LOCAZIONE (XXI, p. 349)
Virgilio Andrioli
1. Il codice civile del 1942 ha profondamente rielaborato l'istituto. Va preliminarmente posta in rilievo la considerazione del contratto dal punto di vista [...] all'alienazione (articoli 1599, 1600), e il criterio di preferenza che, formulato in termini generali dall' del fallimento dei contraenti sul rapporto locativo, art. 80 della legge fallimentare).
A tutela del locatore, gli articoli 657-669 del ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] quello d'insegnamento ché questo è formato dall'insegnante secondo il suo criterio; 2. è dato dinnanzi a una commissione composta, nella quasi che sorge o risorge fra i rottami delrapporto feudale.
Maturano anche progressi costituzionali nei comuni ...
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Nel mondo antico banche (τράπεζαι) e magazzini (ϑησπεζαι) nei quali sono depositate prevalentemente merci fungibili, non deperibili, hanno molti caratteri in comune; quindi vanno trattati insieme.
Banche [...] desume dalla natura stessa delle funzioni della banca. In base a tale criterio si distinguono: a) le operazioni passive; b) le operazioni attive; totale ricchezza bancaria e più genericamente delrapporto di concentrazione della ricchezza medesima.
A ...
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. Diritto. - Si qualifica come atto giuridico ogni manifestazione, sia dello stato o di altro ente pubblico, sia di privati, diretta ad un determinato fine preso in considerazione dal diritto. L'atto così [...] classificatorî e normativi, coi quali si assevera l'esistenza delrapporto sostanziale dedotto in lite e si sostiene che esso ha In seguito, la tendenza ad accogliere il criteriodel giudizio facoltativo fu completamente abbandonata. Nel codice ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] moral rights (d. fondati su norme morali) quale criterio assoluto per la determinazione della giuridicità dei d., preferendo animali
di Silvana Castignone
l rapporto uomo-animali
Per affrontare il problema delrapporto uomo-animali dal punto di ...
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(App. V, 1, p. 143)
Dagli anni Settanta è stata sempre più condivisa dall'opinione pubblica la consapevolezza che una buona qualità ambientale rappresenti la condizione irrinunciabile per uno sviluppo [...] emissioni. Significativa è stata la pubblicazione nel 1997 delrapporto della Commissione mondiale per l'ambiente e lo sviluppo documenti compare l'importante nozione di 'sviluppo sostenibile', criterio di azione volto a conciliare le esigenze dello ...
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PUBBLICITÀ (XXVIII, p. 481)
Salvatore PUGLIATTI
Siro LOMBARDINI
La pubblicità come mezzo di acquisizione di conoscenza nel diritto civile. - Nel linguaggio e nell'esperienza comune, la p. è l'attività [...] da indurre incertezza sugli elementi soggettivi delrapporto o della situazione, ovvero del fatto od atto giuridico che che compera e giudica la loro qualità non sulla base di proprî criterî obiettivi ma sulla base della p. e di indici di qualità" ...
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Ogni amministrazione economica presuppone un'organizzazione di persone e di beni economici che la costituiscono. "Questa organizzazione di persone e di beni economici ehe è indispensabile per il raggiungimento [...] riferita sembra troppo ampia. Il criterio invece su cui può e deve fondarsi la separazione del patrimonio è quello della separazione ditte derivate, perché, con l'aggiunta della menzione delrapporto di trasmissione, la nuova ditta non è più quella ...
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GRECIA (XVII, p. 784)
Pino FORTINI
Ugo FISCHETTI
Giuseppe CARACI
Alberto BALDINI
Carlo DE ANGELIS
Ugo FISCHETTI
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Pe. V.
Variazioni amministrative (p. 790). Il numero [...] il criterio di una forte centralizzazione, la riforma dell'insegnamento, l'organizzazione corporativa del lavoro; privati. La denuncia del contratto di lavoro deve essere fatta entro determinati limiti, secondo la durata delrapporto d'impiego. Il ...
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È una delle fonti di diritto positivo (ius non scriptum): quella, cioè, che si concreta nell'osservanza costante, uniforme e generale di una norma di condotta, compiuta dai membri di una comunanza sociale [...] però che non solo l'apprezzamento del valore di tali prove è lasciato al criteriodel giudice, salvo l'eventuale censurabilità di maggioranza dei suoi componenti, rispetto a un determinato rapporto, attuata coscientemente, e sempre che sia conforme a ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...