La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] Firenze, Sansoni (1a ed. 1937).
Moretti, Franco (a cura di) (2001-2003), Il romanzo, Torino, Einaudi, 5 voll. (vol. 1°, La cultura del romanzo; vol. 2° Le forme).
Morgana, Silvia (1992), La Lombardia, in Bruni 1992, pp. 84-142.
Mura Porcu, Anna Maria ...
Leggi Tutto
teologia In senso largo, ogni dottrina relativa a Dio, o agli dei, o più genericamente alla religione. In senso stretto, con riferimento alla religione cristiana, la riflessione intorno al dato rivelato.
La [...] di Maria al mistero di Cristo, la presenza dello Spirito Santo, la morale sessuale, la bioetica, il dialogo con le culture, la rivalutazione della donna sono al centro del dibattito teologico, a cui contribuiscono teologi come K. Rahner, J. Ratzinger ...
Leggi Tutto
Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] era caro: erano incapaci di pensiero e di cultura superiore, erano caratterizzati da una ferrea volontà di potenza loro strani abiti per le strade di Vienna. Lo scontro di culture, cui abbiamo accennato sopra, ebbe una parte notevole nel fornire ...
Leggi Tutto
Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] quali le origini familiari e l'orientamento sessuale, oppure uno status sociale condiviso o una storia comune, oppure la partecipazione alla cultura del gruppo, e così via. La base di esistenza di questi gruppi varia. Alcuni, come ad esempio i gruppi ...
Leggi Tutto
donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] culturale ben più rigida, che ancora oggi per lo più la caratterizza. D’altro canto l’emancipazione della d. fu anche nella cultura occidentale un processo lento e non uniforme, che può essere descritto in base a modelli di lungo periodo. Per es. la ...
Leggi Tutto
società postindustriale
Sergio Parmentola
La terza rivoluzione industriale: dall’industria ai servizi
La società postindustriale è il frutto della più recente trasformazione economica – la cosiddetta [...] diffusi in tutto il mondo, uniformando i gusti, tranne in quei paesi che difendono con ostinazione la propria cultura tradizionale. La nuova società postindustriale si trova ad affrontare gli squilibri del mondo, le disuguaglianze tra paesi ricchi ...
Leggi Tutto
L'organizzazione dello sport nel mondo e in Italia nella società moderna
Gianfranco Colasante
L'Olimpismo
Quando perseguiva l'ardito sogno di riportare in vita il mito di Olimpia, il giovane e caparbio [...] libero. Dopo i Giochi di Roma, lo sport cominciò a diventare un 'bene di consumo' e iniziò a diffondersi la cultura delle attività fisiche come esigenza non soltanto per la gioventù. Il calcio aveva scalzato il ciclismo nel favore popolare, anche se ...
Leggi Tutto
Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] determinati comportamenti, ma non fosse troppo intensivo, altrimenti lo sviluppo della società ne risulterebbe bloccato. Per le culture fluviali (Egitto, Mesopotamia) tale vincolo fu la dipendenza dalle regolari piene dei fiumi, per le città costiere ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] di Tommaso d'Aquino al De hebdomadibus e al De Trinitate. Per contro, gli apporti più notevoli giunti da altre culture, dopo le traduzioni dei Padri greci compiute da Giovanni Seoto Eriugena nel IX sec., sono rappresentati dalle traduzioni dal greco ...
Leggi Tutto
Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] , Roma 2000. Infine, si veda la parte dedicata al santo da R. Benvenuto, Dalle origini alla fine del Quattrocento, in Paola. Storia, cultura, economia, a cura di F. Mazza, Soveria Mannelli 1999, pp. 42-55.
38 Anche questo punto era ben chiarito da G ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...