Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] e distinta dall’infinito variare delle sensazioni e degli stati di coscienza. Il concetto dell’a. si dissolve con ciò completamente in quello della coscienza soggettivisticamente considerata, cioè dell’‘io’. Concezione questa che sostanzialmente si ...
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La nuova realtà dei movimenti femministi emerge agl'inizi degli anni Sessanta negli Stati Uniti e rapidamente si estende nei paesi a capitalismo avanzato. Se le suffragette all'inizio del secolo si battevano [...] , Londra 1971 (trad. it. Torino 1972); J. Mitchell, Womans' estate, ivi 1971; (trad. it. Torino 1972); Autori vari, La coscienza di sfruttata, Milano 1972; M. Ramelson, The Petticoat rebellion: a century of struggle for women's rights, Londra 1972; M ...
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Il complesso dei caratteri culturali propri dei paesi di lingua spagnola. Più ampiamente, coscienza di un legame ideale fra la Spagna e i paesi originati dalla conquista spagnola dell’America, aventi un [...] comune patrimonio spirituale, culturale e religioso (➔ ispano-americanismo) ...
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tolleranza
Margherita Zizi
Il rispetto della diversità
Il principio di tolleranza si è affermato originariamente in riferimento alla religione come riconoscimento della libertà di coscienza in nome [...] pacifica di tutte le confessioni e degli orientamenti di fede. In senso più vasto, la tolleranza è intesa come libertà di coscienza, come rispetto di tutte le convinzioni non solo in materia di religione, ma anche di politica, morale e scienza
La ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] nazionalismo
Il termine n. ricorre fin dall’antichità con molteplici significati. Nell’antica Roma, natio indicò, in generale, un gruppo di persone legate da nascita o discendenza comune; designava popolazioni, ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] dell’idea, non altrettanto può dirsi per l’ordinario intelletto umano. Prima che l’uomo arrivi ad adeguare la propria coscienza al processo dell’idea e, quindi, a innalzare il proprio punto di vista soggettivo a quello dell’assoluto o del sapere ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] (Adorno 1955 e 1965). Per Marcuse, a sua volta, nelle società di capitalismo avanzato l'i. produce la "coscienza felice", ossia una falsa coscienza conciliata con se stessa, che ben si integra nella realtà sociale. In essa non soltanto le idee, le ...
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Estasi
Marco Margnelli e Enrico Comba
L'estasi (dal greco ἔκστασις, "stato di stupore della mente", da ἐξίστημι, "uscire di sé") è una forma particolare di esperienza psicologica, il cui nucleo centrale [...] di vertice'.
Neurofisiologia e psicofisiologia dell'estasi
di Marco Margnelli
L'estasi può essere definita come uno stato alterato della coscienza, così come lo sono il sonno, il sogno, la trance, gli stati indotti da droghe e altri meno noti. In ...
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Operai
Aris Accornero
Alle origini
Gli operai, insieme agli industriali, sono i protagonisti del processo di industrializzazione e costituiscono pertanto uno dei gruppi fondativi della società industriale. [...] è legittimante come per gli industriali essere operosi (v. Bendix, 1956). Gobetti e Gramsci si riferiscono appunto alla dignità, alla coscienza e alla morale del 'produttore'. De Man (v. 1927; tr. it., p. 278) fa notare che "l'operaio vuole rimanere ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] è lo sviluppo dell'idea a determinare la vita degli uomini, ma sono i rapporti tra gli uomini a determinare le forme della coscienza, le quali non posseggono di per sé alcuna autonomia e quindi neppure, a rigore, una storia. La dialettica marxiana ha ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...