TOLOMEO Claudio (Πτ. Καύδιος)
Pio Luigi EMANUELLI
Roberto ALMAGIA
Astronomo, matematico, geografo fisico e cronologo, nato in Egitto (Tolemaide Hermeia?) e fiorito all'epoca degli Antonini (138-180 [...] architettato con gran cura, in seguito a un enorme lavoro, del mondo planetario. A lui dobbiamo se le osservazioni e le idee del grande Ipparco di paesi, nomi di popoli, ecc.); è questo il corpo principale ed essenziale dell'opera; l'ultimo libro è di ...
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STABILITÀ
Giovanni LAMPARIELLO
. Si consideri un corpo pesante, girevole liberamente intorno a un suo punto, tenuto fisso. È noto che, in quanto il peso si può riguardare come una forza (verticale [...] baricentro passa per il punto fisso, e solo allora, il corpo è in equilibrio. Le forze di cui bisogna calcolare il lavoro della meccanica celeste posero il problema della stabilità del sistema planetario, detta di Laplace. Si tratta di decidere se le ...
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Il principio del terzo millennio non vede nuove concezioni, o teorie generali, del diritto. Appartengono ai due secoli precedenti le grandi visioni, le dottrine complessive capaci di segnare una svolta [...] pur muovono dal medesimo presupposto (la capacità del mercato planetario di darsi, esso stesso e in sé stesso, il 'essere in uno o in un altro modo - si estende al corpo umano, lo sottrae alle incognite del caso e alla volontà imperscrutabile degli ...
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Regione
Piergiorgio Landini
(XXVIII, p. 1000; App. II, ii, p. 680; IV, iii, p. 194; V, iv, p. 438)
Regione e regionalismo
Nel pieno degli anni Novanta, il concetto di r. ha attraversato una fase di [...] per quel che riguarda le capacità di autoregolazione di un sistema planetario che resta sostanzialmente 'chiuso', evidenziate, per esempio, dai problema della sostenibilità dello sviluppo, dando corpo alle tendenze già manifestatesi nell'ambito ...
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POSIDONIO (Ποσειδώνιος, Posidonius)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto ALMAGIA
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Pensatore e scienziato greco, nato ad Apamea in Siria intorno al 135, morto, ottantaquattrenne, verso la metà [...] Insiste sulla posizione intermediaria dell'uomo, terreno nel corpo e ultraterreno nell'anima, e perciò capace di volgersi (De nat. deorum, II, 34) che aveva costruito un planetario per dimostrare il moto diurno dei pianeti. Aveva fatto a Gades ...
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(XIV, p. 37; v. anche insetti, XIX, p. 342)
Già all'inizio del 20° secolo l'e. era riconosciuta come scienza autonoma a pieno titolo: basti pensare alla nascita nel 1913 della rivista mensile internazionale [...] la struttura, il funzionamento e la distribuzione strategica sul corpo dell'insetto di numerosissimi e specializzatissimi organi di senso per il migliore sfruttamento delle risorse alimentari a livello planetario, da un lato e, più in generale, per ...
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Patrizio danese, nato il 14 dicembre 1546 nella proprietà paterna di Knudstrup (Scania, allora appartenente alla Danimarca). Fu allevato presso uno zio paterno, Jörgen, a Tostrup. Destinato agli studî [...] quale sistema rispondesse meglio alle apparenze dei moti planetarî, e dedicò la sua straordinaria abilità tecnica alla dei Progymnasmata, nella quale Tycho intendeva raccogliere in un corpo unico di dottrina tutta l'astronomia rinnovata: compito ...
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VITA, ORIGINE DELLA.
Paola Vinesi
– Teorie sull’inizio. L’origine extraterrestre. Bibliografia
La comparsa della vita sulla Terra è un argomento dibattuto da secoli e le relative teorie sono numerose. [...] presentati, meteoriti proietta ti all’esterno di un sistema planetario possono viaggiare a velocità anche piuttosto basse, contrariamente a dei quali individuati per la prima volta su un corpo stellare di questo tipo. L’approfondito esame dei dati ...
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È una dottrina teosofica - intendendo il termine teosofia in senso lato - che sta alla base di un movimento internazionale, prevalentemente teutonico, e che venne svolta e diffusa dal dottor Rudolf Steiner [...] evoluzione, per la quale la terra e tutto il sistema planetario sono il risultato di una serie di precedenti esistenze e e fa una distinzione quadruplice (1, corpo fisico; 2, corpo eterico o vitale; 3, corpo astrale; 4, ego) oppure - tenendo ...
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GALILEI, Galileo
Ugo Baldini
Nacque a Pisa il 15 febbr. 1564 da Vincenzio e Giulia Ammannati.
I Galilei (detti così dal nome o soprannome d'un antenato, il cui cognome era Bonaiuti) appartenevano alla [...] occorrerebbe chiarire se e quando collegò i moti planetari a questioni cinematiche. Dato che la scelta Discorso apologetico del Delle Colombe e l'Operetta intorno al galleggiare dei corpi solidi di G. Coresio (apparsi a Firenze nel 1612); le ...
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planetario1
planetàrio1 agg. [der. del lat. planeta «pianeta3»; cfr. lat. planetarius «astrologo»]. – 1. Dei pianeti, che concerne i pianeti: moti p.; sistema p., formato da una stella attorno alla quale ruotano alcuni pianeti, e, per antonomasia,...
sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione alquanto periferica lungo uno dei bracci...