BENVENUTO da Imola
Lao Paoletti
Del cognome Rambaldi, tradizionalmente attribuito a questo celebre esegeta dantesco del sec. XIV, non si hanno, allo stato attuale delle conoscenze, testimonianze certe [...] Poesie di mille autori intorno a Dante, II, Roma 1990, pp. 1-11; L. Rossi-Casé, Ancora di B. da Imola, commentatore dantesco, Imola 1893; F. Novati, Epistolario di C. Salutati, Roma 1891-1911: lettere del 25 luglio 1374, 24 marzo 1375, 22 giugno 1375 ...
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Erudito (Cortona 1862 - Firenze 1932), bibliotecario nella Laurenziana di Firenze. Fondò il Giornale dantesco (1894) e diede numerosi contributi allo studio di Dante (La vita di Dante, 1929); pubblicò [...] inoltre Il vocabolario pascoliano (1915), Il vocabolario carducciano (1916), Il vocabolario dannunziano (1928) ...
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Gentildonna senese (sec. 13º), forse della famiglia dei Tolomei, protagonista di un episodio dantesco (Purg. V, 130-136). Moglie di Nello de' Pannocchieschi, fu fatta morire in un castello della Maremma [...] sua fedeltà, sia, come pare più probabile, che volesse passare (come poi fece) a nuove nozze. L'evocazione dantesca, e la figura di Pia, arricchita di elementi patetici e romanzeschi, ebbero particolare fortuna durante il Romanticismo; gli scrittori ...
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Dante
Achille Tartaro
Il più grande poeta italiano
La fama universale di Dante Alighieri, poeta fiorentino vissuto fra il 13° e il 14° secolo, è legata alla Divina Commedia, la sua opera maggiore da [...] e le idee
Una folla di personaggi, mitici o storici, dell'antichità o del mondo moderno, anima il poema dantesco. A partire da Virgilio, simbolo della ragione umana, prescelto a rappresentare l'eredità del classicismo nella civiltà cristiana: come ...
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Rimatore (n. Siena probabilmente nel secondo decennio del sec. 13º; ancor vivo nel 1277); fratello dell'Abbagliato dantesco (Inf. XXIX, 132). Ci resta di lui una canzone d'amore. ...
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CALBOLI, Fulcieri da
Augusto Vasina
Nacque presumibilmente nel terz'ultimo decennio del sec. XIII da Guido, fratello del dantesco Ranieri. Come lo zio, deve la sua notorietà all'Alighieri, anche se [...] 1960, pp. 179, 338 ss., 675, 690, 701, 915; A. Vasina, I Romagnoli fra autonomie cittadine e accentramento papale nell'età di Dante, Firenze 1964, ad Indicem; J.Lamer, The lords of Romagna, London 1965, ad Indicem; Enc. dantesca, I, pp. 761-762. ...
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Letterato (Senigallia 1790 - Bologna 1852); partecipò ai moti del 1831 e nel ministero del maggio 1848 fu ministro di Pio IX; tra i suoi scritti letterarî, oltre la collaborazione al Commento dantesco [...] di P. Costa, si ricorda il Cenno intorno allo stato della letteratura in Italia (1824). Vigorosa la cantica Una notte di Dante (1838) ...
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Rimatore senese (sec. 13º), ricordato da Dante nel De vulgari eloquentia (I, 13) fra i poeti toscani che fecero uso del volgare "municipale". È probabilmente da identificarsi con il Bartolomeo Mocati (il [...] dantesco Minum potrebbe essere una cattiva lettura di un originario Meum, ipocoristico di Bartolomeum) di cui si conserva una canzone in parte derivata da Raimbaut de Vaqueiras. ...
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Paleografo italiano (Capannori 1906 - Firenze 1974), formatosi alla scuola di Luigi Schiaparelli; prof. univ. dal 1942, insegnò paleografia e diplomatica a Firenze. Fra le sue opere, dedicate soprattutto [...] allo studio di documenti toscani, il Codice diplomatico dantesco (1940; 2a ed. 1950), in cui sono criticamente raccolti tutti i documenti relativi a Dante e alla sua famiglia, e alcune raccolte di documenti altomedievali (Le carte della canonica ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...