scalappiarsi
Federigo Tollemache
Parasinteto verbale di probabile conio dantesco, esempio di linguaggio teso " in direzione realistica e corposamente espressiva " (Martelli) che vale " uscire dal laccio [...] "; ricorre al figurato in Pg XXI 77 E 'l savio duca: " Omai veggio la rete / che qui vi 'mpiglia e come si scalappia... ".
Si riferisce all'impedimento di salire al cielo dovuto al desiderio dei penitenti ...
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inventrarsi
Vincenzo Valente
Verbo parasintetico, di probabile conio dantesco, usato solo in Pd XXI 84 penetrando per questa [luce] in ch'io m'inventro, a proposito delle anime beate che " si racchiudono [...] ", " Si circondano " di splendore. La metafora realistica nasce dall'idea e dall'immagine delle anime avvolte come in un involucro di luce, che le fa nel medesimo tempo ‛ chiuse e parventi ' (XVII 36), ...
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semenza (sementa; semente)
Domenico Consoli
Riproduce nell'uso dantesco gli stessi valori di ‛ seme ' (v.). Ricorre talora in senso proprio: Sempre natura, se fortuna trova / discorde a sé, com'ogne [...] grado comunque di esercitare la corretta scelta morale e di meritare le pene ove non sia esercitata: di qui la conclusione dantesca: Quinci comprender puoi ch'esser convene / amor sementa in voi d'ogne virtute / e d'ogne operazion che merta pene (Pg ...
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Abruzzo
Giovanni Pischedda
Assai fragile l'ipotesi di un soggiorno dantesco in A., pur sostenuta da studiosi locali; Casti è giunto addirittura a ritenere possibile che D. si fosse trovato presente [...] opera su La donna nella famiglia. Pensieri e concetti tratti dalle opere di D., ibid. 1881, e di altri scritti d'interesse dantesco, tra i quali emerge l'opuscolo D.A. teologo, L'Aquila 1881.
Non possiamo certo in questa sede nemmeno soffermarci sull ...
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accentuazione
Bruno Migliorini
. L'a. quale appare nell'uso dantesco coincide, salvo pochissimi casi, con quello che possiamo presumere fosse l'uso del suo tempo, e in grandissima parte ancora con l'uso [...] , com'è noto, davanti al gruppo ‛ esplosiva + liquida ' la vocale breve per natura può essere considerata breve oppure lunga: nell'uso dantesco gli esempi in cui la rima o il ritmo ci permettono di riconoscere con sicurezza l'a., l'hanno sempre sulla ...
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ardimento
Freya Anceschi
Voce di bassa frequenza nel lessico dantesco; compare in Vn XIX 16 in espressione fraseologica (s'io non perdessi l'ardimento), nel significato fondamentale: " l'ardire ", " [...] il coraggio di osare " (con questo stesso senso, in Chiaro Lo 'namorato core 24, Io non son degno 8, Per sodisfar 1). In Pg XXIX 24 buon zelo / mi fé riprender l'ardimento d'Eva, è riferito al peccato ...
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sbarro
Federigo Tollemache
Deverbale di ‛ sbarrare ', di probabile conio dantesco, s. ricorre in Pg XXXIII 42 io veggio certamente, e però il narro, / a darne tempo già stelle propinque, / secure d'ogn'intoppo [...] e d'ogne sbarro, ov'è usato al traslato col significato di " contrasto ", " impedimento ", " ostacolo ".
Il Buti così commenta: " cioè d'ogni ritenimento, cioè che non aranno impaccio veruno ".
Si noti ...
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Cappelli, Giuseppe
Giuseppe Izzi
, Traduttore in veneziano del poema dantesco (La D.C. di Dante Allighieri tradotta in dialetto veneziano e annotata da Giuseppe Cappelli, Padova 1875). Il C. con la [...] sua opera, definita da Pietro Fanfani " utile nel risguardo dello scopo cui mira, e veramente bellissima ", si proponeva " di rendere, per quant'è possibile, popolare un'opera astrusa alle volte persino ...
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accattare
Freya Anceschi
. Compare due sole volte nel lessico dantesco, pur essendo voce largamente documentata nella lingua del Due e Trecento in vari significati (" mendicare ", ovvero " prendere [...] a prestito ", o anche " pagare a caro prezzo " [‛ a. caro '; cfr. per esempio i glossari di Castellani, Nuovi testi; di Panvini, Rime; di Chiaro Davanzati, ediz. Menichetti], o infine "acquistare ", " ...
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disdegnare
Vincenzo Valente
Verbo penetrato nel lessico italiano e dantesco per il tramite della lirica trobadorica (provenzale desdenhar); comune ai siciliani e a Guittone col senso di " sdegnare ", [...] " non voler amare ", è termine proprio e figura psicologica della convenzione dell'amore cortese. In Rime LXXX 5 Tanto disdegna qualunque la mira / che fa chinare gli occhi di paura, è riferito alla donna, ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...