«[…] e pensando di lei mi sopragiunse un soave sonnonel quale m’apparve una maravigliosa visione […]»Dante AlighieriGli uomini antichi si sono spesso interrogati sulla natura delle visioni e dei sogni, [...] velata,che poi si rivelano loro apertamente.(vv. 1-20; traduzione di Massimo Jevolella)I versi di Guillaume de Lorris fungono da perfetto trait d’union per introdurre la poesia di Dante Alighieri, soprattutto se riteniamo insieme a Gianfranco Contini ...
Leggi Tutto
Nella trattazione della figura mitologica di Tiresia, la categoria del vedere costituisce il fulcro della raffigurazione dell’indovino: lo evidenzia il legame tra il “lessico della visione” del primo episodio [...] efficace ripresa di questo concetto: a distanza di una trentina d’anni, infatti, Sofocle avrebbe portato in scena l’Edipo Dodds inserisce, in merito all’importanza dell’oracolo delfico, nell’opera I Greci e l’irrazionale: «In una civiltà di colpa, il ...
Leggi Tutto
Palomar può sembrare un’opera scritta per scherzo. In fondo si tratta un’innocua narrazione in terza persona incentrata sulla prospettiva di un protagonista dalle movenze interiori molto prevedibili: il [...] il linguaggio può dire. Ma se il linguaggio fosse davvero il punto d’arrivo a cui tende tutto ciò che esiste? O se tutto ciò che sta guastando tutto» perché «mette di mezzo il proprio io e tutti i problemi che ha col proprio io» (3.3.1). Il punto di ...
Leggi Tutto
Nel suo romanzo d’esordio Sirene (Einaudi, 2007), Laura Pugno sottrae lettori e lettrici ai passi consueti del terrestre per affondarli in una perturbante distopia da soffocamento subacqueo. In un futuro [...] del padre. Infine, dopo un rapporto violento e incestuoso tra i due, sarà Mia stessa a divorare il padre e a disperdersi Samuel, il bianco dei loro occhi umani assume una sfumatura d’oro, «segno che stava sopraggiungendo la cecità premorte». L ...
Leggi Tutto
Nel saggio del 1979 La condizione postmoderna. Rapporto sul sapere Jean-François Lyotard, dopo aver analizzato in chiave storico-critica le esperienze filosofiche fondate sui principali sistemi emancipativi [...] una presa d’atto: quella della fine dei miti fondativi della tradizione culturale occidentale, tra i quali figura impianto teorico del postmoderno. È necessario quindi proporre una contro-presa d’atto: la realtà esterna naturale è tale al di là di ...
Leggi Tutto
Durante la seconda metà del XVIII secolo, tanto nel campo dell’arte figurativa quanto in quello della letteratura, si assiste al proliferare di una serie di immagini e rappresentazioni paesaggistiche [...] un torrente eterno mi spalancava accanto un abisso di cui i miei occhi non ardivano misurare la profondità. A volte mi John Locke, Saggio sull’intelletto umano, a cura di M. G. D’Amico e V. Cicero, Firenze, Bompiani, 2004; Jean-Jacques Rousseau, ...
Leggi Tutto
I personaggi che da sempre affascinano più i lettori della Gerusalemme Liberata sono le tre protagoniste femminili pagane, Clorinda, Armida ed Erminia. Guerriere, maghe e guaritrici, sono loro che, più [...] di ogni altro, con le loro perturbanti storie d’amore, sacrificio e coraggio, minano la compattezza dell’esercito cristiano e mettono in pericolo l’integrità dei soldati, rendendoli incapaci di riconoscere nelle lusinghevoli sembianze delle eroine le ...
Leggi Tutto
Questo articolo nasce da un’esperienza personale. Nel 2010, a mia nonna fu diagnosticata una forma di demenza senile tipo Alzheimer. Oggi, il neurologo dice che è giunta alla terza fase della malattia, [...] con un nome diverso dal suo. Il maggiore “campanello d’allarme”, tuttavia, è individuabile nella frequenza e nella ripetizione sua proprietà da più di 30 anni che peraltro percepiva come estranea, i nomi e l’età dei fratelli e dei suoi figli e aveva ...
Leggi Tutto
L’emergere della scienza moderna, fondata sul metodo sperimentale e su criteri interpretativi di tipo meccanicistico, permise la graduale eliminazione dei presupposti panpsichistici, antropomorfici ed [...] aveva correttamente osservato che la terra è sommersa da un «pelago d’aria», ma, come racconta Pascal in una lettera a Ribeyre, nutrito verso l’Antichità, seguendo le orme di Bacone, che nel I libro del Novum Organum scrive: «un’altra causa, che ha ...
Leggi Tutto
Vissuto a Parigi durante un’epoca di grandi tumulti politici per la Francia del periodo post-napoleonico, Évariste Galois (1811-1832), nell’arco della sua breve vita, ha lasciato un’impronta indelebile [...] Luigi Filippo. Già noto alle forze dell’ordine per un’accusa d’incitamento a un attentato contro il re, dalla quale fu assolto celebri parole «Je n'ai pas le temps». In vita i lavori matematici di Galois furono perlopiù ignorati, smarriti o incompresi ...
Leggi Tutto
A.D.I.
– Nelle datazioni di documenti medievali, abbreviazione di Anno Dominicae Incarnationis («nell’anno dell’Incarnazione del Signore») per indicare un anno secondo lo stile dell’Incarnazione (v.) o anche un anno qualsiasi dell’era cristiana...
d, D
D (di, ant. o region. de 〈dé〉) s. f. o m. – Quarta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola deriva, attraverso il delta greco (Δ), dal dalet fenicio; dall’originaria capitale si sono svolte poi, tanto nell’alfabeto latino...
IN PARTIBUS INFIDELIUM
G. D. I.
INFIDELIUM Qualifica adoperata per varî secoli a designare i vescovi titolari, abrogata dalla Congregazione di Propaganda Fide con lettera del 3 marzo 1882 (in Collectanea Sacrae Congregationis de Propaganda...
Secondogenito (n. 1451 circa - m. Tours 1504) di Ferdinando I, dopo una lunga residenza in Francia, tornato in patria nel 1482, rifiutò la corona offertagli durante la Congiura dei baroni. Dopo la morte prematura del nipote Ferdinando II (1496)...