Induismo
Jan C. Heesterman
Introduzione
'Induismo' è un termine moderno e per di più di origine straniera (britannica). Esso deriva dal nome del fiume Indo che gli antichi Persiani attribuivano alla [...] , come ci si aspetterebbe da consiglieri di Stato brahmani. Il criterio decisivo, comunque, è l'assenza di motivi terreni e l' v. Malamoud, 1976, pp. 179-183).
Analogamente il rapportodel brahmano col potere secolare è ambiguo al punto da essere ...
Leggi Tutto
CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] ritorno in patria (Praga, 27 apr. 1570). È interessante notare che il rapporto tra il C. e il duca di Ferrara non era venuto meno neppure il volgare parlato in Roma; ma i criteri di questa scelta sono del tutto singolari, empirici, non legati ad una ...
Leggi Tutto
Acqua
Gianni Carchia
Guido Barone
Pietro Guerrieri
Valerio Leoni
Baldassare Messina
Tra i diversi costituenti chimici della materia vivente l'acqua è quello presente in maggiore quantità. Elemento [...] religiosi e le indagini della psicologia del profondo hanno riconosciuto e distinto, nel rapporto tra l'uomo e i nella fig. 8 si giunge infine alla definizione dei criteri di qualità delle acque dolci superficiali destinate alla produzione di ...
Leggi Tutto
BENEDETTO XVI
Francesco Ursini
Joseph Aloysius Ratzinger è nato il 16 aprile 1927 a Marktl am Inn, in Baviera, da una famiglia di origini contadine e artigiane e di modeste condizioni economiche, ultimogenito [...] che ci apre a tutto ciò che è buono e ci dona il criterio per discernere tra vero e falso, tra inganno e verità»; e ha comune della fede, non “creare”» (Rapporto sulla fede, p. 71).
Dal punto di vista del modo di vivere l’esperienza cristiana, ...
Leggi Tutto
Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] forma di convivenza politica e civile, della proprietà, del matrimonio, dei rapporti di lavoro e così via: la religione diventerebbe un dovrebbero essere guardati con sospetto in base al criterio milliano di evitare danni ai singoli, le proibizioni ...
Leggi Tutto
CASSIODORO (Flavius Magnus Aurelius Cassiodorus Senator; più spesso detto Cassiodorus Senator o semplicemente Senator, che è nome proprio e non designazione di dignità)
Arnaldo Momigliano
Nacque a Scyllacium [...] Per il resto Epifanio tornò ai testi originali pur seguendo il criterio compilatorio di Teodoro Anagnostes che era di scegliere uno dei tre discusso problema della posizione del Codex Amiatinus (Lowe, Cod. Lat. Ant., III, p. 299) in rapporto a C. si ...
Leggi Tutto
ALBERIGO, Giuseppe (Pino)
Giovanni Miccoli
Nacque a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Il padre, Giovanni Alberto, di famiglia poverissima, era maestro elementare. Aveva partecipato alla [...] riserve per la costituzione di una società migliore». Criterio fondamentale del loro modo di lavorare fu il rifiuto di ogni di teologi che non si formino nell’isolamento «ma in un rapporto vitale con la fede delle comunità» nelle sue diverse e ...
Leggi Tutto
La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] criterio di maggiore o minore opportunità sociale che non esclude a priori la discrezionalità del giudice cui spetta la tutela degli interessi del figura di Maria che nel suo rapporto di madre vergine del profeta Gesù non prevede mediazione maschile: ...
Leggi Tutto
Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] tra 'fare' e 'dire' sembrava fornire un criterio per distinguere i comportamenti rituali da altre forme di il tipo di rapporto instaurato con i soggetti, il livello di conoscenza della lingua locale, la durata del periodo di osservazione, ...
Leggi Tutto
GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] dettano la ragione e la coscienza. Un criterio valido anche a motivare, nel concistoro del 1° luglio, l'opposizione, da parte riferimento a non meglio precisate opere di Albrecht Dürer. Rapporti diretti fra quest'ultimo e il G. troverebbero conferma ...
Leggi Tutto
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...