Giurista (Morbegno 1757 - Pavia 1813), prof. di istituzioni di diritto civile (1794), poi (1800) di diritto criminale nell'univ. di Pavia; consigliere di stato del Regno Italico. Sue opere principali: [...] De indiciis (1781); De criminum indulgentia et praescriptione (1789); Principii di giurisprudenza criminale (1812). ...
Leggi Tutto
Magistrato e uomo politico (Bologna 1740 - ivi 1809), prof. (dal 1767) di diritto civile, poi (1779) di pratica criminale nell'univ. di Bologna; prese viva parte al movimento giacobino del triennio 1796-99, [...] e nel 1802 fu deputato ai comizî di Lione. Fu poi membro del corpo legislativo della Repubblica italiana, consigliere di stato e (dal 1807) primo presidente della Corte d'appello di Bologna ...
Leggi Tutto
NANI, Tommaso
Pietro Vaccari
Giurista, nato a Morbegno (Sondrio) il 21 agosto 1787, morto a Pavia il 19 agosto 1813. Fu professore nell'università di Pavia dal 1794 di istituzioni di diritto civile, [...] sec. XIX, promossero il movimento scientifico nel campo del diritto penale.
Opere principali: De criminum indulgentia et praescriptione, Pavia 1789; Nuova legislazione criminale da osservarsi nella Toscana, Milano 1803; Principi della giurisprudenza ...
Leggi Tutto
MAGNANI, Ignazio
Carlo ZAGHI
Nato a Bologna nel 1740; morto ivi nel 1809. Laureatosi nel 1761, nel '67 fu professore di diritto civile nell'università, nel '79 di pratica criminale. Giureconsulto insigne [...] e grande oratore, durante l'occupazione francese fu nominato giudice d'appello e inviato deputato ai Congressi cispadani, dove fece parte dei più importanti comitati. Proclamata la Repubblica Cispadana, ...
Leggi Tutto
FORTI, Francesco
Lidia De Novellis
Giurista italiano, nato a Pescia (Toscana) il 10 novembre 1806, morto a Firenze nel febbraio 1838. Nipote per parte materna dell'economista Sismondi, dopo aver coltivato [...] la filosofia e le matematiche, si diede allo studio delle discipline giuridiche. Fu alla R. Ruota criminale di Firenze. Autore di numerosi articoli sull'Antologia, dettava contemporaneamente in privato a praticanti di buona volontà trattati di ...
Leggi Tutto
il vocabolo codice è usato oggi in due sensi affatto diversi: quello paleografico e quello giuridico: dal significato primitivo di caudex (= codex) "tronco, ceppo" si passa a quello di riunione di tavole [...] '41, col codice di commercio del 30 dicembre '42, in osservanza dal 1° luglio '43, e si chiuse col codice di procedura criminale del 30 ottobre '47, in vigore dal 1° maggio '48. Mancava a compimento del disegno di Carlo Alberto il solo codice di ...
Leggi Tutto
Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Pena, istituti di
Massimo Pavarini
L'origine storica del sistema monistico delle sanzioni
I sistemi di diritto penale moderni si differenziano da quelli precedenti per l'adozione di un criterio monistico [...] che sono in effetti i soli di cui il giudice può avvalersi all'interno del processo penale. Pertanto la 'prognosi criminale' non ha nulla di scientifico, ma si regge unicamente sulle capacità intuitive del giudice, con quanto di arbitrario tutto ciò ...
Leggi Tutto
FOLLERIO (Falliero, Follero, Follien, Folliero), Pietro
Maria Teresa Napoli
Nacque nel feudo di Sanseverino, presso Salerno, intorno alla seconda decade del sec. XVI da Antonio, dottore in legge. Ebbe [...] più celebre trattato in materia. In appendice all'opera il F. aggiunse brevi commenti a talune modifiche sopravvenute nella legislazione criminale tra il 1553 ed il 1554.
Nel corso del 1554 il reggente della R. Cancelleria F.A. Villani gli assegnò ...
Leggi Tutto
CATO (Cati), Renato
Tiziano Ascari
Nato a Ferrara, forse nel 1519, da Ludovico e da Ippolita Nigrisoli, studiò in patria e fu allievo dell'Alciato, che il 17 giugno 1546 fu promotore della sua laurea [...] in diritto civile e canonico. Sposò Eleonora Gualengo. Divenne presto lettore di diritto civile e criminale nello Studio e conservò la cattedra sino al 1598;ma incarichi diplomatici lo tennero spesso lontano da Ferrara. Nel 1552 recitò all'università ...
Leggi Tutto
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...