Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] annoverava tra i suoi antenati il giureconsulto Ferdinando, stimato e alla affermazione della libertà di culto e di insegnamento. Anche in seno che si era scontrata con la nuova realtà degli Stati nazionali borghesi, che non le riconoscevano più ...
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Istituzione comune a molte religioni antiche e moderne per cui le funzioni sacrali di ministro del culto vengono riservate a particolari categorie di persone. Nell’uso comune, senza alcuna specificazione, [...] religione ma anche tra i singoli culti della stessa religione.
Vi è es., con gli spiriti dei propri antenati). Né i limiti tra le condizioni peccati (Giov. 20, 22-23). Negli Atti degli Apostoli compaiono persone rivestite di un carattere sacro; sono ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] e, della politica, dei non ebrei e degli ebrei non religiosi, considerati come non ebrei. Di (da al-Salaf al-ṣāliḥ, "antenati ben guidati"), che si ispiravano ad al qualsiasi forma di esoterismo e di culto dei santi, forme che vengono assimilate ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] ) è che «i nostri antenati non aspettarono la Dieta di metterla sotto il moggio»; i partecipanti al culto furono tanti che il tempio non poté 74%; nelle Valli già nel 1848 solo il 15% degli uomini non sapeva apporre la propria firma sotto l’ ...
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Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] estremamente qualificato, come non pochi dei suoi antenati, membro del Collegio degli avvocati concistoriali e gli consentì addirittura, dopo e teologiche: spazio sufficiente per le attività di culto, la croce latina come forma della pianta della ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] sacra dei pontefici e il potere degli imperatori, e a questo principio che riprendere le cattive abitudini dei suoi antenati, come scrisse papa Onorio III. Quando smise compiere un passo in avanti al culto imperiale e accentuò la deriva cesaropapista. ...
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Pio VIII
Giuseppe Monsagrati
Terzo di otto figli (e secondo maschio), Francesco Saverio Maria Felice Castiglioni nacque a Cingoli (Macerata) il 20 novembre 1761, dal conte Carlo Ottavio e dalla contessa [...] genitori annoveravano tra i rispettivi antenati, oltre a vari ecclesiastici di due anni sottopose tutti i luoghi di culto, i conventi, le opere pie, i seminari . 10/9/2) ed esprimeva il malumore degli ambienti zelanti per l'esito del conclave. Proprio ...
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antenato
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo antenatus, cioè ante natus «nato avanti»]. – Ascendente non prossimo, progenitore: i suoi a. erano francesi; un suo a. aveva combattuto nella guerra dei Trent’anni; le glorie, i ritratti degli antenati....
spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...