Scrittore e militare belga (Bruxelles 1735 - Vienna 1814). Militò sino ai più alti gradi nell'esercito austriaco; spirito acuto e brillante, rappresentò, nella vita e negli scritti, il cosmopolitismo intellettuale [...] del sec. 18º. Notevoli il Coup d'ceil sur Belceil et sur une grande partie des jardins de l'Europe (1778), i portraits, l'epistolario ...
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Poeta danese (Køge 1877 - Copenaghen 1965). In varî volumi di versi: Sange fra provinsen ("Canti della provincia", 1913-21) e in racconti satirici (Alexandersen, 1918) trattò con patetico umorismo il tema [...] della vita provinciale danese in aperta polemica contro il cosmopolitismo e l'estetismo di fine secolo. Scrisse altri due romanzi, Jørgensfelsten (1919) e Berlinerrejsen (1928), e numerosi altri volumi di versi, di prosa narrativa, di teatro. Durante ...
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Urbinati, Nadia. – Politologa italiana naturalizzata statunitense (n. Rimini 1955). Docente di Teoria politica dal 1996 presso la Columbia University, ha focalizzato le sue ricerche sul pensiero politico [...] moderno e contemporaneo, indagando in particolare il liberalismo e il liberal-socialismo, il cosmopolitismo e le teorie politiche federaliste; in anni più recenti ha esteso i suoi studi alle teorie della sovranità e della rappresentanza politica, ...
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Storico italiano (Firenze 1840 - ivi 1905); insegnò prima diritto costituzionale e poi storia nel R. Istituto di scienze sociali di Firenze, dedicandosi anche alla letteratura (notevoli specialmente le [...] sue traduzioni di Aristofane). Scrisse una Storia d'Italia dopo il 1789 (1878), intesa a dimostrare che il cosmopolitismo dei principî rivoluzionarî francesi si era in Italia trasformato in sentimento nazionale e aspirazione a indipendenza e unità. ...
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Poeta e romanziere francese (Vichy 1881 - ivi 1957). Collaboratore della Nouvelle revue française, della Revue de Paris e del quotidiano argentino La Nación, cofondatore di Commerce (1924), aderì alle [...] come nel suo capolavoro: A.-O. Barnabooth. Ses oeuvres complètes, 1913, autobiografia immaginaria di un poeta sudamericano), un cosmopolitismo e, più precisamente, un'aspirazione europeistica, che è tipica della sua generazione e che, nella sua opera ...
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Storico tedesco (Salzwedel 1862 - Berlino 1954); figura di primo piano della cultura tedesca del nostro secolo, uno dei maggiori rappresentanti della storiografia idealista. Entrato nel 1887 nell'amministrazione [...] delle sue opere di vasto respiro, Weltbürgertum und Nationalstaat (1908; trad. it., 2 voll., 1930), opponeva al cosmopolitismo illuministico il concetto, di derivazione romantica, dell'individualità dello stato, della sua piena libertà e del suo ...
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GRAMSCI, Antonio
Giuseppe Vacca
Nacque ad Ales, allora in provincia di Cagliari, il 22 genn. 1891, quarto di sette figli, da Francesco, impiegato nell'ufficio del Registro, e da Giuseppina Marcias, [...] dell'economia". Se una conclusione generale se ne vuole trarre, si può dire che le crisi scaturiscono dal contrasto fra il cosmopolitismo dell'economia e il nazionalismo della politica. Esso può generare le guerre, come nel caso del 1914-18, oppure ...
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Filosofo anglo-ghanese (n. Londra 1954). Di madre inglese e padre ghanese ha trascorso l’infanzia a Kumasi, in Ghana, dove ha studiato alla University Primary School della Kwame Nkrumah University of Science [...] The political morality of race (1996), nonché i più recenti Cosmopolitanism - Ethics in a world of strangers (2006; trad. it. Cosmopolitismo - L’etica in un mondo di estranei, 2007) e The honor code - How moral revolutions happen (2010; trad. it. Il ...
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PAGANI, Herbert Avraham Haggiag
Carlo Bianchi
PAGANI, Herbert Avraham Haggiag. – Cantante, autore e interprete di canzoni, disc-jockey, disegnatore, incisore e artista assemblatore, scrittore e attivista [...] nella difficile coesistenza fra arabi ed ebrei, precipitata nel pogrom del novembre 1945. L’intreccio fra cosmopolitismo e ostilità, sensi di sradicamento e aneliti alla riconciliazione si sarebbe riverberato sulle vicende personali e sulle ...
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Scrittore polacco (Żórawno, Halicz, 1505 - Rejowiec, Lublino, 1569). Proveniente dalla piccola nobiltà, autodidatta, si formò al servizio di famiglie aristocratiche; partigiano del movimento nobiliare [...] il modello ideale del gentiluomo di campagna, geloso delle tradizioni e dei costumi nazionali, insidiati dal nuovo cosmopolitismo rinascimentale. Ricchi di umorismo sono i suoi epigrammi, raccolti sotto il titolo di Zwierzyniec ("Serraglio", 1562 ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...