Storico greco, autore d'una storia universale dal titolo Biblioteca (Βιβλιοϑήκη). Egli stesso si dice di Agirio in Sicilia: visse al tempo di Giulio Cesare, perché la sua opera finiva o con l'inizio della [...] comune esperienza umana, che è la storia, per poter vivere e operare con maggiore saggezza. Sono concetti abituali del cosmopolitismo stoico, che D. ha attinto in special modo a Polibio e a Posidonio, senza peraltro che essi giungano a investire ...
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La periodizzazione della Grecia antica. Il periodo arcaico
Antonio Giuliano
Il periodo arcaico
Il termine “arcaico” fu adottato nell’Ottocento per indicare una fase ancora imperfetta della cultura artistica [...] città (infatti la pena più implacabile sarà l’esilio), nella cura e nella esaltazione delle proprie tradizioni, pur in un cosmopolitismo più vasto, è la grandezza dell’età arcaica; il costume diviene legge e tutti si identificano in essa: empietà è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Intorno alla metà del Settecento una coerente visione realistica e un’accentuazione [...] artista cosmopolita. I viaggi in Paesi orientali contribuiscono a rafforzare quei valori illuministi di tolleranza, solidarietà e cosmopolitismo che portano Liotard ad abbigliarsi alla turca, con la lunga barba, come appare nell’Autoritratto eseguito ...
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Extáse
Francesco Pitassio
(Cecoslovacchia 1932, 1933, Estasi, bianco e nero, 83m); regia: Gustav Machatý; produzione: Moriz Grunhut; soggetto: Vítězslav Nezval; sceneggiatura: František Horký, Gustav [...] , e in modo particolare da Staroe i novoe (Il vecchio e il nuovo, Sergej M. Ejzenštejn 1930). La vocazione al cosmopolitismo di questo modo di rappresentazione fu rilevata dagli stessi recensori coevi, spesso inclini a ravvisarvi un difetto. D'altro ...
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Vedi STRATONIKOS dell'anno: 1966 - 1997
STRATONIKOS (v. vol. VII, p. 516)
P. Moreno
Alle testimonianze raccolte si aggiunge la possibilità di annoverare tra le opere toreutiche di S. gli «stratonìkeia» [...] spiritualità che non era la morale tradizionale, ma un'eversiva visione dell'uomo ritrovato nella libertà individuale e nel cosmopolitismo. Il senso monumentale pervade le masse della barba e della capigliatura, che concentrano nel volto la forza del ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] dall’uomo
Le alterazioni provocate dall’uomo nei confronti dell’ambiente naturale sono assai estese geograficamente (per il cosmopolitismo proprio del genere umano), generalizzate ecologicamente (per il fatto che l’influsso umano si fa sentire nei ...
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Divisione amministrativa. - Il territorio della repubblica federale argentina è attualmente suddiviso in 22 province, ciascuna con un governatore e un'assemblea elettivi, più la capitale federale e un [...] a un passo dal premio Nobel in almeno tre occasioni. Contemporaneamente la critica più giovane cominciava ad accusarlo di cosmopolitismo e di scarso impegno civile. Ma è un fatto che l'anziano scrittore, già quasi completamente cieco e trinceratosi ...
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ZOOGEOGRAFIA
Giuseppe Colosi
La zoogeografia si occupa della distribuzione geografica degli animali; essa e la fitogeografia costituiscono le due branche fondamentali della biogeografia. La principale [...] una minore concorrenza vitale. A proposito delle terre di emersione più o meno recente bisogna sempre tener presente che al cosmopolitismo primitivo delle specie e dei gruppi faceva a poco a poco luogo una localizzazione in regioni marine più o meno ...
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RUSSIA (XXX, p. 264; App. II, 11, p. 756)
Angelo Maria RIPELLINO
Manfredo Vanni
La Repubblica Federale Socialista Sovietica Russa (RSFSR), che è di gran lunga la più grande ed importante delle 15 repubbliche [...] ai temi antiamericani e all'esaltazione del dittatore, alla lotta "per la pace e la democrazia" e alle impennate contro il "cosmopolitismo". Il repertorio di quegli anni è una serie di lavori squallidi e risecchiti, di aride commediole a tesi, fra le ...
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Nell'ambito degli studi umanistici la c. è fra i campi che hanno subito negli ultimi decenni le trasformazioni più radicali. Questo è avvenuto soprattutto grazie a un allargamento dei suoi confini, che [...] origine; ma ancor più la crisi radicale che investe il concetto stesso di nazione; la tensione fra localismo e cosmopolitismo si fa infatti più acuta in un'epoca che appare dominata dalla deterritorializzazione.
Ritorna dunque al centro della c. un ...
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cosmopolitismo
s. m. [der. di cosmopolita]. – 1. Tendenza a considerare sé stesso e tutti gli altri uomini come cittadini di un’unica patria, il mondo; in senso più ampio, dottrina della fratellanza universale, corrente ideale che non ammette...
cosmopolitia
cosmopolitìa s. f. [der. di cosmopolita e, in qualche accezione, comp. del gr. κόσμος «mondo» e πολιτεία «forma di governo»], letter. – Carattere cosmopolitico; aspirazione a un governo universale: l’Italia ... a Roma volle tornare,...