Signore di Atripalda (m. 1270); dopo aver combattuto a Benevento per Manfredi (1266), appoggiò Corradino, a favore del quale sollevò la Sicilia, ottenendone il titolo di vicario. Stretto dagli Angioini [...] a Centuripe e caduto prigioniero, fu fatto accecare e poi uccidere ...
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Nobile romano (sec. 13º). Nel suo castello di Astura, a S di Anzio, si rifugiò Corradino di Svevia dopo la sconfitta di Tagliacozzo (1268), per fuggire in Sicilia. Ma F., fattolo prigioniero, lo consegnò [...] agli Angioini ...
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BONACOSSI, Alberto
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Nacque a Ferrara e fu figlio, secondo il Guarini, di Pinamonte di Corradino. La prima notizia su di lui è del luglio 1424 quando fu nominato, insieme con Gabriele Pendaglio, [...] da Niccolò III d'Este fattore generale incaricato della soprintendenza generale delle finanze. Il B. e Gabriele Pendaglia sono i primi titolari a noi noti di tale ufficio, la cui sede era in un palazzo ...
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Uomo d'arme (m. forse Assisi 1298 circa); vicario del senatore di Roma e già partigiano di Corradino di Svevia, non volle accoglierlo in Roma dopo la battaglia di Tagliacozzo (1268). Tenace ghibellino, [...] combatté contro Siena (1271), vinse i Bolognesi e i guelfi (1275), prendendo attiva parte alle lotte romagnole. Riconciliatosi con la Chiesa (1283), fu confinato ad Asti, donde si recò (1289), come capitano ...
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Nobile piacentino (m. 1298). Ghibellino, parteggiò per Manfredi, col quale s'imparentò sposando Isabella d'Aragona; e poi per Corradino, opponendosi ai guelfi di Piacenza. ...
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Poeta genovese (sec. 13º), autore di un forte serventese in lingua provenzale, in occasione della venuta in Italia di Corradino di Svevia (1267). ...
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Magistrato napoletano (n. 1754 - m. 1823), dei duchi di Lusciano, consultore di Stato nel 1821; fu autore dei drammi Prusia e Corradino (1815) e abile improvvisatore. ...
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Vinea (o Vinca)
Secondo alcuni commentatori (Benvenuto, Buti) sarebbe l'amico di Provenzano Salvani (cfr. Pg XI 136); avrebbe militato sotto Corradino e sarebbe stato fatto prigioniero a Tagliacozzo (1268). [...] Il re impose una taglia di 10.000 fiorini d'oro, e per il riscatto dell'amico, ogne vergogna diposta, Provenzano tenne questua nel Campo di Siena.
Altri vedono nell'amico nel Salvani un Mino de' Mini o ...
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Giudice e notaio fiorentino, uomo politico e verseggiatore (Firenze 1220 circa - ivi tra il 1280 e il 1282). Nel 1260 fu inviato come ambasciatore a Corradino di Svevia. Nel 1280 era membro del Consiglio [...] di Firenze. Restano soltanto tre sue composizioni poetiche ...
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Pronipote (sec. 13º) di Pietro I, ritornò in Calabria con gli Angioini e vi ricostruì la fortuna della famiglia. Dopo aver debellato i fautori calabresi di Corradino (1268), s'impegnò, durante la guerra [...] del Vespro, per conservare la Calabria agli Angioini, soprattutto con l'efficace difesa da lui fatta di Catanzaro (1280-81) ...
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estinguere
estìnguere v. tr. [dal lat. exstinguĕre, comp. di ex- e stinguĕre «spegnere»] (io estìnguo, ecc.; pass. rem. estinsi, estinguésti, ecc.; part. pass. estinto). – 1. a. Spegnere, smorzare; si adopera comunem. solo riferito a determinati...
onomastico
onomàstico agg. e s. m. [dal gr. ὀνομαστικός «atto a denominare, relativo al nome», der. di ὀνομάζω «denominare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Che riguarda il nome o i nomi, spec. i nomi proprî, di persona o di località; si usa solo...