Tempo
Giovanni Bruno Vicario
Paolo Casini
Il termine tempo (dal latino tempus, voce d'incerta origine), indica l'intuizione e la rappresentazione della modalità secondo cui i singoli eventi si susseguono [...] 'orologio. Tipico il caso delle persone che vengono ridestate dalla suoneria della sveglia: non di rado il pieno possesso della coscienza è preceduto da sogni a volte lunghi ed elaborati, comprendenti vicende il cui tempo proprio è di ore, e magari ...
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DROGA
Augusto Palmonari e Pino Arlacchi
Droga
di Augusto Palmonari
Droghe, farmaci e medicamenti
Il termine droga ha ormai assunto un significato sinistro per l'opinione pubblica, che ogni giorno [...] in ogni motivazione umana.
A. Weil (v., 1986³) sostiene e documenta che l'uso di sostanze psicoattive per modificare gli stati di coscienza non è una novità del nostro tempo. È sempre stato messo in atto, in tutte le civiltà e in tutte le età della ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] un elemento soggettivo, a indicare il senso dell’appartenenza consapevole dei membri di ciascuna c. a un uguale destino sociale (coscienza di c.). Dal punto di vista dell’analisi sociologica si intende per c. una entità collettiva che si forma sulla ...
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Sarti, Teresa. – Attivista italiana (Sesto San Giovanni 1946 - Milano 2009). Laureatasi nel 1968 in Lettere Moderne all’Università Cattolica di Milano, maturata una solida esperienza come insegnante da [...] cui è scaturita una presa di coscienza sulle disuguaglianze socioeconomiche e la marginalità, ha fondato nel 1994 con il coniuge G. Strada l’organizzazione umanitaria Emergency, nata allo scopo di fornire cure e assistenza ai civili feriti nelle ...
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Sociologo francese (Hermanville-sur-Mer, Calvados, 1925 - Parigi 2023). Direttore di ricerca presso l'École des Hautes Etudes en Sciences Sociales, si è occupato prevalentemente di sociologia industriale [...] e in particolare dei livelli di "coscienza" della classe operaia, nonché dei "movimenti sociali". Ha inoltre prodotto importanti contributi alla teoria dell'azione sociale.
Nella sua formazione ha risentito soprattutto della lezione weberiana e dell ...
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Sociologo statunitense (Sherman, Conn., 1855 - Scarsdale, N. Y., 1931), prof. all'univ. Columbia, fautore di una sociologia rigidamente scientifica e dello sviluppo di ricerche statistiche applicate alla [...] sociologia. Fondò il suo sistema sulla teoria della "coscienza della specie" di derivazione smithiana e spenceriana, riformulata nelle ultime opere come teoria della "molteplicità dei comportamenti". Opere: The principles of sociology (1896), ...
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Proletariato
Massimo L. Salvadori
di Massimo L. Salvadori
Proletariato
Il significato originario
Il termine ha avuto origine in età romana. Esso indicava, nell'ambito della divisione della popolazione [...] degli oppressi che costituisce il movente delle lotte di classe". Di qui, per lo scienziato sociale, l'interesse a studiare la coscienza anticapitalistica delle masse, le sue cause e i suoi scopi, i suoi contenuti e le sue forme; elementi che Michels ...
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Utopia
VValerio Verra
di Valerio Verra
Utopia
sommario: 1. Introduzione: utopia e utopismo. 2. Utopia ed escatologia. 3. Utopia, ideologia, immaginazione sociale. 4. Marxismo e utopia. 5. Utopia, staticità [...] dell'opera è quel ‛noi' che è detto venire da Dio, mentre l'‛io' proviene dal diavolo. Fuor di metafora, l'anima, la coscienza sono una sorta di malattia dell'uomo preutopico di cui si è ormai ottenuta la guarigione e, in ogni caso, non è difficile ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] di più entro la passività dell'organizzazione, al di fuori e al di sotto della regione della volontà, della personalità e della coscienza. A mano a mano che, con il ripetersi, il movimento diviene sempre più involontario, non è nella volontà, ma nell ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] l'impressione di agire in buona fede, ecc. In un altro senso si può utilizzare il concetto di falsa coscienza anche per descrivere il caso in cui un soggetto assume una situazione nuova sotto categorie improprie, semplicemente perché non dispone ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...