Si dice dell’effetto di allargamento della coscienza indotto dall’assunzione degli allucinogeni, principalmente l’LSD, consistente in uno stato di particolare tensione emotiva con allucinazioni, percezioni [...] alterate, derealizzazione, sensazione di assenza di peso, scoppi di risa. Oltre all’LSD hanno azione p. la monoetilammide dell’acido lisergico, la mescalina, la psilocibina e numerose altre sostanze amminiche. ...
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Il procedimento di osservazione dei fatti di coscienza, onde il soggetto, riflettendo sulle sue esperienze, assume sé medesimo a oggetto di studio.
La psicologia introspettiva trova la sua giustificazione [...] nei risultati della fenomenologia, per il fatto che il soggettivo diventa ‘oggetto’. Ha sviluppato diversi modelli di ricerca come, per es., quelli sui processi della volontà (O. Külpe). In ambito psicologico, ...
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onirico, stato (o onirismo)
Transitorio offuscamento della coscienza, con allucinazioni visive e uditive simili ai sogni. Si manifesta in alcune psicosi e nelle intossicazioni da alcol, allucinogeni, [...] benzodiazepine ...
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automatismo
Atto compiuto meccanicamente, senza partecipazione della coscienza. Lo svolgimento di attività motorie, fisiologiche e non, indipendenti dalla volontà può essere sintomo di patologia psichiatrica, [...] di affezioni neurologiche organiche, oppure effetto collaterale di farmaci antipsicotici. Gli a. si distinguono in autoctoni (atti determinati da irritazione interna di centri motori, senza essere provocati ...
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Nel linguaggio comune equivale a sentimento di affetto, meno intenso della passione. In senso filosofico comprende invece ogni fenomeno passivo della coscienza. S. Agostino nel De civitate Dei (IX, 4) [...] considera i termini perturbationes (Cicerone), affectus, affectiones come sinonimi di passiones. Per Spinoza invece affezioni sono i modi della sostanza (Per modum, intelligo substantiae affectiones: Ethica, ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi [...] , il particolarismo, la perseverazione. La fuga delle idee è una condizione nella quale i contenuti affluiscono da tutti i lati alla coscienza in un susseguirsi caotico di associazioni, non fondate su di un legame logico fra l’uno e l’altro elemento ...
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Nell’accezione più generica, come del resto nella coscienza comune, è il principio vitale dell’uomo, di cui costituisce la parte immateriale, che è origine e centro del pensiero, del sentimento, della [...] e distinta dall’infinito variare delle sensazioni e degli stati di coscienza. Il concetto dell’a. si dissolve con ciò completamente in quello della coscienza soggettivisticamente considerata, cioè dell’‘io’. Concezione questa che sostanzialmente si ...
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Suggestione che si esercita quando all’interno della coscienza del singolo si ha una dualità, per cui uno dei contenuti di questa, non più controllato e perciò avvertito nella sua forza, s’impone a tutti [...] . È effetto di a. ciò che nella condotta e nelle opinioni deriva da una prevenzione o da una tendenza acquisita.
Nell’a. più propriamente patologica, una convinzione può determinare nella coscienza le impressioni e le percezioni atte a convalidarla. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] subito dopo altri scrittori in dialetto, P. Buratti e soprattutto i grandi C. Porta e G.G. Belli, bensì con la coscienza di usare una lingua letteraria, anzi la più illustre, perché la prima, delle lingue letterarie italiane; ed è in pieno nell ...
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La fase dell’addormentamento con stato fluttuante della coscienza, carattere vago e sfumato dei pensieri che si svolgono al di fuori della guida della volontà con possibile comparsa di illusioni o di allucinazioni [...] che non hanno significato patologico ...
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coscienza
cosciènza (letter. ant. consciènza, consciènzia) s. f. [dal lat. conscientia, der. di conscire; v. cosciente]. – 1. a. Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità...
coscienzioso
coscienzióso agg. [der. di coscienza]. – 1. Di persona, che ha coscienza, cioè senso di giustizia e di onestà, o che mette in ciò che fa il massimo impegno, con piena osservanza dei proprî doveri etici, sociali o professionali:...