di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] fiorentina in alcuni canti carnascialeschi e nell’Amor costante di Alessandro Piccolomini (1536), mentre in m’aspetta; odi la musica:
È tutta per amor.
– Contro ribeccola
(atto II, scena I, vv. 777-778)
non meno che l’anonima veneziana Bulesca (1514 ...
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potenziale
potenziale [agg. e s.m. Der. del lat. potentialis, da potentia "potenza"] [LSF] (a) In contrapp. ad attuale, di ciò che ha la capacità di esplicarsi in qualcosa, ma non attuandosi ancora. [...] pila chimica: IV 512 a. ◆ [MCQ] P. regolare: v. diffusione da potenziale: II 148 b. ◆ [LSF] P. repulsivo: il p. di un campo dal quale derivano sono: A=0 e V=Q/ (4πε₀R), ove ε₀ è la costante dielettrica del vuoto, R=c(t-t')=|r-r'| è la distanza tra il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] mesi ne l’alma Roma, al tempo del pontefice Paulo Barbo de Vinegia [Paolo II] in proprio domicilio con lui a sue spese sempre ben trattato» (f. 8 attraverso una sistematica rilettura aritmetica […] è costante ed esplicito; quelle che negli scritti d ...
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campo
campo [Der. del lat. campus "estensione di terreno"] [LSF] Termine per indicare, con aderenza al signif. letterale, un'estensione di spazio caratterizzata da ben definite proprietà fisiche, sia [...] (se si tratta di un c. di forza, in esso si conserva costante la somma dell'energia potenziale e dell'energia cinetica): v. campi, teoria il solo c. di radiazione: per es., v. diffrazione della luce: II 143 b. ◆ [EMG] C. magnetico: (a) il c. di ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Controriforma, a Cesarotti, oltre che a Foscolo (De Sanctis 1958: II, 72, 138, 190, 207, 345, 392).
Il termine, e talora specificamente religiose (Fortini 1978; Praz 2002).
A tale costante non si sottrae neppure l’ancor più limitato punto di vista ...
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momento
moménto [Der. del lat. momentum "piccola causa di movimento", dalla radice di movere "muovere", e poi "piccola cosa" in genere] [LSF] Oltre ai signif. nella meccanica e in discipline a questa [...] le quantità pi=h/λi (con i=x,y,z) essendo h la costante di Planck e λi la lunghezza dell'onda associata alla particella nella direzione relativa all'asse i: v. Fermi, superficie di: II 551 a. ◆ [ANM] M. di dipolo: nella teoria dei campi, il vettore ...
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spettroscopia
spettroscopìa [Comp. di spettro- e -scopia] [LSF] Parte della fisica, presente in vari settori di questa, che ha per oggetto la produzione, l'analisi e l'interpretazione dello spettro delle [...] c. ◆ [OTT] S. CIS (ingl. Constant Initial State "a stato iniziale costante"): tecnica di s. molecolare che utilizza la luce di sincrotrone: v. fotemissione dei solidi: II 708 e. ◆ [FML] S. CSRS (Coherent Stokes Raman Scattering "diffusione coerente ...
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massa
massa [Lat. massa, dal gr. máza "pasta di farina d'orzo"] [LSF] Termine il cui signif. ha avuto una notevole evoluzione storica e un continuo arricchimento, dal primitivo concetto di grandezza [...] delle m. efficaci e tensore m. efficace: v. elettroni, dinamica nei solidi di: II 351 f. ◆ [ASF] Unità astronomica di m.: è la massa del Sole, con simb. M⊙: v. costanti astronomiche: I 807 Tab. 4.1. ◆ [FAT] Unità di m. atomica e scala unificata ...
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energia
energìa [Der. del lat. energia, dal gr. enérgeia, da érgon "lavoro"] [LSF] Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo [...] : (a) l'e. presente in un campo elettrico (v. dielettrico: II 125 e); (b) l'e. associata a una corrente elettrica, valutabile nel energetici con l'esterno, l'e. resta complessivamente costante, pur potendo frazioni più o meno importanti di essa ...
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raggio
ràggio [Der. del lat. radius, in origine "bacchetta appuntita", poi "raggio luminoso" perché questo s'irradia rettilineamente da una sorgente raccolta, come il raggio della ruota che parte rettilineamente [...] dell'elettrone: la quantità r₀=e2(4πε₀mec2), con ε₀ costante dielettrica del vuoto, e carica dell'elettrone, me massa di sfera osculatrice alla superficie in quel punto: v. curve e superfici: II 77 e. ◆ [MCC] R. di prima curvatura: v. cinematica ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). Assume varie qualificazioni (alcune...