Popolazione di lingua turca dell’Asia centrale, stanziata principalmente nella Repubblica del Kazakistan e nelle regioni occidentali del Xinjiang. Verso la seconda metà del 15° sec. alcune tribù e famiglie [...] . Raggiunti da altri fuggiaschi, costituirono ben presto un popolo, chiamato dai vicini K. (dal turco qazaq «vagabondo», da cui anche cosacco). Ricchi per le rapine compiute sulle carovaniere, i K. alla fine del 17° sec. si divisero in tre orde: la ...
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Vestito che copre il busto, piuttosto comodo e con brevi falde. Fu usato forse dapprima in Russia. Dopo la metà del Cinquecento si diffuse ovunque, e particolarmente in Francia. Sotto Luigi XIV la casacca fece parte dell'uniforme militare. Era larga, ornata con nastri e galloni di colori diversi a seconda delle compagnie. Luigi XIV indossava una casacca di moiré azzurro con bordi argentei, e concesse ...
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RAZIN, Stepan (Sten′ka) Timofeevič
Fritz Epstein
Capo di una rivolta di cosacchi e di contadini del Volga nella seconda metà del sec. XVII. Circa il 1667 R., che era un cosacco, riunì e organizzò sul [...] predoni, di battellieri, di settarî, di strel′cy, dei cosiddetti "golyt′ba", come si chiamano i cosacchi nullatenenti per distinguerli dai cosacchi del Don, possessori di terreni. R. marciò lungo il Volga nel 1667, turbando e ostacolando il commercio ...
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Kapitanskaja dočka (La figlia del capitano) Romanzo (1836) del poeta russo A.S. Puškin (1799-1837).
Sullo sfondo del romanzo compaiono le vicende legate alla vita del cosacco del Don E.I. Pugačëv (1742-1775). ...
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Taras Bul′ba Racconto dello scrittore russo N.V. Gogol′ (1809-1852), compreso nella raccolta Mirgorod (1835).
Vi si narrano, in tono epico, le vicissitudini dell'indomito cosacco Taras Bul′ba durante [...] la lotta contro i Polacchi.
Al racconto s'ispirano diverse composizioni musicali, tra cui l'omonima rapsodia (1918) del musicista di origine ceca L. Janáček (1854-1928) ...
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Figlio (n. 1638 - m. Leopoli 1673) del voivoda Jeremy Wiśniowiecki, dopo l'abdicazione di Giovanni II Casimiro fu elevato al trono, il 29 sett. 1669. Colto, ma incapace di contrastare la decadenza del [...] regno, subì la secessione dell'etmano cosacco P. Dorošenko che passò ai Turchi. Questi nel 1672 conquistarono la fortezza di Kamenec Podol´skij, imponendo alla Polonia l'umiliante pace di Buczacz. ...
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TOBOLSK (A. T., 103-104)
Giorgio Pullè
Città della Siberia, inclusa nella provincia di Omsk, presso la confluenza del Tobol con l'Irtiš. Le sue origini risalgono alla fine del sec. XVI, essendo stata [...] fondata nel 1587 dal cosacco Daniele Čulkov alla foce del Piccolo Tobol e quindi trasferita nella località attuale nel 1610. Assurta al rango di capoluogo del governo omonimo nel 1708, fu sino al 1824 sede del governo generale della Siberia. La parte ...
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Storico ucraino (Černobyl´, Kiev, 1830 - Kiev 1908); nel 1878 fu nominato prof. di storia russa nell'univ. di Kiev. Seguace di N. I. Kostomarov, promosse lo studio della storia delle singole formazioni [...] statali - dal principato della Grande Lituania al fluido mondo cosacco, ecc. - delle città, nonché di storia economico-sociale, attraverso l'Archiv jugozapadnoj Rossii ("Annali della Russia sud-occidentale"). ...
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Città dell’Ucraina (150.768 ab. nel 2021) ubicata nel settore sud-orientale del Paese, nella oblast’ di Zaporižžja (27.200 km2 con 1.687.401 ab. nel 2020), sulle rive del fiume Molochna. Sviluppatasi in [...] epoca medievale come piccolo insediamento cosacco, la città venne fondata nel 1784, assumendo nel 1816 la denominazione di Novoaleksandrovka che conservò fino al 1841. Centro di un fiorente mercato ortifrutticolo, la città è sede di industrie leggere ...
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Città della Siberia orientale, capoluogo del Territorio dell'Estremo Oriente, fondata nel 1858. Fu dapprima una semplice fortezza, situata in modo da dominare per un lungo tratto il corso dell'Amur e l'altipiano [...] Chabarovskij, che, per primo, discese, verso la metà del sec. XVII, a capo di una scolta di Cosacchi, il corso dell'Amur. È posta a 139 metri s. m., sulla destra dell'Amur, poco lungi dalla confluenza dell'Ussuri. Ha quindi, oltre che importanza ...
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cosacco
coṡacco s. m. e agg. [dal russo kozak, kazak, che è dal turco-tataro qazāq «vagabondo»] (pl. m. -chi). – 1. s. m. a. (f. -a) Nome con cui si designarono in origine gli abitanti nomadi, di stirpe tatara, delle steppe della Russia merid.,...
casacca
caṡacca s. f. [propr. «veste del cosacco»; cfr. russo kazakin, veste del kozak «cosacco»]. – 1. Specie di lunga giacca con o senza cintura, aperta ai lati, originaria della Russia. Più genericam., ampia giubba di panno grossolano:...