Famiglia patrizia pavese di incerta origine; i suoi primi rappresentanti appaiono nel sec. 12º, ma è già potente nel 13º con Zannone o Giovannone capitano del popolo a Pavia (1267) e capo dei ghibellini. [...] tempo è noto il giureconsulto Beccario, podestà di Milano nel 1325-26, di cui resta a Piacenza un codice dantesco (detto Codice Beccario). Costretti di nuovo all'esilio (1354) dalle fazioni pavesi, irritate dall'asservimento ai Visconti e dalle ...
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Storico (Parigi 1880 - ivi 1958), prof. nelle univ. di Bordeaux (1919) e Parigi (1937), e quindi (dal 1946) al Collège de France; socio straniero dei Lincei (1950). Si occupò prevalentemente dell'Umanesimo [...] de Pise-Milan (1922); Études érasmiennes (1939); Machiavel. Étude d'histoire des doctrines politiques (1942); Dante humaniste (1952); Erasme et l'Italie (1954); Humanisme et Renaissance (1958), raccolta di saggi, alcuni di argomento dantesco. ...
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FERRABINO, Aldo
Piero Treves
Nacque a Cuneo il 28 giugno 1892 da Agostino Vincenzo e da Angelica Toesca. Frequentò le scuole secondarie nel locale liceo, condiscepolo di A. Rostagni. Il 1910 si iscrisse [...] delle scienze di Torino, benché la serie cominci con un articolo dantesco, forse una lettura ad una delle "sabatine" di A. Graf: Il dramma dantesco della superbia e del dubbio (in Giorn. dantesco, XIX [1911], pp. 1 ss.). Ed è significativo che degli ...
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RINALDO D'AQUINO
CCorrado Calenda
Rinaldo (o Rainaldo, come viene sistematicamente designato in P) d'Aquino è quasi certamente il poeta della prima generazione siciliana che ha stimolato l'interesse [...] , si vedrà, lo si voglia interpretare), soprattutto in relazione al contemporaneo autore della Summa theologica; il rilievo assegnatogli nel De vulgari dantesco che ne cita due volte (a I xii 8 e II v 4, nel primo caso senza il nome dell'autore come ...
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Letterato e uomo politico (Firenze 1220 circa - ivi 1294 circa). Notaio e cancelliere del comune (anche suo padre, Bonaccorso, era notaio), tornando nel 1260 da un'ambasceria ad Alfonso X di Castiglia, [...] la nostra Repubblica secondo la Politica". Come suo maestro insigne e affettuoso lo celebrò infatti Dante (Inf. XV) e il canto dantesco ha costituito nei secoli il più solido monumento alla fama del notaio fiorentino. L'opera sua maggiore è il Tresor ...
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ALIGHIERI, Bellincione
Arnaldo D'Addario
Figlio di Alighiero di Cacciaguida, con molta probabilità è il figlio di quella donna di casa Berti dei Ravignani che, secondo Pietro di Dante, aveva sposato [...] , L'avo di Dante in Prato,in Arch. stor. pratese,IV (1921), pp. 1-9; R. Piattoli, Gli A. a Prato nel sec. XIII,in Studi danteschi,XVII (1933), pp. 55-56;N. Zingarelli, La vita, i tempi e le opere di Dante,I, Milano 1939, pp. 65-66; Liber Extimationum ...
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CARBONE, Giunio
Armando Petrucci
Nacque a Genova nel 1805 da Serafino e Maria Orengo. Divulgatore di storia, letterato verseggiatore, si occupò all'inizio della sua attività della storia della sua regione, [...] Blanc, effettuata dal C. e pubblicata a Firenze, con dedica al Warren, nel 1859. Nel 1865, in occasione del centenario dantesco, celebrato con particolare calore a Firenze, il C. dedicò un saggio alla topografia della città nel tempo di Dante (Della ...
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Caetani, Michelangelo
Uomo politico e letterato (Roma 1804 - ivi 1882). Principe di Teano, assunse il titolo di duca di Sermoneta alla morte del padre, avvenuta nel 1850. Ingegno versatile, si interessò [...] , allo scadere del mandato non volle più partecipare alla vita politica. I suoi interessi letterari riguardarono in particolare gli studi danteschi. Tra le sue pubblicazioni: La materia della Divina Commedia dichiarata in sei tavole, 1865; Carteggio ...
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ALIGHIERI, Cacciaguida
Arnaldo D'Addario
Della sua esistenza resta traccia indiretta nel documento fiorentino del 9 dic. 1189, riguardante i rapporti tra i figli Alighiero e Preitenitto e il rettore [...] , seguendo l'uso fiorentino, fu dato il nome del nonno materno, divenuto poi il cognome della casata. Sempre secondo il racconto dantesco, fu al seguito dell'imperatore Corrado; fu armato cavaliere da lui e ai suoi ordini morì per la fede. Pietro di ...
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Pellico, Silvio
Scrittore e patriota (Saluzzo, Cuneo, 1789 - Torino 1854). Di famiglia modesta trascorse l’infanzia e i primi anni dell’adolescenza tra Pinerolo e Torino in un ambiente di saldi principi [...] e di drammaturgo mettendo, tra le altre, in scena nel 1815 Francesca da Rimini, che a partire dall’episodio dantesco rompeva il rigido schema della tragedia alfieriana introducendo nel racconto note di trasporto romantico e di pathos retorico. Dal ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...