Spesso si pensa che la poesia sia un genere letterario a sé, chiuso nelle sue forme e nella sua tradizione, molto poco interdisciplinare e dunque difficile da studiare in riferimento ad altro. Certamente [...] far percepire al lettore la presenza di un pubblico, o meglio, di un coro silente che assume anche il ruolo di garante della coscienza collettiva di quanto il poeta va inscenando. È in questo teatro, ideale e tangibile, che si fa avanti il poetare di ...
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La dimensione onirica ha una serie nutrita di attestazioni sin dall’epica, con varie manifestazioni, la più nota delle quali, probabilmente, è quella evocata nell’Odissea da Penelope (XIX 536-553), che [...] Dodds (1951, 105); questo comporta, direi, un tratto di passività rispetto al sogno stesso e al suo schiudersi alla coscienza, come «compagno dell’anima» (Guidorizzi 2013, p. 66).Esistono modi diversi di intendere il sogno nella poesia e nella ...
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Roma nun vole capi(dalla serie TV Romanzo Criminale, 2008). La paternità di città eternaSoffermandosi sulla magnificenza en plein air e indoor di Roma, col suo patrimonio archeologico, architettonico e [...] che narrano la centralità spirituale del pontefice, il quale, secondo le credenze popolari, aveva la capacità di ampliare la coscienza e la levatura morale anche dell’uomo più ignorante, se incontrato dal vivo. Per chi ha fallito l’obiettivo, vige ...
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Senza assecondare, una volta tanto, l’amatissimo Gadda («Omettendo il periferico e spiritoso Ghislanzoni Antonio, da Lecco»), di Ghislanzoni sarà invece opportuno premettere qualcosa, a titolo di risarcimento [...] nella denuncia delle ingiustizie sociali e delle imposture preordinate alla sopraffazione della virtù e al mercimonio della coscienza morale. Quanto, al di là delle apparenze, tali linee fossero convergenti, lo dimostra una simultaneità temporale ...
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Michele Orti ManaraCose da fare per farsi del maleRoma, Giulio Perrone editore, 2024 «Cosa fanno le persone quando non le stiamo guardando?» Parte da un’interrogazione non da poco Michele Orti Manara nelle [...] cemento debole e che può sgretolarsi. Solo slenzuolati dai nostri fantasmi arriva il momento della confessione, della presa di coscienza di un dolore collettivo (quanto poco basterebbe, quanto poco, nell’ammettere del «mal che ci fu dato in sorte ...
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Il 3 giugno 2024 ricorrono i cento anni dalla morte di Franz Kafka, scrittore che, ancora oggi, risulta fonte inesauribile di ispirazione in ambito letterario, artistico, teatrale, musicale e cinematografico. [...] niente dice che non dice»), intervallate da lunghi silenzi che comunicano una feroce ansia, segnale di una coscienza alterata. Per sottolineare il momento, il compositore utilizza l’anafora col chiaro intento di dilatare emozionalmente la situazione ...
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Anche in Italia oggi esistono almeno due modi per descrivere il nostro passato. C'è la “Storia doc”, a denominazione di origine controllata, basata sulle fonti e sulla loro interpretazione da parte di [...] hanno il potere di trasformare in leggenda una percezione alterata. [...] La falsa notizia è lo specchio in cui “la coscienza collettiva” contempla i propri lineamenti.Si potrebbe ricordare anche ciò che ha scritto a metà degli anni Settanta del ...
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Le lunghe novene, i lunghi rosari, che mi affascinavano con le loro iterazioni, e poi le voci dei pupari e dei banditori e i ritmi percussivi: non certamente melodia, ma battuta in levata, di origine araba, [...] tu e Lapo ed io, ma invertendone la prospettiva. Per Insana la poesia non è incantamento, quindi, ma una presa di coscienza del vero, specie quello più doloroso. Questo vero implica la scelta di parole dure e disarmoniche, dove predominano i suoni ...
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Ce la si riempie bene, la bocca, di parole inopportune. Di salvagenti che possano tenere a galla la coscienza mentre tutto si avvia inesorabilmente ad affondare il tempo di una foto, di un pezzo che possa [...] asservirsi alle narrazioni del contemporaneo – struggenti, strappalacrime, ma per l’attenzione dei quindici secondi che lo scrollante sia disposto a concedere. Le cose, al contrario, per essere fatte bene ...
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Un remoto presenteIn Camminando (Roma, Edizioni Il Labirinto, 2023, p. 126, con uno scritto di Rita Iacomino), Francesco Dalessandro riunisce ventisei testi scritti fra il 1984 e il 2018, mai raccolti [...] improvviso». Un volo di farfalla sulla magnolia del giardino, una vecchia fotografia ritrovata per caso, bastano ad attivare la coscienza di una durata in cui ciò che è passato costituisce «un remoto presente». Uno spazio apertoAll’unità fra passo ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...
Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire e professare opinioni e fedi religiose...
È la consapevolezza che il soggetto ha del suo oggetto, e non può separarsi da quella che il soggetto ha di sé come oggetto. Il problema della sua interpretazione filosofica viene in primo piano nella filosofia moderna, con Campanella e Cartesio;...