Brandolini, Aurelio Lippo
Francesco Bausi
Nato a Firenze nel 1454 circa, visse in prevalenza a Napoli e a Roma prima di recarsi in Ungheria nel 1489-90; fece quindi ritorno nella sua città, dove fu [...] conservazione della «bontà» e della «religione» anche al fatto di non praticare gli qui le serrate e spietate critiche alle istituzioni fiorentine, critiche che certo non dovevano dispiacere a questo, egli è stato a ragione definito «di gran lunga il ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] Calvisano (Brescia), sempre nei conventi dell'Ordine, ma in pratica fuori della disciplina monastica, ed esposto a gli orientamenti dellacritica razionalistica lo Zanotti aveva risposto con un Ragionamento (1754), rifiutando la premessa edonistica ...
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CIANI, Michele
Eluggero Pii
Nacque a Pienza (Siena) in una famiglia di proprietari terrieri, intorno al 1720. Non si hanno notizie sulla sua giovinezza e sui suoi studi. Il suo nome, preceduto.dal titolo [...] critica al mercantilismo che ha spinto a privilegiare le manifatture nei confronti dell dimostrazioni geometriche dell'autore dell'Economia nazionale a guida teorica e pratica dei suo D. Moreni. Bibl. stor. -ragion. della Toscana, Firenze 1805, I, p. ...
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MICHELI, Ferdinando
Stefano Arieti
MICHELI, Ferdinando. – Nacque il 12 genn. 1872 a Carrara da Giuseppe, medico condotto, e da Aldegonda Pellini. Dopo gli studi secondari superiori si iscrisse alla [...] in collab. con F. Cattoretti; Teoria e praticadella reazione meiostagminica, in Biochimica e terapia sperimentale, III del sangue e delle orine nelle malattie cardiache e renali, in Rivista critica di clinica medica, eziopatogenetici, ragion per cui ...
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verita
verità
Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva, e, in partic., ciò che è vero in senso assoluto. Nella storia della filosofia il concetto di [...] dell’averroismo latino a insistere sulla diversità fra gli ambiti dellaragione e dellapratica, sia sul piano dell’organizzazione delle conoscenze sia su quello della da Heidegger, che, riprendendo criticamente l’impostazione di Nietzsche, si ...
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CANONIERI, Pietro Andrea
Valerio Castronovo
Nacque a Rossiglione (Genova) nella seconda metà del secolo XVI. Figlio di un medico, venne avviato dal padre agli studi di medicina e si laureò a Genova [...] libri, Anversa 1612) e su Dell'introduzione alla politica,alla ragion di stato et alla pratica del buon governo (in dieci senza alcuna mediazione critica e trasferiti di peso nell'Introduzione alla politica; o alla natura della democrazia; o ancora ...
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BOCCALINI, Rodolfo
Gino Benzoni
Primogenito di Traiano, nacque dopo il 1584, anno del matrimonio del padre con Ersilia Ghislieri. Il B. era già adulto e, abbracciata la vita ecclesiastica, risiedeva [...] vennero pubblicate per ragioni di opportunità.Partito Aurelio, era stato il B. a seguire la pratica per tutto il B., in Giorn. stor. della lett. ital., LII (1908), pp. 71-79, 92; A. Rinaldi, Traiano B. e la sua critica letteraria, Venezia 1933, p. ...
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necessita
necessità
Carattere, qualità di ciò che è essenziale e necessario.
La necessità nel pensiero antico e medievale
Nel mondo greco la n. corrisponde al termine ἀνάγκη, adoperato inizialmente [...] credenza. Dalla critica humeana, che colpisce tanto la n. logica quanto quella reale, prende le mosse Kant, la cui concezione del trascendentale e dell’a priori come condizione imprescindibile di ogni esperienza vuole rendere ragione del vecchio ...
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BRUNATI, Giovanni Francesco
Grete Klingenstein
Nacque il 5 genn. 1723 a Rovereto, nipote dell'abate Giovanni Battista Ruele, agente imperiale per gli affari religiosi e archivista dell'ambasciata imperiale [...] ragion di Stato. All'epoca dell'ambasciata dell'Albani, di cui il Kaunitz diffidava in quanto cardinale e membro della e la scarsa praticadelle persone responsabili impedirebbero situazione criticadell'economia anche alla scarsità della popolazione ...
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ragione
ragióne s. f. [lat. ratio -onis (der. di ratus, part. pass. di reri «fissare, stabilire»), col sign. originario di «conto, conteggio»]. – 1. a. La facoltà di pensare, mettendo in rapporto i concetti e le loro enunciazioni, e insieme...
antinomia
antinomìa s. f. [dal lat. antinomĭa, gr. ἀντινομία, comp. di ἀντί «contro» e νόμος «legge»]. – Contraddizione, reale o apparente, fra due leggi o disposizioni di legge, fra due concetti, fra due tesi, fra un principio e un altro...