La specificazione e la caratterizzazione dipendono dalle definizioni che la legge dà della violazione della norma, dalla natura del conflitto, e dall'uso che di quelle definizioni viene fatto nel concreto [...] degli organi punitivi. La d. non è la violazione d'una moralità astratta, né la trasgressione d'una norma sociale in vigore in una società storicamente determinata, ma piuttosto è la mancata obbedienza a un ordine legale o a una norma giuridica. Nel ...
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(XII, p. 458; App. II, I, p. 761; III, I, p. 470; IV, I, p. 578)
Negli ultimi decenni, il principio del d. ha sempre più incontrato un diffuso favore tra gli uomini politici e gli specialisti di scienze [...] revisione dell'apparato statale in centro e periferia, né al riordinamento delle autonomie locali.
Da questo punto di vista, anzi, oggi in Italia, a molti anni di distanza dall'emanazione del d.P.R. 24 luglio 1977 n. 616, in attuazione della delega ...
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L’uso di violenza illegittima, finalizzata a incutere terrore nei membri di una collettività organizzata e a destabilizzarne o restaurarne l’ordine, mediante azioni quali attentati, rapimenti, dirottamenti [...] a 10 anni. Agli effetti della legge penale, la finalità di t. si configura anche quanto gli atti di violenza sono rivolti contro uno Stato estero, un istituzione e un organismo internazionale.
Con il d periodi più recenti ne sono solo alcuni esempi ...
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Diritti che spettano alla persona in quanto essere umano, non dipendenti da una concessione dello Stato. Tali diritti possono essere riportati alla tutela della vita umana sotto ogni forma (contro l'uccisione, [...] tutela dei d. dell'u. e delle libertà fondamentali è la Convenzione europea dei diritti dell'uomo (stipulata a Roma nel 1950 e proprie leggi positive, con tanto di sanzioni che ne assicurano l'osservanza. Questo è il fenomeno della positivizzazione ...
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Giurista (Venatura, Sassoferrato, 1313 o 1314 - Perugia 1357). Personalità tra le più illustri nella storia del diritto italiano, fu apprezzato in tutta Europa per la profondità di pensiero, la forza di [...] a Todi e a Pisa, poi professore a Pisa (1339-42) e a Perugia (dal 1343). Rappresentò Perugia presso Carlo IV; fu da questo imperatore nominato consigliere e ne ancora in vita, fama altissima, anche fuori d'Italia. Dopo la sua morte furono istituite ...
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schiavitù Condizione propria di chi è giuridicamente considerato come proprietà privata e quindi privo di ogni diritto umano e completamente soggetto alla volontà e all’arbitrio del legittimo proprietario.
Antropologia
Da [...] d’opera libera, causando spesso violenti contrasti sociali. Nelle case private gli schiavi erano numerosi, con mansioni ben caratterizzate. Il trattamento variava da luogo a aveva resistito per il timore che ne derivasse la rovina delle sue grandi ...
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pubblicità Divulgazione, diffusione tra il pubblico. In particolare, l’insieme di tutti i mezzi e modi usati allo scopo di segnalare l’esistenza e far conoscere le caratteristiche di prodotti, servizi, [...] servizi da parte di un operatore economico (art. 2, lett. a, d. legisl. 145/2007). Il Codice del consumo la fa rientrare nella banditori e araldi nel Medioevo). La scoperta della stampa ne permise una più larga diffusione: il primo annuncio stampato ...
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Condizione di appartenenza di un individuo a uno Stato, con i diritti e i doveri che tale relazione comporta; tra i primi, vanno annoverati in particolare i diritti politici, ovvero il diritto di voto [...] a.C., a conclusione della cosiddetta guerra sociale, venne concessa a tutti gli uomini liberi dell’Italia e nel 49 a.C. anche ai Transpadani. Nel 212 d per quello Stato senza esservi obbligato, ovvero ne abbia acquistato la c. volontariamente. Al di ...
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Scioglimento legale del matrimonio durante la vita dei coniugi, ammesso nella maggior parte delle culture e società antiche e moderne, ma rifiutato da alcune confessioni religiose, fra cui quella cattolica.
Antropologia
Il [...] residente in Italia o vi ha un rappresentante che sia autorizzato a stare in giudizio a norma dell’art. 77 c.p.c. e negli altri , l’uomo non può dividere». Ne consegue che le persone che ottengono un d. civile sono ancora considerate sposate di ...
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Organizzazione internazionale a carattere regionale, la Comunità Economica Europea (CEE) fu istituita con il Trattato di Roma del 25 marzo 1957, stipulato dai sei paesi fondatori della cosiddetta Piccola [...] realizzati i maggiori sviluppi del processo d’integrazione tra gli Stati membri. A partire dal 1992, l’ampliamento degli della CEE, dalla originaria sfera economica a quella politica, ne determinavano anche la nuova denominazione Comunità Europea ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; e in senso fig., ne è uscito con...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...