eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] non ha inizio né fine», e si converrebbe dunque soltanto a Dio e alle cose divine, anche se sono comunissimi, da secoli, usi fig. e iperbolici. Il sinon. meno marcato è infinito, che tuttavia, a differenza di e., si riferisce anche ad altre estensioni ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] ), per cui si credono vere le cose rivelate da Dio, non dimostrabili con la , tra i sottoposti e i loro superiori. In quest’ultimo sign. un sinon. usato è fedeltà e a fiducia è devozione che, se riferito a persona, sottolinea una fiducia incrollabile ...
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incantare [dal lat. incantare, der. di cantare "dire formule magiche", col pref. in- "in-¹"]. - ■ v. tr. 1. a. [di mago e sim., privare qualcuno della coscienza o della volontà per mezzo di arti o formule [...] stupire. c. (estens.) [di mago e sim., esercitare un incantesimo su cose, luoghi, animali: i. il bosco] ≈ stregare. 2. (fig.) [ (non com.) trasognarsi. ↔ riaversi, scuotersi, svegliarsi, tornare insé. 2. (fig.) [di meccanismi o congegni, fermarsi nel ...
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diavolo /'djavolo/ [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. diábolos, propr. "calunniatore", adoperato nel gr. crist. per tradurre l'ebr. śāṭān "contraddittore, oppositore"]. - ■ s. m. 1. (teol.) [spirito [...] tutte le furie, essere fuori di sé (o dalla grazia di Dio), a quel paese o, volg., a fare in culo), sbarazzarsi (di), togliersi di torno , lontano, sperduto; del diavolo [molto intenso, detto di cose negative: fa un caldo del d.] ≈ terribile, tremendo ...
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viatico /vi'atiko/ s. m. [dal lat. viatĭcum, der. di via "via²"] (pl. -ci, non com.). - 1. (stor.) [in Roma antica, l'insieme delle cose (cibo, vesti, denaro) che una persona portava con sé mettendosi [...] viaggio]. 2. (fig., lett.) [quanto può servire di aiuto, in senso morale, in un'attività e sim.: gli insegnamenti di mio padre sono stati il migliore v. nella mia professione] ≈ conforto, guida, sollievo, sostegno. 3. (con iniziale maiusc.) (eccles ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la quale si collega a Boeto di Sidone e prelude...
Dottrina filosofica secondo la quale noi non conosciamo le cose 'come sono' (la loro essenza o sostanza, le 'cose in sé'), ma le cose 'come ci appaiono' (i fenomeni). G. Berkeley e D. Hume videro nei fenomeni la realtà stessa, senza alcun residuo...