pieno /'pjɛno/ [lat. plēnus]. - ■ agg. 1. a. [che contiene tutto quello che può contenere, anche con la prep. di: un bicchiere p. di vino; avere lo stomaco p.] ≈ ↑ colmo, (pieno) zeppo, ricolmo. ↔ vuoto. [...] limite della sopportazione, anche con la prep. di: ne ho le tasche piene di te, delle tue manie] di: animo p. di gioia; parole p. d'affetto] ≈ carico, gonfio, pervaso, ricolmo. di, all'apice di. 2. (estens.) a. [carico completo, col quale si riempie al ...
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Fabio Rossi
posto. Finestra di approfondimento
Luoghi in generale - P. indica una sezione circoscritta dello spazio, in modo ora più generico, ora più specifico rispetto a luogo, che è comunque termine [...] pur esserci un po’ d’olio), si preferisce punto ne ho fatti tanti, ma adesso vorrei sistemarmi e trovare un posto. In questi casi si parla spesso di p. fisso (o, più formale, lavoro a tempo indeterminato), in contrapp. a lavoro interinale. Talora a ...
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abbastanza /ab:a'stantsa/ (ant. a bastanza) avv. [grafia unita di a bastanza] - 1. [in quantità sufficiente: mangiare a.] ≈ a sufficienza, (non com.) bastantemente, quanto basta, sufficientemente. ↑ anche [...] . 3. [in funz. di agg. o pron. indef. invar., che basta a soddisfare un bisogno, una necessità e sim.: avere a. pane; sì, di soldi ne ho a.] ≈ a sufficienza, bastante, sufficiente. ↔ insufficiente, poco, scarso. ● Espressioni: fam., averne abbastanza ...
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porta /'pɔrta/ s. f. [lat. porta, affine a portus -us "porto²"] (pl. -e; pop. ant. le porti). - 1. (archit.) a. [vano aperto in un muro o altra struttura per poter passare] ≈ accesso, adito, apertura, [...] p.; difendere la p.] ≈ rete. ‖ [nel rugby] meta. ● Espressioni: andare in porta → □. 6. (geogr.) a. [varco montano in zona dirupata che permette il passaggio: le p. d'Italia] ≈ passo, valico. b. [cavità che si apre sopra il fronte del ghiacciaio e da ...
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senso /'sɛnso/ s. m. [lat. sensus -us, der. di sentire "percepire"]. - 1. (fisiol.) [ciascuna delle distinte funzioni per cui l'organismo vivente raccoglie gli stimoli interni e esterni e li trasmette [...] possiede capacità di previsione o d'intuizione particolarmente sviluppate] ≈ Ⓣ conformemente a, (non com.) giusta, in base a, in conformità a, secondo; fam., nel senso che [per introdurre un chiarimento a quanto (fam.) senza capo né coda. ↑ assurdo, ...
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circa [dal lat. circa "intorno a"]. - ■ prep. [per introdurre un compl. d'argomento: c. il resto, ne riparleremo] ≈ a proposito di, intorno a, per quanto riguarda, relativamente a, quanto a, riguardo a, [...] indicazioni di quantità, per esprimere cifre approssimative, anche posposto: ci saranno c. dieci chilometri; tremila abitanti c.] ≈ (fam.) a occhio e croce, all'incirca, a un dipresso, intorno a, più o meno, pressappoco, quasi, (fam.) su per giù. ...
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mangiare² (dial. magnare, ant. manucare) v. tr. [dal fr. ant. mangier, lat. manducare "mangiare"] (io màngio, ecc.). - 1. a. [dell'uomo e degli animali, immettere nell'organismo alimenti solidi e semisolidi, [...] da mangiare ≈ alimento, cibaria, cibo, pietanza, vivanda. d. [riferito a singola vivanda, essere soliti consumarla in un certo modo: l prep. di: di latino ne mangia poco] ≈ intendersi, masticare (ø). 4. (fig.) [ridurre a nulla qualcosa, nella forma ...
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preparare [dal lat. praeparare, der. di parare "apprestare", col pref. prae- "pre-"]. - ■ v. tr. 1. a. [rendere qualcosa pronto per essere utilizzato: p. l'occorrente per scrivere; p. la stanza per l'ospite] [...] o la realizzazione di qualcosa: p. una spedizione] ≈ allestire, organizzare. ‖ pianificare, programmare. d. [con riferimento a esame e sim., dedicarsi allo studio della materia che ne è oggetto: ho preparato storia da solo] ≈ studiare (per). e ...
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freddo /'fred:o/ [lat. frīgĭdus, lat. tardo ✻frĭgĭdus, prob. per influenza di rĭgĭdus]. - ■ agg. 1. [che ha una temperatura bassa, caratterizzato da basse temperature e sim.: un corpo f.; un inverno particolarmente [...] ., a sangue freddo [senza tradire emozioni: sparare a sangue f.] ≈ freddamente. 2. (fig.) a. , entusiasta, fervido, focoso. d. [di sguardo, privo di di ciò che è freddo e, anche, la sensazione che ne deriva: oggi fa f.; ripararsi dal f.; avere f.] ...
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presentare /prezen'tare/ [dal lat. tardo praesentare, der. di praesens -entis "presente¹"] (io presènto, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [far vedere ad altri qualcosa perché sia esaminata, giudicata e sim.: p. [...] mostrare. ↔ (lett.) celare, nascondere, (lett.) occultare. d. [far assumere a qualcosa una certa posizione rispetto all'azione di una corrente, e ne ha approfittato] ≈ capitare, offrirsi, prospettarsi, verificarsi. b. [con riferimento a pensieri, ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...