attergarsi
Verbo di conio dantesco, usato nella presentazione di uno degl'indovini della quarta bolgia, che camminano con il capo travolto: Vedi Tiresia... Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga (If [...] XX 46). Può valere " accostare il proprio tergo " (Aronta, che segue Tiresia, poiché cammina anche lui col capo travolto, accosta a Tiresia, anzi propriamente al ventre di lui, il proprio dorso; così intendono, ...
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Stagno
Nel secondo sonetto dantesco della ‛ tenzone ', Forese viene accusato dal suo antagonista di essere un ladro (secondo il Torraca; per altri: un truffatore, o un falsario), e gli si preconizza [...] di essere colto sul fatto e di finir male come i figli di S.: ma ben ne colse male a' fi' di Stagno (Rime LXXV 14). Non si ha alcuna notizia di S. e dei suoi figli, ma dal contesto si evince esser stati ...
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Abramo (nel testo dantesco Abraàm, e perciò nella forma del latino Abraham)
È tra le anime che Cristo ha liberato dal Limbo (If IV 58), ricordato come patriarca " per eccellenza " (Torraca). Secondo una [...] congettura il nome A. del v. 58 andrebbe collegato col precedente, leggendo così: e l'obediente / Abraam: cfr. Barbi, Problemi I 204; Petrocchi, ad l.; Mazzoni, in " Studi d. " XLII (1965) 114-115. Probabilmente ...
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atterzare
Freya Anceschi
Hapax dantesco, che si legge in Vn III 11 5 Già eran quasi che atterzate l'ore / del tempo che onne stella n'è lucente, erano cioè quasi passate le prime tre ore della notte, [...] come precisa D. stesso nella prosa che introduce il sonetto: trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata; sì che appare manifestamente ch'ella fue la prima ...
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appulcrare
Lucia Onder
Latinismo dantesco; compare in rima (con sepulcro e pulcro) in If VII 60 Mal dare e mal tener lo mondo pulcro ha tolto loro, e posti a questa zuffa: / qual ella sia, parole non [...] ci appulcro: ellitticamente " non abbellisco, adorno il discorso con altre parole "; per il Padoan: " non intendo perder tempo in bei discorsi ". È da ricordare la chiosa del Landino " non ci abbellisco ...
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endecasillabo
Ignazio Baldelli
Il verso dantesco, e in particolare l'e., ha attirato fortemente l'attenzione degli studiosi fino a spingerli a una serie d'importanti considerazioni sui rapporti più [...] 1967; M. Pazzaglia, Il verso e l'arte della canzone del De vulg. Eloq., Firenze 1967; ID, Note sulla metrica delle prime canzoni dantesche, ín " Lingua e stile " III (1968) 319-331; I. Baldelli, Il canto XIII dell'Inferno, in Nuove lett. II 33-45; ID ...
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mente
Alfonso Maierù
Nell'uso dantesco il termine designa la somma delle capacità più alte dell'uomo e, di volta in volta, l'intelletto, la ragione, la memoria; è usato anche a designare l'intelletto [...] poner mente (" riflettere "); Pd VIII 142, XXIV 7, e 14; Fiore CXXX 12, CCVII 5; Detto 412-413.
L'amorosa mente. - La nozione dantesca di m., si è visto, è fornita nel commento alla canzone Amor che ne la mente; si è visto anche che la m., secondo D ...
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tetragono
Emilio Pasquini
Probabile ‛ hapax ' dantesco (Pd XVII 24 avvegna ch'io mi senta / ben tetragono ai colpi di ventura, cioè " fermo, come gli oggetti che posano sopra base quadrangolare ", Torraca), [...] senso metaforico entrato nel linguaggio comune.
Se dunque non rappresenta una novità assoluta rispetto alla tradizione medievale, il termine dantesco ha però il pregio di aver immesso nell'uso volgare e in un'alta topica proverbiale (così Bernardo ...
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impelare
Verbo di probabile conio dantesco (Parodi, Lingua 266); compare in rima, con costrutto transitivo, nel senso proprio di " coprir di peli ", in Pg XXIII 110 [le Fiorentine] prima fien triste [...] che le guance impeli / colui che mo si consola con nanna. L'espressione i. le guance ' vale metaforicamente " essere nella pubertà " ...
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beatanza
Fernando Salsano
Probabile hapax dantesco, " potenza beatificante ", attestato solo in Cv II IV 12 manifesto è che questa vita è da Dio più amata; e se ella è più amata, più le è la sua beatanza [...] stata larga, dove pare evidente l'opportunità di preferire il concetto, precisamente contestuale, del potere divino di largire beatitudine, a quello generico della beatitudine ...
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dantesco
dantésco agg. (pl. m. -chi). – Di Dante, che appartiene a Dante, o che concerne Dante: la poesia d.; le similitudini d.; studî d.; critica, bibliografia d.; filologia d., come materia specifica d’insegnamento universitario; vocabolario...
dantesca
dantésca s. f. [dall’agg. seguente]. – Nome dato dai mobilieri moderni (per generico ma inesatto riferimento all’epoca di Dante) a un tipo di seggiola in uso nel sec. 16°, affine alla savonarola (entrambe derivate dallo sgabello pieghevole...