Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] loro, perseguono fini eguali, fini di illimitata appropriazione delle cose e anche di dominio sugli altri, e ciò dà politico un pensiero politico liberale, è che questo S. non ha insé il suo fine, perché il fine della sua azione è la proprietà ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] , sotto una comune misura, la durata di tutte le cose, dalla durata, come permanere indefinito della realtà. Newton concepisce per eventi che avvengano nello stesso luogo, ma non se essi accadono in luoghi diversi; il concetto di t. risulta così non ...
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Botanica
F. biologica Insieme di piante che, anche se sistematicamente lontane, hanno in comune caratteri ecologici e di adattamento. Tra i vari sistemi di classificazione delle f. biologiche, il più noto [...] (εἶδος, ἰδέα) è l’essere vero, l’essenza delle cose, realtà che trascende i fenomeni sensibili. Aristotele, attraverso la cosa, e che può essere costituito da un corpo cavo che riceve insé la materia da formare, o da un solido sul quale la materia ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] pur dotata di proprietà simili a quelle del contenuto, ha insé determinazioni ulteriori e indefinite; di qui nasce la vaghezza : mentre questa non si riferisce necessariamente a cose segrete o inesprimibili, in un s. è presente il rinvio a uno ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente insé, [...] di identificare con le stesse cose reali l’oggetto proprio delle percezioni sensibili.
In funzione anti-idealistica si richiamò al dunque per sua natura schiettamente romantico, anche se fu spesso in polemica con il Romanticismo, identificato con la ...
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La sostanza di cui sono fatti gli oggetti sensibili, concepita come esistente insé, provvista di peso e di inerzia, estesa nello spazio e capace di assumere una forma.
La m. si presenta sotto specie [...] si giunge a concepirla non già come un residuo passivo ma come un principio attivo che permea di sé tutte le cose e che contiene insé tutte le forme dell’universo. A conclusione di questo processo, G. Bruno concepisce la m. come ‘subietto’ di ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] s.) mira a indagare i rapporti tra cose e idee, considerando le idee come s. delle cose e le parole come s. delle idee punti di vista: come s. insé, in rapporto all’oggetto, in rapporto all’interpretante. Come s. insé esso può essere qualisegno (o ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] principî segue che le sostanze immateriali "vedono tutte le cosein Dio" o, più precisamente, che "la nostra anima le essenze come tutte le esistenze" e quindi porta con sé tutte le forme o idee in virtù dell'azione di Dio su ogni monade. Il concetto ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] è invece incondizionato e assoluto, avendo insé la causa del suo essere e dell’essere delle cose contingenti; d) dalla diversità dei gradi di perfezione delle cose, per cui deve esistere l’essere che raccoglie insé la perfezione assoluta; e) dall ...
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Teologo, filosofo e scienziato (Cues, Treviri, 1400 o 1401 - Todi 1464). N. è la più compiuta personalità filosofica del sec. 15º. Egli aveva assimilato tutto il sapere del suo tempo e nel corso della [...] le opposizioni coincidono (coincidentia oppositorum); e nella sua indifferenziata unità egli contiene insé la molteplice varietà delle cose, a cui come forma eterna dà l'essere pur rimanendone nettamente separato come creatore dalle sue creature ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o nelle frasi enunciate con verbo all’infinito...
in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, nelle; anticamente si avevano anche...