Critica d'arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Critica d'arte
sommario: 1. Compito e significato della critica. 2. La critica militante. 3. La critica dell'arte e la storia dell'arte. a) La [...] e l'umiltà religiosa del lavoro artistico degli antichi maestri, deplora che l'avvento dell'industria abbia distrutto nella coscienza del popolo, con l'esperienza estetica, il sentimento profondo della vita, l'impulso a creare. Dopo Ruskin, W. Morris ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] già alla visione degli impressionisti, per gli artisti della generazione successiva si pone come ricerca sui dati della coscienza (H. Bergson), mentre è recepita l’importanza che il movimento assume nella scienza e nella tecnica come prodotto ...
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Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve [...] di entità mentale, di contenuto del pensiero, che poi gli è rimasto anche nella sua accezione più comune.
Per R. Descartes i. è ogni contenuto di coscienza in generale (da cui poi la sua distinzione fra i. innate, non sopravvenute dall’esterno alla ...
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ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] , perché entrambe segnate dal male per loro intrinseca natura, quali che ne siano i contenuti, seduzioni mondane che una pura coscienza deve respingere; a fortiori se si tratta di contenuti religiosi - quasi tutti allora erano tali, o al sacro si ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] subito dopo altri scrittori in dialetto, P. Buratti e soprattutto i grandi C. Porta e G.G. Belli, bensì con la coscienza di usare una lingua letteraria, anzi la più illustre, perché la prima, delle lingue letterarie italiane; ed è in pieno nell ...
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FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] ombra, o si è specchiato, come Narciso, nell'acqua di uno stagno. Durante l'evoluzione culturale, l'uomo ha preso via via coscienza dell'immagine della realtà, che lo sguardo all'inizio aveva affidato alla memoria, e quindi a segni grafici sempre più ...
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PIANO REGOLATORE (XXVII, p. 120)
Lodovico QUARONI
Giovanni ASTENGO
REGOLATORE Piano regolatore urbano. - Il progresso dell'interesse per i problemi sociali, la consapevolezza degli errori commessi e [...] la posizione "scientifica" o quella "artistica", o tutte e due queste insieme, per arrivare ad una più completa e attiva coscienza di quello che veramente è l'urbanistica. Pure non si può non riconoscere che almeno nel campo limitato di alcuni ...
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DIOPOS (Δίοπος, Diŏpus)
G. Cressedi
Nome di uno dei tre fictores, con Eucheiros, Eugrammos che, secondo Plinio (Nat. hist., xxxv, 152), accompagnarono Demarato, il padre di Tarquinio, quando venne in [...] fondo leggendario di questo racconto, è interessante constatare come i Romani, e forse gli stessi Etruschi, avessero la coscienza della derivazione dell'arte loro dalla Grecia. Plinio infatti aggiunge che per mezzo di questi tre artisti fu introdotta ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] sul problema del peccato, del libero arbitrio e della grazia. La vida es sueño è il dramma tipico di uno stato di coscienza che sottintende la crisi di una cultura e di un’epoca; dramma nel quale i personaggi, i luoghi e gli elementi della natura ...
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BARBARI
La parola barbaro, di origine onomatopeica (Strabo, xiv, 2, 28), indica originariamente l'individuo che pronuncia suoni inarticolati, che balbetta (Aristoph., Aves, 521, per gli Sciti, 1681, [...] linguistico (βαρβαρόϕωνοι) a chi, cioè, non parlava greco. Solo nel periodo delle guerre persiane, con il formarsi di una coscienza nazionale e di un orgoglioso senso di superiorità, per cui il popolo ellenico poté vantare il predominio su tutti gli ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...