Finanza pubblica
Giannino Parravicini
Domenicantonio Fausto
sommario: 1. Introduzione. 2. La teoria della finanza pubblica agli inizi del Novecento. a) L'eredità degli economisti classici. b) Il contributo [...] nell'economia. Ai rapporti di scambio del mercato subentrano rapporti che presentano elementi gerarchici (v. Brosio, 1989).
All'orientamento economicistico appartiene, infine, il ricorso nelle scelte finanziarie al criteriodel raffronto tra i costi ...
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ASSICURAZIONI
Rudolf Gärtner e Riccardo Ottaviani
Assicurazioni
di Rudolf Gärtner
Considerazioni generali sullo sviluppo storico delle assicurazioni
Origini e continuità del fenomeno assicurativo
Nella [...] . Fontaine, 1975, pp. 28-34). Ma i criteri più importanti ai fini della classificazione scientifica e pratica sono di uno qualunque di tali elementi implica l'inesistenza delrapporto assicurativo e la presenza di altra figura giuridica (gioco ...
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CONSUMI
Stefano Zamagni e Gerardo Ragone
Economia
di Stefano Zamagni
Introduzione
Definendo il consumo come l'atto economico mediante il quale i beni vengono distrutti per soddisfare bisogni oppure [...] soddisfazione di un bisogno del consumatore.
Il consumo viene quindi qualificato in rapporto alla produzione, così che questa e non quello è la categoria fondamentale, il riferimento obbligato per l'analisi. E, infatti, il criterio con cui viene in ...
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Il mito dello sviluppo sostenibile
Bruno Trezza
(Dipartimento di Economia Pubblica, Facoltà di Economia e Commercio, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
È possibile realizzare [...] contestati sia i metodi usati sia le cifre delrapporto e inoltre furono presentati modelli basati su una visione seguito) come estensioni e perfezionamenti di questo criterio generale.
L'importanza delcriterio su cui si basa l'analisi costi/ ...
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Debito pubblico
Luigi Spaventa
Introduzione
Il settore pubblico dell'economia è un aggregato complesso, la cui precisa definizione varia nelle diverse realtà istituzionali. Il conto del settore pubblico [...] Yt. Interessa dunque stabilire da che cosa dipende la dinamica nel tempo delrapporto Bt/Yt.
Il PIL, Y, è espresso in termini nominali. definizione dell'obiettivo è l'individuazione di criteri precisi di gestione del debito pubblico, a motivo sia di ...
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Produttivita
Simon Kuznets
di Simon Kuznets
Produttività
sommario: 1. Definizioni introduttive. 2. I due rapporti della produttività aggregata. 3. Tendenze di lungo periodo della produttività. 4. Differenze [...] loro. Se questo concetto deve servire sia come criterio di misurazione, sia come strumento analitico, il risultato
I parametri relativi agli inputs di capitale (per l'approssimazione delrapporto A) sono presi, nella riga 8, in parte dalla ...
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Economia pubblica
Ruggero Paladini
Premessa
Un'analisi dell'economia del settore pubblico presuppone lo sviluppo delle moderne nazioni europee e quindi di strutture statali in cui le spese e le entrate [...] capitalizzazione) è preferibile. Tuttavia questo non è che uno degli aspetti preliminari del problema, che difficilmente può risolvere la scelta tra i due criteri, visto che i rapporti tra i due tassi sono variati (negli anni sessanta era maggiore il ...
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Moneta
FFederico Caffè
di Federico Caffè
Moneta
sommario: 1. Evoluzione storica della moneta. 2. Dalla moneta ‛pegno' alla moneta ‛segno'. 3. Le concezioni quantitative. 4. Le indicazioni di politica [...] appunto la porzione del reddito che il pubblico intende conservare in forma monetaria. Il carattere abitudinario delrapporto desiderato tra come questo reddito non sia valutato con i criteri abituali della contabilità nazionale, ma indichi piuttosto ...
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Globalizzazione
Henri Bartoli
sommario: 1. Introduzione. 2. La globalizzazione: un processo a più dimensioni. 3. Gli attori della globalizzazione: a) le imprese e i gruppi multinazionali, attori primari [...] . Si potrebbero così compromettere sia la ridefinizione delrapporto di lavoro salariato e della socialità, assolutamente non dipendono solo dai contenuti delle politiche di governo e dai criteri con cui essi vengono scelti, ma anche dal fatto che ...
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Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] sindacale dei rapporti di lavoro a quello delle relazioni e delle iniziative economiche, l'ordinamento corporativo fascista istituisce - appunto con la legge del 5 febbraio 1934 - ventidue corporazioni sulla base delcriteriodel ciclo produttivo ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...