Antiquariato
Il termine indica, nel suo più vasto e comune significato, la raccolta e il commercio di oggetti antichi, dai dipinti alle sculture, dalle arti decorative ai libri. Suscettibile ai cambiamenti [...] la differenza fra un capolavoro e un'opera minore. La scelta degli oggetti d'arte è, in sostanza, espressione della cultura e del gusto dell'antiquario, che, valendosi di anni di esperienza e di reputazione consolidata spesso da varie generazioni, si ...
Leggi Tutto
DI MARZO, Gioacchino
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Palermo il 2 dic. 1839, da Salvatore e da Enrica Cardinale. Il padre, un piccolo editore tipografo, fu coinvolto nei moti del 1848 e scontò numerosi [...] , pp. 174 s.; F. Pottino, Onoranze a mons. G. D. nel suo giubileo sacerdotale, dicembre MCMXIII, Palermo 1914; G. Gentile, La cultura sicil., in La Critica, XIII (1915) 3, pp. 213-29; N. Zingarelli, Tre sicil. illustri, Pitrè, Salomone-Marino e G. D ...
Leggi Tutto
KUBANIYAH
S. Donadoni
Località egiziana quasi al confine della Nubia, notevole per i manufatti preistorici e più tardi che vi sono stati scoperti. Essi si ricollegano alla più antica civiltà predinastica [...] per tutta l'epoca del regno memfita. Solo con il Medio Regno si ha uno sviluppo della cultura nubiana, che si riallaccia direttamente alla "prima" cultura predinastica, senza tener conto di quel che nel frattempo è avvenuto in Egitto. K., al confine ...
Leggi Tutto
Vedi BIRMANIA dell'anno: 1959 - 1994
BIRMANIA
P. Corradini
La Birmania esce dal periodo della protostoria con la penetrazione indiana, che nel periodo tra il III ed il VI sec. d. C. vi portò la sua [...] cultura e la sua civiltà, facendo uscire le tribù autoctone dallo stato selvaggio in cui vivevano. I primi resti archeologici di cui siamo a conoscenza sono databili però dall'VIII sec. d. C. in poi. Non è stata trovata alcuna testimonianza del ...
Leggi Tutto
HEMAMIYYAH
S. Donadoni
Località d'Alto Egitto dove sono i resti di una piccola necropoli dell'inizio della IV dinastia. Sono tombe scavate nella roccia, con decorazione assai povera e rude, ma interessanti [...] come testimonianza di una cultura provinciale e conservatrice, che tenta di ripetere gli schemi illustrativi di moda nella capitale.
Bibl.: H. Kees, Studien zur aeg. Provinzialkunst, Lipsia 1921. ...
Leggi Tutto
Pittore (Aix-en-Provence 1839 - ivi 1906). Di famiglia agiata, dovette tuttavia superare dure difficoltà per l'incomprensione del padre che ostacolò la sua vocazione; il carattere diffícile e le continue [...] disillusioni nel rapporto con la cultura e la critica ufficiale lo portarono a una vita isolata, dedita esclusivamente e caparbiamente alla ricerca artistica. Durante gli studî secondarî, a Aix, coltivò con entusiasmo accanto al disegno i suoi ...
Leggi Tutto
Sei di Torino Nome con cui sono noti i pittori che, formatisi nell’ambito dello studio di F. Casorati, esposero tra il 1929 e il 1931 in gruppo, manifestando pur nella diversità di ricerca una comune apertura [...] alla cultura europea. Il gruppo, che fu sostenuto da E. Persico, L. Venturi e R. Gualino, comprendeva L. Chessa, C. Levi, F. Menzio, E. Paulucci, J. Boswell e N. Galante. ...
Leggi Tutto
FAITINI, Raffaele
Sara Bizzotto
Nacque a Brescia il 29 ag. 1879 dallo scultore Pietro e da Palmide Anderloni, originaria di Udine.
Fu avviato prestissimo all'arte della scultura, conquistando un'eccezionale [...] manualità ed una fine cultura, prima nell'atelier del padre, frequentato da grandi scultori e architetti lombardi, poi all'istituto d'arte di Rezzato (Brescia), fondato dal noto architetto neoclassico R. Vantini nel 1839, col preciso scopo di formare ...
Leggi Tutto
FORTI, Nicola
Giuseppe Bonaccorso
Figlio del rigattiere Marco Giulio e di Lucrezia Mauri, nacque a Roma nel 1714. La sua formazione di architetto avvenne presso Nicola Michetti, uno dei massimi esponenti [...] romani di una raffinata cultura rococò, a fianco del quale, secondo un documento del 1750 (Pinto, 1976, II, p. 355 n. 340), svolse un proficuo apprendistato "per lo spazio di circa venticinque anni", perfezionandosi verso la metà degli anni Cinquanta ...
Leggi Tutto
FRITTELLA
Teresa Megale
Nome d'arte del buffone ferrarese Giovan Francesco Corione o dei Corioni. Visse nella seconda metà del Quattrocento e risulta iscritto a ruolo nella corte estense dal 1479. F. [...] fu impiegato a Ferrara nell'amministrazione della Camera ducale. Il nome di F. ha avuto notevole fortuna e, dalla cultura buffonesca, è trasmigrato fino ai personaggi della Commedia dell'arte: il caso più evidente è lo zanni Frittellino impersonato ...
Leggi Tutto
cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito attraverso lo studio e l’esperienza,...
culturoso
agg. (iron.) Che si ammanta di un’aura culturale. ◆ A sinistra continuano a liofilizzare in slogan il pensiero del Papa sul comunismo «male necessario». Non solo si isolano tre parole dal contesto, a sua volta particolare di pagine...