover ch'avesse coraggio / di volere studiar in ...
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Dal punto di vista strettamente speculativo, caso, o evento casuale, è quello che si produce al di fuori e indipendentemente dalla serie determinata delle cause e degli effetti. È quindi evidente che il [...] 'ablativo che si distingue al singolare dal genitivo solo nella declinazione in -o e al plurale non si distingue mai dal dativo; l'indebolimento delle consonanti e l'abbreviamento delle vocali in fine di parola, che restringe ancora la possibilità di ...
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circondare (circundare; circonde, in rima, II singol. pres. indic.)
Lucia Onder
Il verbo compare sempre con costrutto transitivo. Nel senso di " cingere ", " limitare tutt'intorno ", in If XXXI 42 come... [...] una pintura la quale circundava questa magione.
Il verbo c. è costruito con l'oggetto della cosa con cui si circonda e con il dativo della cosa cir sondata, in Pd XXVIII 73 (in rima con corrisponde e tonde) se tu a la virtù circonde / la tua misura ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] XII, 7). Circa l’ordine dei pronomi atoni (➔ clitici), nel fiorentino del Duecento prevale la sequenza lo mi, cioè accusativo + dativo, norma ancora rispettata da Dante («E se non fosse ch’ancor lo mi vieta»: Inf. XIX, 100), mentre già nel Decameron ...
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dativo
agg. e s. m. [dal lat. dativus (der. di dare, part. pass. datus), usato nelle due locuz. dativus (casus), traduz. del gr. δοτικὴ πτῶσις, e tutor dativus (in cui significa propr. «che viene dato, che viene assegnato», accezione che ebbe...
Dat
s. f. inv. Acronimo dell’ingl. Dynamic area telethermography. ◆ il Politecnico, con l’Istituto Boella, sta aprendo proprio presso l’ospedale «San Giovanni Antica Sede» un laboratorio di didattica e ricerca: il lavoro comune ha creato rapidamente...