fato [plur. fata]
Domenico Consoli
Nel linguaggio dantesco il termine perde la connotazione pagana di ‛ inesorabile e misteriosa forza che regge il corso delle cose ' sovrapponendosi alla volontà stessa [...] degli dei, e si piega al senso cristiano, più volte e unanimemente precisato dagli antichi commentatori: " profundum decretum vel iudicium divinum " (Benvenuto); " ordine fatale che dipende da la providenzia ...
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ammassicciarsi
Freya Anceschi
. Voce di probabile conio dantesco (vedine anche un esempio nel volgarizzamento della Vita di s. Antonio Abate, da un manoscritto appartenuto al Redi e poi andato smarrito); [...] è stata spiegata dai commentatori in due modi leggermente diversi: " stare massiccio " e " ammassarsi ", che potrebbero assommarsi nell'unico significato " sovrapporsi massiccio ", " poggiare con la propria ...
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informare
Alfonso Maierù
Il termine, nell'uso dantesco, ha il significato fondamentale di " dar forma ", " dar l'essere " a qualcuno o a qualcosa (al passivo, " ricevere o prendere la forma " o " l'essere [...] "), e quindi " modificare ", " disporre ", " rendere atto ", " infondere ". Introdotto nel volgare dal latino della scolastica, conserva, anche in uso traslato, la connotazione dottrinale propria del termine ...
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riso
Emilio Pasquini
Parola-chiave del mondo dantesco, nelle sue varie connotazioni semantiche (come anche ‛ ridere '), spesso delegata al rilievo della posizione in rima. Pochi gli esempi estranei [...] può, se non nel guardare in questi occhi e in questo riso. In tale contesto, dominato dalla più celebre definizione dantesca del r. (cfr. RIDERE), il termine si configura quale dominante tematica: prima per citazione letterale dal Libro de le quattro ...
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andare
Freya Anceschi
. Lo ‛ spettro d'azione ' dantesco del verbo è esaurientemente documentato, per quanto riguarda la lingua antica, dalle sue 600 occorrenze, ricche di valori semantici e varie nelle [...] forme e nei costrutti.
La morfologia presenta, nel presente indicativo e congiuntivo, la stessa alternanza di forme, risalenti alcune al tema and- e altre al tema vad-, che si è poi stabilizzata nell'uso; ...
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Ciajkovskij, Pëtr Il´ič
Alberto Pironti
, L'episodio dantesco di Francesca venne proposto al C. come soggetto di un'opera teatrale dallo scrittore Zvantzev, il quale si era offerto di preparargli il [...] della Società Musicale Russa di Mosca, sotto la direzione di Nikolaj Rubinstein.
La partitura ségue il discorso dantesco, dividendone lo svolgimento in tre parti: introduzione (Andante lugubre) e primo movimento (Allegro vivo), descriventi la discesa ...
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universo (sost.)
Barbara Faes De Mottoni
L'u. dantesco si configura, nelle sue linee generali, secondo uno schema che assimila originalmente le dottrine aristoteliche e neoplatoniche, in particolare [...] seconde non agissero se non in virtù della causa prima, onde sembrerebbe che questa sola fosse veramente creatrice " (Saggi di filosofia dantesca, p. 17).
Per quanto riguarda D., è da rilevare che se egli da un lato accetta lo schema generale del ...
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indovarsi
Angelo Adami
Verbo parasintetico di probabile conio dantesco (analogo a ‛ insemprarsi ', ‛ insusarsi ' e simili; cfr. Parodi, Lingua 267); ricorre solo in Pd XXXIII 138 veder voleva come si [...] convenne / l'imago al cerchio e come vi s'indova, " si allòga " (Parodi).
Nella visione di Dio D. si sforza invano di comprendere come " l'immagine dell'umanità di Cristo " si unisca alla persona divina ...
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frusto
Tra i più noti ‛ hapax ' del lessico dantesco, che ricorre, in forma di locuzione, in Pd VI 141 se 'l mondo sapesse il cor ch'elli ebbe / mendicando sua vita a frusto a frusto, / assai lo loda [...] e più lo loderebbe. Viene dal latino frustum, " pezzo "; s'intende, " di pane ": e infatti tutti i commentatori intendono " a tozzo a tozzo ". Ma cfr. la strana interpretazione di Benvenuto - " idest nunc ...
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conciare
Amedeo Quondam
[concio, partic. pass.] - " Vocabolo ben dantesco " lo definisce il Contini, usato sempre nel valore traslato di " macerare ", " ridurre a mal partito " in senso sia fisico che [...] morale, con diretto e preciso riferimento a quello proprio di " macerare le pelli ", soprattutto per il significato di lunga durata e di lenta azione nel tempo che la concia vera e propria comporta: Rime ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...