Vulcano dell'America Centrale (serie del Nicaragua), che domioa da SE. l'ampia baia di Fonseca. È un cono isolato, alto 1158 m., celebre per la terribile eruzione del 1835, la prima di cui si abbiano notizie [...] di queste, emessa dal vulcano, fu enorme; una stima, che del resto è molto incerta, la fa ascendere a 50 kmc.
Dopo l'eruzione del 1835 il Cosegüina si è mantenuto tranquillo, e la foresta ha già ricoperto i suoi fianchi quasi interamente. Il cratere ...
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Una delle isole Azzorre (v.), situata a occidente di Pico. Ha forma ellittica (diametro maggiore 19 km., diametro minore 11) e misura 165 kmq. di superficie. È montuosa e vulcanica; il vulcano centrale [...] si ricorda un'eruzione del 1672, termina con un grande cratere (2 km. di diametro) ora occupato da un laghetto. Gli abitanti (circa 25.000) si occupano soprattutto di agricoltura e di pesca. L'agricoltura non ha uno sviluppo adeguato alla fertilità ...
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URGA (dal 1924: Ulan Bator; A. T., 97-98)
Giovanni VACCA
Capitale della repubblica della Mongolia, situata sul fiume Selbi, affluente del Tola, sulla via più breve che congiunge Pechino alla Siberia. [...] il sobborgo commerciale Maimai ch'eng. La città, che ha circa 100 mila abitanti, è costruita sopra una collina di fronte a un vulcano spento il cui cratere è a 1600 m.s. m. La città ha una stazione radiotelegrafica. Per la storia, v. mongolia (XXIII ...
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SOLE E PIANETI
Guglielmo Righini
Claudio Chiuderi
Robert W. Noyes
Roman Smoluchowski
Sole, di Guglielmo Righini
La struttura interna del Sole, di Claudio Chiuderi
Attività solare, di Robert W. Noyes
Origini [...] diverse da quelle terrestri.
Su Marte si trova il vulcano più alto e più imponente che sia stato finora osservato nell'intero sistema solare: l'Olympus Mons; esso è alto circa 27 km, il suo cratere ha un diametro di 70 km e la sua base ha un diametro ...
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GEMMELLARO, Carlo
Pietro Corsi
Nacque a Nicolosi (Catania) il 14 nov. 1787, da Gaetano e Margherita Morabito.
L'interesse della famiglia del G., originaria di Nicolosi, per le scienze naturali, e in [...] Prove geologiche, ibid., pp. 253-278; Sul profondamento del suolo nel cratere dell'Etna, ibid., XV (1859), pp. 149-160; Recensione eruzione dell'Etna negli ultimi di gennaio 1865, ibid. 1865; Un addio al maggior vulcanodi Europa, ibid. 1865.
Fonti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Creta: la civilta palaziale
Loredana Mancini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La civiltà artistica fiorita a Creta nella Tarda Età del [...] palazzi e la ricostruzione in forme ridotte e impoverite di altri. Il fenomeno è stato messo in relazione con una serie di eventi sismici, in particolare con l’eruzione del vulcanodi Thera. Oggi si ritiene che questi fattori abbiano solo innescato ...
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COVELLI, Nicola
Mario Fornaseri
Nacque a Caiazzo in Terra di Lavoro (Caserta) il 20 genn. 1790 da Giuseppe e da Angela Sanillo. Compiuti a Caiazzo i primi studi sotto la guida di G. B. de Falco e di [...] ed effettuò osservazioni geologiche sulla struttura del cono del cratere.
Per incarico dell'Accademia delle scienze il C. studiò gli insetti abitanti nelle fumarole del vulcano a temperature di 84 e 86 °C, trovandovi delle nuove specie; descrisse ...
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Campania
Claudio Cerreti
Terra di contrasti
Non è facile definire la Campania. Ha un lungo litorale, ma non è solo una regione marittima: l'interno è montuoso e in qualche tratto i monti arrivano al [...] Vesuvio, poi la Piana del Sarno, a sud del vulcano, e infine quella del Sele, lungo il Golfo di Salerno.
Verso l'interno, un secondo allineamento di monti è formato dall'antico, boscoso vulcano Roccamonfina, dai monti del Caudio, dai Monti Picentini ...
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Empedocle
Giorgio Stabile
Filosofo, nato ad Agrigento intorno al 492 a.C. e morto intorno al 430. Gran parte delle notizie sulla sua vita sono leggendarie, e ne celebrano sia la fama di scienziato, [...] recatosi sul cratere dell'Etna, vi si gettasse dentro, confermando con la sua scomparsa di esser divenuto Vulcani, cecidit in foveam eiusdem Vulcani, et consumptus est a Vulcano quem investigavit, quae fovea pro hoc a Poetis ‛ casus empedocleus ...
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In vulcanologia, colata di fango formata da materiale piroclastico, che scende per gravità dopo essersi imbevuta di acqua lungo i fianchi di un vulcano; costituisce un effetto collaterale dell’attività [...] , lapilli, blocchi) che viaggia con velocità variabile da 40 m/s (sul pendio del vulcano) a 3-15 m/s fino a una distanza di 70-100 km dal cratere, la cui elevata mobilità rispetto ai franamenti rocciosi e detritici ‘secchi’ è causata dall’azione ...
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vulcano
s. m. [dal lat. Vulcanus «Vulcano», nome del dio del fuoco e di un’isola del gruppo delle Lipari]. – 1. a. In geologia, profonda apertura naturale della crosta terrestre attraverso cui, in seguito a risalita di magmi dagli strati sottostanti,...
craterico
cratèrico agg. [der. di cratere] (pl. m. -ci). – Relativo al cratere di un vulcano: cinta c.; lago c., lago che occupa il cratere di un vulcano spento.