Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Mentre nelle zone occidentali prevalse presto il criterio di passare a una politica di rapida Freund, 1982, pubblicato all’Ovest col titolo Drachenblut, 1983). Delrapporto intertedesco si occupano H.J. Schädlich (trasferitosi a Berlino Ovest ...
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Diritto
M. cautelari
Provvedimenti provvisori e immediatamente esecutivi miranti a evitare che il trascorrere del tempo possa provocare un pericolo per l’accertamento del reato, per l’esecuzione della [...] cautelari (art. 274 c.p.p.). Per quanto riguarda i criteri di scelta delle m., il giudice tiene conto dell’idoneità di campione (unità di m.) è il numero reale esprimente il valore delrapporto A:U. Quando si considerino più grandezze omogenee A, B, ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] semiologica, formalista, l'assillo dello storicismo, il problema delrapporto tra opera e storia visto non più come "reperibile G. Pollini e da G. Ponti, anticipavano il criteriodel mixed development, cioè la combinazione di case basse unifamiliari ...
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SEMIOLOGIA (v. semiotica, App. III, 11, p. 697)
Emilio Garroni
Per "semiologia" o "semiotica" s'intende in linea generale la scienza o, meglio, la teoria dei segni, di qualunque tipo essi siano, verbale [...] radicale "arbitrarietà" del linguaggio, che consiste non soltanto nell'arbitrarietà delrapporto tra significante e una specificazione della più generale s. della significazione, che di quel criterio non tiene conto. Ora, la s. di Prieto è così ...
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Vecchio Testamento. - Critica del testo. - La ripresa degli studî biblici che si è avuta dopo la seconda guerra mondiale è stata favorita da importanti scoperte in Oriente, che hanno offerto nuovo materiale [...] -orientali.
Impostato in modo del tutto nuovo è il problema delrapporto tra profetismo e sacerdozio.
Già e necessario il lavoro di correzione, compiuto secondo i metodi e i criterî dei filologi alessandrini.
A un tale lavorio non si sottrasse (come ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] e le varietà diafasiche (o situazionali, in cui il criterio di riconoscimento è la diversità delle situazioni comunicative). Ogni naturale, biologico).
Per certi fenomeni e certe manifestazioni delrapporto fra lingua e società, e in particolare per ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] completive che si innesta sul processo principale seguendo un criteriodel tutto diverso. Il modello è fornito dalle ➔ è libera ma imposta dal verbo principale e non ha un rapporto diretto con il valore modale (reale o irreale; ➔ modalità ...
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Gli scambi dialogici scritti mediante più computer collegati in rete (posta elettronica e chat) rientrano nel sistema dei nuovi media (➔ Internet, lingua di). Alcune caratteristiche della posta elettronica [...] sempre tenuto conto delrapporto intercorrente tra gli interlocutori, del loro livello culturale e del grado di familiarità di scrittura per la rete consigliano la ripartizione del testo in blocchi secondo il criterio un blocco = un tema.
Questo tipo ...
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Ciò che è riferito al popolo, inteso sia come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali, sia come insieme delle classi sociali meno elevate, socialmente e culturalmente svantaggiate.
Antropologia
Secondo [...] sul piano storico il problema centrale delrapporto fra individuo e collettività. Questo medesimo criterio estetico quello storico-culturale, secondo il quale, abbandonando il campo minato del confronto con l’arte colta, fondato sulla categoria del ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] concetto di o., volta a dimostrare l’impossibilità di reperire un criterio adeguato a distinguere una doppia esistenza, quella dell’o., cioè, individuo potranno assumere significati orali; le modalità delrapporto, qualunque siano i suoi o., saranno ...
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miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...