Crescita cristallina
Maurizio Masi
Carlo Paorici
Un cristallo ideale è definito come un reticolo tridimensionale infinito di atomi o molecole disposti secondo gruppi che si ripetono con spaziature [...] , il profilo termico è modificato elettronicamente in modo tale che la transizione di fase avvenga senza spostamenti meccanici del crogiolo e del forno.
Nella fig. 2B sono schematizzate le principali versioni del metodo CZ, in cui il cristallo viene ...
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ISLANDA
G. Sveinbjarnardóttir
(islandese Ísland)
Isola dell'oceano Atlantico settentrionale, situata a ridosso del circolo polare artico, a una distanza di oltre km. 800 dalle coste della Scozia e di [...] fondo e in realtà un'indicazione relativa alla lavorazione locale dei metalli preziosi è offerta dal rinvenimento di frammenti di crogioli d'argilla nel corso di scavi effettuati per es. a Reykjavík e nelle isole Westman.Sebbene la maggior parte dei ...
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Elemento chimico, metallo di colore grigio argenteo simile a quello del piombo, di simbolo Mo, numero atomico 42, peso atomico 95,94, del quale sono noti numerosi isotopi naturali (con numero di massa [...] il m. sotto forma di polvere costituita da particelle di qualche micron; la riduzione con carbonio si effettua di solito in crogioli e il prodotto è costituito da polvere di m. impura per la presenza di carburo, Mo2C3. Il metallo in polvere viene ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'arte della metallurgia
Luigi Turri
[1] Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secondo il “sistema delle tre età”, tutte [...] ottenuto affinandone i minerali. Qui sono stati trovati i primi laboratori per la lavorazione e la produzione del rame: crogioli, stampi, fornaci e un accumulo di oltre 20 chili di minerale di rame sminuzzato, pronto per essere fuso e trasformato ...
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FRANCISCI, Giuseppe
Silvana Toppetti
Nacque a Todi il 2 febbr. 1817 da Francesco, conte di Baschi, e da Costanza Piccini; primo maschio di quattro fratelli, ereditò il titolo nobiliare.
Dopo aver studiato [...] su vetro della cattedrale di Todi e di numerose chiese umbre.
Nel 1855 fece acquistare dal duomo di Todi lastre di vetro, crogioli, mortai, ferro, trafile in piombo e prodotti chimici, tutto l'occorrente per la messa in opera di vetrate: con questo ...
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MAGNESIO
Felice DE CARLI
Alberico BENEDICENTI
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. Elemento chimico con simbolo Mg, peso atomico 24.32, numero atomico 12. Fu isolato da A.A.B. Bussy nel 1829 per riscaldamento del cloruro con il [...] è sempre mescolato a ossicloruro, ossido, cloruri e fluoruri alcalini. La purificazione si ottiene per fusione in crogioli coperti, preferibilmente in presenza di fondenti, per proteggere il metallo dall'ossidazione e dall'azoturazione.
Il magnesio ...
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Crescita cristallina
CCarlo Paorici
Maurizio Masi
Crescita da liquidi, di Carlo Paorici
Crescita da fase vapore, di Maurizio Masi
Crescita da liquidi
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Aspetti fondamentali: [...] indicano rispettivamente la temperatura di fusione (in °C) e la velocità (in mm/h), e viene indicato anche il materiale del crogiolo (v. Brice, 1986; v. Monberg, 1994).
In fig. 3C sono schematizzate le principali versioni del metodo CZ, in cui il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Turri
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La tradizione occidentale ritiene che il vetro sia stato scoperto da alcuni mercanti fenici [...] anche della calce. La produzione avviene in forni all’aperto, nei quali i diversi componenti, mischiati in bassi crogioli, sono fusi e poi lasciati raffreddare per essere in seguito lavorati per intaglio o abrasione. La lavorazione può avvenire ...
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LEGHE (fr. alliages; sp. aleaciones; ted. Legierungen; ingl. alloys)
Luigi Losana
Per quanto sia difficile dare una definizione di lega e stabilirne i limiti in modo assoluto, in pratica si conviene [...] tali condizioni e alla sua grande affinità con l'ossigeno. Per piccoli getti, fino a circa 300 − 500 kg. si usano forni a crogiolo riscaldati a gas o a nafta, oppure forni elettrici a resistenza o a induzione. Per grandi colate si fa uso di forni a ...
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MALATYA (XX, p. 1006)
Alba Palmieri
Presso la città, situata nella Turchia orientale, si trova Arslantepe, dove c'è una collina artificiale formata dal sovrapporsi dei resti di successivi insediamenti, [...] con decorazione dipinta, spesso policroma, su fondo chiaro. Presenti attrezzature specifiche per l'attività metallurgica, quali crogioli e forme di fusione. Sono provate relazioni tra questo aspetto anatolico e il contemporaneo "impero" accadico.
L ...
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crogiolare
(pop. tosc. grogiolare) v. tr. [der. di crogiòlo] (io crògiolo, ecc.). – 1. Cuocere lentamente a fuoco moderato, propr. riferito ai vasi di vetro appena formati che si mettono in una camera calda per dare loro la tempera. Per estens.,...
crogiolo
crogiòlo (letter. crogiuòlo) s. m. [dal fr. croiseul, nome di una specie di lampada]. – 1. Recipiente usato per fondere metalli, vetri, ecc., in genere di forma cilindrica o tronco-conica, fatto di materiale refrattario o anche, per...