Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] reddito, distinguendola da altre? Una volta fissato il criterio di distinzione, che relazione è possibile instaurare tra ridefinizione della divisione della giornata lavorativa, ossia delrapporto tra plusvalore e salari: la classe dei salariati ...
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Nazionalizzazioni
Pier Angelo Toninelli
Introduzione
Nella letteratura politica ed economica degli ultimi anni il fenomeno delle nazionalizzazioni viene sottoposto a una profonda - talvolta devastante [...] del contesto storico, politico e sociale del quale riflette il diverso atteggiarsi delrapporto Stato/mercato o, in senso più generale, delrapporto assume importanza tale da rendere insoddisfacente il criterio della convenienza privata (v. Nove, 1973 ...
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Imprese multinazionali
Giacomo Luciani
Introduzione
Il fenomeno dell'impresa multinazionale è controverso fin dalla definizione. Quella più comunemente accettata definisce 'multinazionale' l'impresa [...] controllo operativo sull'unità posseduta; ma allora il criterio discriminante non dovrebbe essere il controllo, piuttosto dei contenuti tecnologici è stata esplorata attraverso un'analisi delrapporto fra spesa in ricerca e sviluppo e fatturato ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Banca Centrale Europea
Carlo Santini
Dalla cooperazione fra le banche centrali alla Banca Centrale Europea
Nel giugno 1998 nasce la Banca Centrale Europea (BCE). Questo evento storico nelle relazioni [...] and Monetary Union, 1989). Punto centrale delrapportodel Comitato, noto come Rapporto Delors, era "l'idea che l'unione un programma di 'convergenza' per rispettare i cosiddetti 'criteri di Maastricht'. Il Trattato prevede infatti che aderiscano all ...
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Giacomo Vaciago; Fedele De Novellis
Recessione
«Competition has been shown to be useful up to a certain point and no further, but cooperation, which is the thing we must strive for today, begins where [...] presentarne i principali rimedi, sempre che si accetti il criterio di considerare la recessione alla stregua di una malattia dovuta crescente delrapporto fra debito pubblico e PIL, restano comunque i problemi ereditati dalle politiche del passato, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Serra
Alessandro Roncaglia
Antonio Serra, cosentino, avrebbe potuto ambire al titolo di fondatore dell’economia politica con il suo libro Breve trattato delle cause che possono far abbondare [...] diverse: la teoria ricardiana della distribuzione per i rendimenti decrescenti, la teoria smithiana delrapporto fra ampiezza del mercato e divisione del lavoro per i rendimenti crescenti. Nella successiva teoria marginalista, infine, l’equilibrio ...
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DONEGANI, Guido
Franco Amatori
Nacque a Livorno il 26 marzo 1877 da Giovanni Battista e Albina Corridi. La famiglia Donegani faceva parte dell'élite imprenditoriale livornese ed era impegnata dalla [...] produttiva.
La riorganizzazione fu affrontata con gli stessi criteri adottati dieci anni prima per il settore dei concimi tecnico-economico. Non bisogna però sottovalutare le conseguenze delrapporto che negli anni Venti si era instaurato fra ...
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Costi e benefici
Emilio Gerelli
La tecnica di valutazione
L'analisi costi-benefici nasce dall'esigenza dell'operatore pubblico di valutare in termini di benessere sociale l'opportunità e la redditività [...] prospetta è in tal caso quella di accompagnare il calcolo delrapporto costo/benefici con una relazione illustrativa dei benefici (e dei dalla spesa, si valutano i progetti secondo il criterio della minimizzazione dei costi. Questa tecnica presenta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Maffeo Pantaleoni
Piero Bini
Maffeo Pantaleoni, il «principe» (come si è scritto) degli economisti italiani, fa parte di quel ristretto gruppo di economisti italiani che tra la fine dell’Ottocento e [...] solo questo, dato che nelle loro personali rappresentazioni delrapporto economia-società si rifletteva anche la diversità dei monetari impiegati in ciascuno di essi. Il medesimo criterio di ottimalità viene da lui attribuito al Parlamento nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente [...] 1746.
Nell’ambiente napoletano Doria avvia stretti rapporti con l’Accademia del viceré Duca di Medinacoeli e al suo interno quella tra scambio mutuamente vantaggioso (quindi conforme al criteriodel «mutuo soccorso») e scambio in cui il guadagno ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...