dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] solitamente, un sentimento meno forte rispetto ad.: so bene che io ti fo d. a muoverti questo discorso (G. Leopardi). con la ferma volontà di emendarsi (C. Boito). Se infine il dispiacere è dovuto alle aspettative disattese, si parlerà di delusione: ...
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dio s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l'art. è il, al plur. gli; al sing., la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico). - 1. (relig.) a. (solo [...] , mago e mito, anche se, rispetto a questi, diavolo sottolinea il grado quasi prodigioso della qualità posseduta.
Interiezioni - Sia d. sia diavolo, infine, possono comparire come interiezioni. D.! (e o D.!, anche nella forma oddio!, espressione ora ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] dell’agg. sarebbe in realtà «che non ha inizio né fine», e si converrebbe dunque soltanto a Dio e alle cose divine, anche se sono comunissimi luce perpetua. Analogam. perenne: nevi perenni (quelle d’alta quota che non si sciolgono mai); piante perenni ...
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cielo /'tʃɛlo/ s. m. [lat. caelum; in grafia tarda coelum]. - 1. [la volta emisferica che sembra limitare verso l'alto la nostra visione, di colore azzurro di giorno e scuro di notte] ≈ (lett.) empireo, [...] ). ● Espressioni: a cielo aperto ≈ all sta né in cielo né in a deprimersi, rattristarsi. 4. a. [sede di Dio e appagamento, sollievo] ≈ grazie a Dio, Dio sia lodato. a Dio); volesse il cielo [esclam. per esprimere un desiderio] ≈ magari, piacesse a ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] A. Oriani]), a un cane nei confronti del padrone (lo guarda nell’atteggiamento d’un cane fedele, rimproverato a torto dal padrone [L. Pirandello]), a requisiti: prese il fedele fucile e se ne andò a caccia; appoggiàti al fido lampione (L. Pirandello ...
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Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti retorici ma personalissimo, esercitò...
Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze letterarie e filosofiche, rielaborandole...