Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] sulle cause dei corpi galleggianti. Egli riteneva, d'accordo con Archimede, che la causa del galleggiamento A. Foscarini pubblicò una Lettera sopra l'opinione de' Pittagorici e del Copernico della mobilità della terra e stabilità del sole e ne ...
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Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] genere della narrativa orale d’intrattenimento. Dal punto di vista letterario, ebbe grande sviluppo in Oriente (Mille e una notte), mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da scrittori che ne fecero pretesto per ...
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Letterato (villa di Casatico, presso Mantova, 1478 - Toledo 1529). Di illustre famiglia (la madre era una Gonzaga), fu educato a Milano secondo le migliori tradizioni umanistiche. Fu alla corte di Ludovico [...] della Calandria del Bibbiena (il C. ne scrisse il prologo), la stesura della maggior 1528), ma la cui composizione fu ripresa (1513-16) a Roma, dove il C. si era trasferito come ambasciatore , esperto di lettere e d'arti come d'armi, aperto all'amore ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] il titanismo romantico, perduta l’originaria impetuosità, aveva fatto posto a un morbido, estenuato godimento della bellezza. Il d. è pervaso da un’ansia metafisica, e il poeta decadente non è, né vuole più essere, il poeta-vate caro al romanticismo ...
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Scrittore italiano (Milano 1851 - ivi 1901). Autore di racconti e romanzi, la sua narrativa, nella quale l'eredità manzoniana si mescola con i fermenti della Scapigliatura lombarda e con istanze del naturalismo, [...] umile della sua terra lombarda, e a questa terra stessa, il cui elemento quell'equilibrato impegno sociale che ne aveva caratterizzato la particolare fisionomia Opere
Nei suoi racconti (Storie d'ogni colore, 1885; Nuove storie d'ogni colore, 1895) e ...
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. Si suole intendere per "ermetismo" quella tendenza della letteratura italiana contemporanea, quella poetica e quel gusto che, ricollegandosi alle correnti irrazionali della cultura e dello spirito europei, [...] una idea ordinatrice, ad articolarsi in un pensiero effettivamente superatore di quello cui intendeva opporsi. Néd'altra parte è giunta a sublimare in misticismo quegli spunti o conati di cattolicesimo che pur racchiude. La posizione delle critica ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] dell'Institut für Sozialforschung, ne seguì le sorti emigrando in un primo tempo a Parigi; dopo l' Scholem, Walter Benjamin und sein Engel, Frankfurt a. M. 1984 (trad. it. Milano 1978).
D. Frisby, Fragments of modernity. Theories of modernity ...
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DE SANCTIS, Francesco
Attilio Marinari
Nacque il 28 marzo 1817 a Morra Irpina (oggi Morra De Sanctis, in prov. di Avellino), al centro di. una zona che fino a dieci anni prima era stata tutta feudale [...] , l'autoritarismo sempre in agguato.
Nell'ultima fase della sua vita il D. non si limitò a teorizzare l'importanza e la "modernità" del realismo in letteratura, né ad inserirsi con diversi strumenti critici all'interno del problema per farne emergere ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] . Contini, 1960, p. 174). E se ne distingue soprattutto per la regolarità della struttura metrica, di A. D'Ancona, IlContrasto di C. d'A., in Le antiche rime volgari, secondo la lezione del cod. Vat. 3793, a cura di A. D'Ancona - D. Comparetti ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] scuola poetica siciliana e più autorevole circa le rubriche del ms. D (= Vat. Chigiano L VIII, 305, p. 239), che assegna il componimento a Semprebene di Bologna. Il Contini ne stampa ambedue le versioni, la seconda delle quali, arricchita di una ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...