Giuliano della Rovere (Albissola 1443 - Roma 1513), francescano, fu creato cardinale dallo zio Sisto IV nel 1471; dopo aver assolto numerosi incarichi politici e diplomatici, divenne potentissimo con l'elezione [...] 25 luglio 1511) opponendolo al Concilio di Pisa, intimato da Luigi XII d'accordo con Massimiliano, e concluse con Venezia e con la Spagna la sua natura energica e "terribile", come la definirono i contemporanei, era di principe temporale; e tutto il ...
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Giulio de' Medici (Firenze 1478 - Roma 25 sett. 1534), figlio naturale poi legittimato di Giuliano di Cosimo il Vecchio; cardinale nel 1513, influente vicecancelliere durante il pontificato del cugino [...] l'egemonia in Italia e in Europa. Ma il suo avvicinamento a Francesco I di Francia, realizzato soprattutto con la lega di Cognac stretta dopo la vittoria C. si decise a negare a Enrico VIII d'Inghilterra l'annullamento del suo matrimonio con Caterina ...
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Gabriele Condulmer (Venezia 1383 - Roma 1447). Nipote di Gregorio XII, successe a Martino V (1431). Fu in contrasto con il Concilio di Basilea, che gli oppose l'antipapa Felice V; a Roma, contrastò lo [...] a Firenze (genn. 1439); il decreto di unione con i Greci (5 luglio 1439) fu seguito da quelli con le altre Chiese orientali. Appoggiato dai suoi antichi oppositori, tra cui Federico III e Alfonso d'Aragona, che E. investì del Regno (giugno 1443 ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] prima dell'imposizione degli ordini sacri), fu in contrasto con i Della Rovere per Camerino e compì la famosa infeudazione a Pier Controriforma. Degno di menzione è, inoltre, il riconoscimento d'un nuovo ordine religioso, quale fu quello dei gesuiti ...
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Pierre-Roger de Beaufort (Maumont 1329 - Roma 1378); nipote di Clemente VI, seguì gli studî giuridici a Perugia col celebre Baldo; cardinale diacono di S. Maria Nova dal 1348 con fama di vita integra e [...] ad Avignone nel 1371. Pur essendo stato esponente, fra i cardinali, del partito limosino, sostenitore della residenza ad Avignone un arbitrato chiesto dai re d'Inghilterra e di Francia, da Luigi d'Angiò e da Pietro IV d'Aragona, per porre fine alla ...
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Alonso Borgia (Játiva, Valenza, 1378 - Roma 1458); segretario e consigliere di Alfonso d'Aragona, seppe rendersi assai utile alla S. Sede, provocando la rinuncia alla tiara da parte dell'antipapa Clemente [...] 8 apr. 1455, bandì subito (15 maggio) la crociata contro i Turchi. Ma il suo programma, nonostante la liberazione di Belgrado (1456 non poté realizzarsi, per il mancato assenso dei sovrani d'Europa, mentre in Germania la decima per la Crociata ...
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Romano (m. Roma 872), cardinale prete del titolo di S. Marco (842), fu consacrato il 14 dic. 867. Seguì le direttive di Niccolò I, conservando nell'ufficio di cancelliere Anastasio Bibliotecario, e agendo [...] il Calvo e Adelchi di Benevento. Condannò all'esilio Fozio (870), che Basilio il Macedone, impadronitosi dell'Impero d'Oriente, aveva rimosso dal patriarcato di Costantinopoli, reintegrandovi Ignazio. Ma con quest'ultimo Adriano II ebbe poi dissidî ...
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Gebardo dei conti di Dollnstein-Hirschberg (m. Arezzo 1057). Fu eletto (1055) per volere di Enrico III, il quale l'anno prima a Magonza aveva preso accordi in tal senso col clero romano. Salito al soglio [...] dopo un anno di sede vacante, V., contrario alla politica d'indipendenza seguita dal suo predecessore Leone IX, mostrò che intendeva . A sua volta s'impegnò in Germania affinché il clero e i nobili riconoscessero re il figlio del defunto imperatore. ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] constatazione dello stato di umiliazione in cui, in antitesi con le predizioni dei profeti, si trovano il popolo d’Israele e, in esso, i più tribolati e afflitti e la convinzione che l’ispirazione divina è venuta a cessare dopo Esdra. La letteratura ...
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Teologo (Gaeta 1468 - Roma 1533), domenicano. Teologo e diplomatico pontificio, fu uno dei fautori più convinti della "riforma cattolica".
Vita
Generale (1508) dell'ordine, cardinale nel 1517, arcivescovo [...] l'elezione imperiale di Carlo V. Minor successo ebbero i suoi tentativi di conciliazione con Lutero: anzi fu criticato dagli Papae et Concilii (1511) e l'Apologia (1512); negli scritti d'economia (De monte pietatis, 1498; De cambiis, 1499; De usura ...
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A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...