CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] spazio urbano - e quindi focalizzata in una nuova ottica delrapporto tra abitato e spazio funerario. Ancora da indagare sono le pietra come unica indicazione del luogo della sepoltura, ben dimostra l'austero criteriodel periodo iniziale dell'Islam. ...
Leggi Tutto
Autorità
Carlo Galli
Introduzione
Il termine 'autorità' riveste, nel linguaggio comune e in quello scientifico, una vasta gamma di significati, designando sia il fondamento o il criterio che origina [...] è superiore per nascita e prestigio: si tratta delrapporto fra due libertà indipendenti e formalmente uguali, tali quello russo - si sottraggono ai correnti criteri di legittimazione.
L'uso 'positivo' del termine - come sinonimo di 'potere legittimo ...
Leggi Tutto
Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] , p. 59).
Nell'Africa centrale il 'calore' delrapporto sessuale umano è considerato fonte di fecondità. Ciò vale specialmente un criterio oggettivo. È possibile che ogni cosmologia debba soddisfare (come sostiene Horton) certi criteri fondamentali ...
Leggi Tutto
CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] Per C., che ebbe certamente "una concezione quasi medioevale delrapporto tra i due poteri laico ed ecclesiastico" (Jedin, si tratta dell'edizione di Venezia 1576).Essa obbedì ai due criteri di ciò che allora si designava come una "azione" oratoria: ...
Leggi Tutto
Sacerdoti
Enzo Pace
Definizione
In termini molto generali i sacerdoti costituiscono un gruppo di persone specializzate nel trattare la sfera del sacro. È la destinazione sociale delle cose sacre, infatti, [...] luogo fisico della stabilità delrapporto fiduciario fra il faraone e i vari dei del pantheon egizio.Allo stesso papato cattolico, essendo il suo impianto organizzativo fondato sul criterio della collegialità; dall'altro, la sua teologia rifiuta la ...
Leggi Tutto
GIOACCHINO da Fiore
Raniero Orioli
Nacque a Celico, presso Cosenza, sesto di otto fratelli, tra il 1130 e il 1135 da Gemma e Mauro, tabellio e forse publicus notarius di Sanzio, arcivescovo di Cosenza.
Le [...] che non fossero scritturistici, applica e essa lo stesso criterio esegetico che utilizza per tali testi, ricorrendo all' grave sconforto e dubbio, nasce "quell'intuizione geometrica delrapporto di unità della sostanza e della trinità delle persone", ...
Leggi Tutto
CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] libri. Conviene seguire, come ha fatto il Coulon, un criterio tematico raggruppando le varie opere secondo l'argomento e l'occasione e vexata quaestio era nella Chiesa cattolica quella delrapporto prestito-usura: un canonico rigorista di Utrecht, ...
Leggi Tutto
DELL’ACQUA, Angelo
Enrico Galavotti
La formazione e i primi anni di ministero sacerdotale
Nacque a Milano, nel quartiere di Porta Ticinese, il 9 dicembre 1903 da Giovanni, meccanico, e Giuseppina Varalli, [...] posizione gli consentiva di vedere da vicino tutta la complessità delrapporto tra potere civile e religioso in anni in cui la popolazione ebraica (Ibid., 2004, p. 98). Era il criterio della «massima prudenza» a dover guidare questo lavoro: ed è ...
Leggi Tutto
ARIANESIMO
M. Simonetti
Importante movimento eretico, che si sviluppò in Oriente nel corso del sec. 4° e dalla metà dello stesso secolo coinvolse l'Occidente, protraendosi qui, a causa delle invasioni [...] del prodigio, quanto nella descrizione delrapporto degli uomini con Gesù e di Gesù con il Padre. La Guarigione del paralitico nelle quali sarebbe arduo ravvisare un qualunque criterio dottrinale che avrebbe condizionato la scelta degli ...
Leggi Tutto
Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] dell’uomo nell’‘eternità’ secondo le regole stabilite e previste da quel rapporto etico. Più diffusa è l’idea di un g. individuale da cui dipendono le sorti del singolo morto. Il criteriodel g. è vario e non sempre di carattere morale: dopo la morte ...
Leggi Tutto
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...