PLATONE
M. Grasso
Filosofo greco (428/427-348/347 a.C.), il cui influsso fu fondamentale nel corso del Medioevo.Se appare arduo tentare di unificare gli sviluppi della filosofia medievale sotto titoli [...] la materia e la prega di ordinarla seguendo il criterio della bellezza; la Provvidenza vi acconsente distinguendo la materia su manoscritti dei secc. 12°-14°, legate al tema delrapporto tra maestro e discepolo (Ratkowska, 1974). In queste immagini ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] non significa che la credenza negli a. sia il frutto delrapporto con la cultura assiro-babilonese. Non per nulla l' del duomo di Monreale. A distinguerli, invece, concorre talvolta il colore: azzurri i cherubini, rossi i serafini, secondo un criterio ...
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GIUSTIZIA
P. Réfice
Nel Medioevo la g. era, in senso generale, la manifestazione dell'aequitas divina, la personificazione dell'ordine del creato e del suo mantenimento. Come tale veniva classificata [...] leggi longobarde costituiscono un aspetto del più ampio problema delrapporto acculturativo con il mondo latino. In base a questo criterio di illustrazione per singoli argomenti, altri temi sono diffusi nelle copie del Decretum Gratiani in riferimento ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] la valutazione di un'opera, espressa utilizzando il criteriodel gusto, segna il tramonto della bellezza sia come permanenza di un rapporto comprensibile o condivisibile tra buon senso e gusto. Proprio la crisi di tale rapporto ha introdotto nei ...
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GADDI, Taddeo
Ada Labriola
Figlio del pittore Gaddo di Zanobi, nacque probabilmente tra la fine del Duecento e i primi anni del secolo successivo. Fu operoso come pittore a Firenze e in Toscana tra [...] conoscenza della giovinezza e della prima maturità del G., legate al problema centrale delrapporto con Giotto, il suo maestro.
Cennino criterio interpretativo centrale dell'arte del pittore (si veda Gandolfo, 1956). L'immagine tradizionale del G ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] in Trastevere, ciborio, 1293 ca.) - si associa al 'criterio di visibilità' (Romanini, 1983; 1990a; 1993-1994), che testimonia l'inedito tentativo di formulazione secondo la veduta unitaria delrapporto tra spettatore, spazio visivo e oggetto visibile ...
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ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] del prodigio, quanto nella descrizione delrapporto degli uomini con Gesù e di Gesù con il Padre. La Guarigione del paralitico nelle quali sarebbe arduo ravvisare un qualunque criterio dottrinale che avrebbe condizionato la scelta degli ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] viene sistemata la figura secondo i criteri appena riportati, sono spia del desiderio di scorgere nella fisicità dell' inteso come risultato delrapporto proporzionale fra le parti, che garantisce l'organica relazione fra le membra del corpo e, nel ...
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OCHRIDA
M. della Valle
(gr. ᾽Αχϱίδα, ῎Οχϱιδα; macedone, bulgaro, serbo-croato Ohrid)
Città nella ex Rep. iugoslava di Macedonia, situata sulla riva nordorientale del lago omonimo, in epoca medievale [...] mattoni, questi ultimi disposti secondo un elaborato criterio decorativo.Anche questa chiesa è decorata da Sophienkirche in Ohrid, Bonn 1986; E. Marcato, Momenti delrapporto testo-immagine nel ciclo pittorico della chiesa della Vergine Peribleptos ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] sul piano storico il problema centrale delrapporto fra individuo e collettività. Questo medesimo criterio estetico quello storico-culturale, secondo il quale, abbandonando il campo minato del confronto con l’arte colta, fondato sulla categoria del ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...